Relazione clandestina finita: può essere dimenticata?
Da un mese è finita non per mio volere una relazione per precisare clandestina dove io sono single ma lui ha una compagna.
Questa storia è durata 4 anni... Ci vedevamo 2 volte a settimana a casa mia...i momenti in cui stavamo insieme erano perfetti dal punto di vista del coinvolgimento passione chimica ma anche tenerezza dolcezza passavamo anche tempo a confrontarci a scherzare insomma a detta anche di lui era tutto fantastico... Lui aveva una relazione con una compagna più anziana mi raccontava che già prima di incontrarmi il sesso con lei non era più bello poi col tempo erano diventati più come fratello e sorella diceva era una donna fredda ma dopo 20 anni non se la sentiva di lasciarla perché comunque aveva affetto e ci andava d accordo.
Questo solo per spiegare un po' la situazione generale.
Io e quest uomo oltre vederci regolarmente 2 volte settimana ci sentivamo tante volte durante la giornata mi sentivo felice innamorata nonostante sapevo lui non mi avrebbe mai sposata perché seppur per lui esteticamente ero il massimo il mio carattere non sempre gli piaceva.
Sono una donna gelosa e un po' insicura perciò spesso anche senza motivo avevamo litigi.
Ogni volta che c'era un litigio più acceso lui mi puniva nel senso mi bloccava su whatsapp fino quando riteneva opportuno oppure se dovevamo vederci mi diceva che per il fatto che lo avevo fatto molto arrabbiare saltava il nostro appuntamento.
Questa cosa successa varie volte però poi sempre facevamo pace.
Dimenticavo ho 43 anni lui 52.Ho avuto anni fa problema di salute mi è stato vicino sempre anche a distanza mi faceva sentire protetta.
La cosa che mi ripeteva era che avrei dovuto modificarmi perché il mio carattere era diverso dal suo.
Un mese fa dopo litigio acceso però ci tengo ribadire mai per cose gravi forse per mia insistenza magari a mandargli tanti messaggi o fargli tante domande che lui diceva non sopportava... MI HA DETTO TRAMITE MESSAGGIO CHE NON VOLEVA PIÙ VEDERMI mi è crollato mondo addosso ho aspettato 6 giorni per vedere se si facesse vivo purtroppo niente allora ho iniziato io scrivendogli 2 lettere non avendo risposta e poi un giorno mi sono presentata suo negozio abbiamo parlato ma non si è smosso dalla sua idea.
Mi ha detto di provare a nn cercarlo perché è in un momento di stress forte a detta sua procurato dal mio atteggiamento... Io alterno momenti in cui con fatica nn lo cerco e momenti in cui sono altre 2 volte andata suo negozio ma situazione sempre stessa forse meno rabbia notato però non ho visto slancio che avrei voluto vedere.
La domanda mia è: può davvero aver cancellato tutti momenti intensi bellissimi come lui definiva la frase era con te sto da dio... Secondo vostro parere posso riconquistarlo?
Sono certa tenesse a me in varie situazioni dimostrato... Ce un modo per riappacificarmi e far tornare tutto meglio di prima anche?
Scusate mi sono dilungata... Buonasera Francesca
Lei ha vissuto una storia intensa, coinvolgente, piena di passione e sentimenti. Non si può negare che tra voi ci sia stato qualcosa di vero, almeno sul piano emotivo e fisico. Però è importante distinguere tra ciò che ha sentito lei e ciò che realmente è stato. E anche tra quello che lei spera e quello che sta accadendo.
Proviamo a mettere ordine.
1. Lui ha una compagna da 20 anni. Non l’ha lasciata per lei in 4 anni. Nemmeno quando diceva che con l’altra non c’era più niente . Questo è già un segnale forte.
Chi sceglie davvero, agisce. Non racconta soltanto.
2. In 4 anni le ha dato affetto, momenti belli, ma anche silenzi punitivi, blocchi su WhatsApp, annullamento di appuntamenti per punizione , continue critiche al suo carattere, la responsabilità totale del conflitto.
Questo non è amore maturo, è controllo emotivo.
3. Lei ha detto che é andata due volte al suo negozio dopo la rottura. Lui non l’ha rincorsa.
Le ha chiesto di non cercarlo più. E non perché non prova nulla, ma probabilmente perché preferisce la tranquillità alla profondità. Ha scelto il conforto della sua vita, non la complessità di un rapporto vero con lei.
Ora le risposte alle sue domande.
Può davvero aver cancellato tutti i momenti intensi e bellissimi?
Probabilmente non li ha cancellati. Ma non tutti vivono le emozioni con lo stesso peso.
Per lei quei momenti erano tutto. Per lui forse erano importanti, ma non abbastanza da cambiare la sua vita. E questa è una differenza enorme.
Posso riconquistarlo?
Certamente può riavvicinarlo e riconquistarlo o recuperarlo, ma le chiedo: a che prezzo?
Dovrebbe stare attenta a non essere "troppo" emotiva, non mandare troppi messaggi, non far domande scomode, accettare che lui non cambia nulla della sua vita per lei, essere sempre paziente, anche se la tratta con freddezza.
