Ossessioni o cosa
Buongiorno dottori oramai da un pò di mesi soffro di confusione nel senso che tutto quello che mi circonda anche se lo riconosco, sembra come se lo vedo distante, come se non lo vedo più con gli occhi di prima, diciamo che mi sono abituato dopo diversi mesi, ma quello che mi turba sono i pensieri che mi vengono, tipo sono fuori magari non mi piace qualcosa e mi passa in mente ora mi metto a gridare in pubblico che fa schifo quella cosa che stanno facendo, oppure vedo un coltello, una corda, o sono nel balcone mi passa immagini di me che mi faccio del male, oppure mi sento sempre come in allerta come se mi dovrebbe succede qualcosa, quindi non mi godo quello che sto facendo... quindi tutti questi pensieri di farmi del male o gridare senza motivo, o insultare gente senza motivo mi causa ansia perchè l'impulso e più forte di me... cosa possono essere questi pensieri?
Gentile utente,
da ciò che descrive sembra che lei stia vivendo un insieme di sintomi che possono essere molto destabilizzanti: la sensazione di irrealtà o di distacco da ciò che la circonda, i pensieri improvvisi e intrusivi che le passano per la mente (come l’idea di urlare, insultare o farsi del male), e lo stato di costante allerta che accompagna le sue giornate.
È importante sottolineare che i pensieri intrusivi e indesiderati non coincidono con un reale desiderio di metterli in atto: di solito fanno parte di un meccanismo ansioso e ossessivo, dove la persona è turbata e spaventata proprio dal contenuto di ciò che le passa per la mente. Il fatto che lei li riconosca come estranei e non li voglia realizzare è già un segnale chiaro della distanza tra i suoi valori e questi pensieri.
Questi vissuti possono rientrare in quadri d’ansia, a volte con caratteristiche ossessive, e possono associarsi anche a fenomeni di derealizzazione o depersonalizzazione, che lei descrive molto bene come vedere il mondo distante . Nonostante la comprensibile paura, non sono segni di pazzia o di perdita di controllo imminente, ma piuttosto di una sofferenza psicologica che merita attenzione.
Il consiglio è di non affrontare questa situazione da solo e rivolgersi quanto prima a uno specialista che potrà valutare il quadro nel suo insieme ed eventualmente proporre un percorso terapeutico mirato, sia sul piano farmacologico sia su quello psicologico. L’ansia e i pensieri intrusivi possono essere trattati con buoni risultati, soprattutto se ci si affida a un supporto adeguato.
Nel frattempo, provi a non spaventarsi ulteriormente per la presenza di questi pensieri: più li teme e cerca di scacciarli, più tendono a rafforzarsi. Vederli come fenomeni mentali transitori, che non hanno un reale potere su di lei, può aiutarla a ridurne l’impatto nell’attesa di un aiuto professionale.
Resto a disposizione,
da ciò che descrive sembra che lei stia vivendo un insieme di sintomi che possono essere molto destabilizzanti: la sensazione di irrealtà o di distacco da ciò che la circonda, i pensieri improvvisi e intrusivi che le passano per la mente (come l’idea di urlare, insultare o farsi del male), e lo stato di costante allerta che accompagna le sue giornate.
È importante sottolineare che i pensieri intrusivi e indesiderati non coincidono con un reale desiderio di metterli in atto: di solito fanno parte di un meccanismo ansioso e ossessivo, dove la persona è turbata e spaventata proprio dal contenuto di ciò che le passa per la mente. Il fatto che lei li riconosca come estranei e non li voglia realizzare è già un segnale chiaro della distanza tra i suoi valori e questi pensieri.
Questi vissuti possono rientrare in quadri d’ansia, a volte con caratteristiche ossessive, e possono associarsi anche a fenomeni di derealizzazione o depersonalizzazione, che lei descrive molto bene come vedere il mondo distante . Nonostante la comprensibile paura, non sono segni di pazzia o di perdita di controllo imminente, ma piuttosto di una sofferenza psicologica che merita attenzione.
