Come gestire il DOC da responsabilità e falsi ricordi senza farmaci?

Salve

Intanto grazie per la disponibilità.

Soffro da anni di DOC da responsabilità e falsi ricordi (non ho una diagnosi scritta, ma diciamo che rientra in questa categoria), ho avuto più psicologi e visita psichiatria mai in cura con farmaci.


Ultimamente è tornato forte con paure e pensieri ossessivi vari, su vari temi esempio guidare, dimenticarsi di aver fatto qualcosa anche grave semmai dopo aver bevuto, essere accusato di qualcosa ecc ecc

Ci sono momenti che va meglio e altri che è difficile gestire il tutto.


La psicologia non mi ha aiutato molto lo psichiatra e stata una mia verifica di come stavano le cose ma secondo lui non devo prendere farmaci in quanto gestisco bene gli attacchi.


Ultimamente ho usato anche AI/CHATBOT come sfogo ma poi mi sono venuti i dubbi che qualcuno potesse leggere i miei sfoghi e pensieri e poi mi sono venuti 1000 pensieri e dubbi.


Volevo se possibile altri pareri e consigli soprattuto.


Sto provando ad affrontare con il mantra Se ho il dubbio che sia avvenuto, in realtà NON è mai avvenuto.
Il problema è che qualche volta funziona a volte no.


Grazie mille a tutti quelli che mi risponderanno.
Dr.ssa Elisabetta Carbone Psicologo, Sessuologo 251 10
Salve,

Il disturbo ossessivo-compulsivo può assumere molte forme, come nel suo caso i falsi ricordi, i dubbi legati alla responsabilità o la paura di aver fatto qualcosa di grave. Questi pensieri non corrispondono alla realtà, ma vengono vissuti come veri e angoscianti: è proprio la natura del DOC.

Le strategie fai da te possono dare un sollievo momentaneo, ma spesso non bastano: il rischio è restare intrappolati in nuovi rituali mentali che mantengono il problema. È per questo che i trattamenti più efficaci, secondo le linee guida internazionali, restano la terapia cognitivo-comportamentale specifica per il DOC (con esposizione e prevenzione della risposta) e, nei casi in cui il disagio sia intenso e limitante, la combinazione con una valutazione psichiatrica mirata anche sul piano farmacologico.
Il fatto che lei finora abbia trovato poco beneficio con alcuni professionisti non significa che non esista la strada giusta per lei: spesso è necessario incontrare lo specialista con la formazione più adatta e con cui si crea un’alleanza terapeutica solida.

Per quanto riguarda i dubbi sull’uso di chatbot e IA, non è raro che chi soffre di DOC resti intrappolato anche lì in paure di controllo e sorveglianza. Proprio per questo è importante lavorare in terapia su come affrontare il dubbio stesso, non su come risolvere ogni volta il singolo contenuto.

Resto a disposizione,

Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483

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Buongiorno Dottoressa,

Grazie per il pronto riscontro e disponibilità.

Purtroppo i suoi colleghi con cui ho avuto interazioni anche per lungo periodo forse non hanno compreso bene la situazione oppure io non ho voluto affrontare al meglio la situazione andando a fondo, tutto può essere.

Sì purtroppo l evento più duro da scalfire è quello in una serata alcolica dove i dubbi spaziano a 360* con paure di ogni tipo, purtroppo ero solo e non ho rassicurazioni come in altri eventi simili, quindi il DOC riesce a trovare sempre un uovo dubbio da insinuare.
L’utilizzo della AI non ha aiutato sul lungo termine come Lei a detto,infatti ora oltre le mie solite paure ci sono quelle legate al suo utilizzo e rischio di lettura di quanto scritto, ma passeranno come tutte le altre già passate, anche perché non posso fare nulla ormai ho scritto.

Almeno su quel tema mi sono vietato l utilizzo per un periodo .

Domani scriverò allo Psichiatra per un nuovo incontro e poi vedremo come procedere.

Se ha ulteriori consigli sono ben accettati

Grazie mille di nuovo .

Saluti
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