Il consiglio è di non affrontare questa situazione da solo e rivolgersi quanto prima a uno specialista che potrà valutare il quadro nel suo insieme ed eventualmente proporre un percorso terapeutico mirato, sia sul piano farmacologico sia su quello psicologico. L’ansia e i pensieri intrusivi possono essere trattati con buoni risultati, soprattutto se ci si affida a un supporto adeguato.
Nel frattempo, provi a non spaventarsi ulteriormente per la presenza di questi pensieri: più li teme e cerca di scacciarli, più tendono a rafforzarsi. Vederli come fenomeni mentali transitori, che non hanno un reale potere su di lei, può aiutarla a ridurne l’impatto nell’attesa di un aiuto professionale.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483
Ex utente
Buongiorno dott. la ringrazio molto per la risposta, un'ultima domanda che le vorrei porre se mi da il consenso lei a parlato non sono segni di pazzia o di perdita di controllo imminente, perchè? perchè questi sintomi che ho io possono portare alla psicosi o alla schizofrenia?
Per avere un'idea diagnostica certa sarebbe necessario un percorso psicologico approfondito, in cui poter parlare liberamente di questi pensieri, senza mai essere o sentirsi giudicati. Da quanto descrive mi sento di affermare quello che ho detto.
Il consiglio è di non affrontare questa situazione da solo e rivolgersi al più presto ad uno specialista che potrà valutare il quadro nel suo insieme. In linea di massima, l'ansia e i pensieri intrusivi/ossessivi possono essere trattati con buoni risultati, soprattutto se ci si affida a un supporto adeguato.
Il consiglio è di non affrontare questa situazione da solo e rivolgersi al più presto ad uno specialista che potrà valutare il quadro nel suo insieme. In linea di massima, l'ansia e i pensieri intrusivi/ossessivi possono essere trattati con buoni risultati, soprattutto se ci si affida a un supporto adeguato.
Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483
Ex utente
va bene ma se dovrebbe essere ansia con sintomi ossessivi queste possono portare alla psicosi o non c'è questo rischio?
L’ansia acuta, anche quando si presenta in forma intensa e prolungata, non evolve automaticamente in una psicosi. Ansia e psicosi sono due condizioni cliniche differenti, con meccanismi, sintomi e trattamenti distinti. Tuttavia, è vero che alcuni sintomi d’ansia intensi come la derealizzazione (sensazione di non essere presenti), la paura irrazionale o l’ipercontrollo dell’ambiente, possono sembrare simili o confondersi con sintomi psicotici, ma non lo sono necessariamente.
L’esordio di una psicosi di solito presenta segni più marcati, come allucinazioni uditive, deliri strutturati, gravi alterazioni del comportamento o della percezione della realtà, e tende a compromettere in modo significativo la vita sociale, lavorativa e personale della persona. È improbabile che si tratti di un esordio psicotico.
L’esordio di una psicosi di solito presenta segni più marcati, come allucinazioni uditive, deliri strutturati, gravi alterazioni del comportamento o della percezione della realtà, e tende a compromettere in modo significativo la vita sociale, lavorativa e personale della persona. È improbabile che si tratti di un esordio psicotico.
Dott.ssa Elisabetta Carbone
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Ex utente
Parlando di allucinazione mi è successo già due volte 1 ieri e l’altro 2 giorni fa, che le vorrei dire anche se non credo sia allucinazione, l’altro ieri sentivo nella mia mente ma erano immaginazioni perché non lo sentivo realmente, gente che chiamava mia mamma oppure mio padre, invece ieri sera serpre mentre ero a letto avevo in testa una musica che avevo sentito alla festa quindi mi suonava in continuazione quella musica in testa
Vista la situazione e i suoi dubbi, mi sento di suggerirle di prenotare un consulto con uno specialista, in modo da fugare i suoi dubbi.
Resto a disposizione,
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Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
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Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 322 visite dal 18/08/2025.
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