È davvero questo l'amore che vuole?
O vuole qualcuno che la scelga ogni giorno, che la accolga, che la faccia sentire libera di essere se stessa?
C’è un modo per far tornare tutto meglio di prima?
La domanda più giusta forse è: vale la pena voler tornare a prima?
Cosa le consiglio davvero al momento?
Si fermi. Non lo cerchi più. Lasci che il silenzio mostri la verità.
Rimetta al centro se stessa. Merita amore, ma non a costo della dignità e serenità.
Lei é una donna che ama, che ha sofferto, che si è forse illusa. Non é debole: é solo ferita. Sta soffrendo ma la possibilità di riprendere in mano la sua vita.
L’amore vero non fa camminare in punta di piedi. Fa sentire al sicuro anche quando si é fragili, fa sbaffare il rossetto e non il rimmel.
Lei é pronta ad amare. Ma prima, ami se stessa abbastanza da non elemosinare più niente. A quel momento potrà davvero comprendere cosa vuole e potrà comprenderlo anche lui.
Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)
Mi sono sentita improvvisamente abbandonata e dimenticavo di precisare che già in passato 12 anni fa ho avuto una storia con un ragazzo che è finita in malo modo ho sofferto molto in quel periodo e adesso mi sembra di rivivere tutto quanto con maggiore intensità. Dimenticavo anche di dire sono figlia di genitori separati mio padre si è rifatto una famiglia e ho avuto pochi momenti veri da padre e figlia anche tutto questo forse mi ha resa più fragile in un certo senso. La cosa più difficile è lasciare andare è un qualcosa di terribile.Ho varie amiche ho un figlio di 9 anni molto vivace però mi rendo conto che esco mi dedico al bimbo ma non sono veramente felice sento troppo mancanza di questa persona. Mi sono sentita abbandonata non capita mi sembra surreale tutto questo perché alla fine si sistemavano sempre le cose tra noi. Sono consapevole che lui preferisca la tranquillità infatti me lo disse che anche se con me si sentiva benissimo e felice forse rappresentava un problema. Ultima cosa dotteressa lui ha avuto una storia da ragazzo con una donna borderline mi disse che io purtroppo gli ricordavo lei a volte era una storia in cui ha sofferto molto. Quando sono andata al negozio mi ha detto MI HAI FATTO SOFFRIRE io nn capisco cosa intendesse perché ho sempre avuto occhi solo per lui. Spero questo incubo finisca.. Perlomeno che riconosca di aver esagerato con offese... Grazie ancora per la sua attenzione dottoressa. Saluti Francesca
Per quanto riguarda il sesso, è difficile capire se sia sincero o se stia mettendo in atto un gioco seduttivo basato su dinamiche altalenanti, fatte di avvicinamenti e allontanamenti.
Sottrarsi a queste dinamiche non è semplice, ma è necessario. È l’unico modo per capire se lui tiene davvero a lei e, soprattutto, è l’unico modo per lei di dimostrarsi l’amore e il rispetto che merita.
Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)
E proprio per questo, è lei che deve allontanarsi. Perché merita molto di più delle briciole.
Merita una presenza vera, stabile, affettuosa non un gioco fatto di tensioni, incertezze e silenzi.
Sparisca. Chi davvero tiene a lei, la cercherà in modo chiaro. Gli altri possono restare nel rumore del loro ego.
Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)
Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)
Capisco quanto possa essere confusivo e doloroso ciò che sta vivendo, soprattutto quando sente di non aver mancato di rispetto e di aver agito solo con una certa insistenza, forse dettata dal bisogno di chiarezza o rassicurazione.
Quando si parla di dinamica di potere in una relazione (e non solo di determinazione), si fa riferimento al modo in cui uno dei due, magari in modo più o meno consapevole, cerca di mantenere il controllo sulla relazione, sulle emozioni dell’altro o sull’andamento del legame. L’ambiguità, in questo contesto, può diventare uno strumento: se una persona alterna presenza e distanza, parole dure e ritorni improvvisi, può mantenere l’altro in una posizione di incertezza, e quindi in una forma di dipendenza emotiva .
Nel suo caso, il fatto che lui dica: tu mi hai fatto soffrire, potrebbe essere un modo per spostare su di lei la responsabilità del conflitto, trovando come scusa ogni piccolezza. Questo non significa che lei sia davvero colpevole di aver fatto qualcosa di sbagliato, ma che lui sceglie di focalizzarsi su quello, invece di aprire un dialogo maturo o chiarire i propri sentimenti in modo trasparente.
La frase: Non cercarmi, voglio stare così adesso. L’unico modo per vedere se sento la mancanza è che ti richiami io .
è emblematica di una posizione di potere: lui sceglie se e quando risentirla lasciando lei nell’attesa. Questo non è un comportamento emotivamente maturo o sano, soprattutto dopo che ci sono già stati diversi ritorni .
In definitiva, il suo comportamento potrebbe avere diversi scopi: Controllare la situazione anche a distanza. Metterla alla prova secondo una sua logica personale
Oppure semplicemente non avere la chiarezza o il coraggio di chiudere o di ricostruire seriamente
Non é lei che ha rovinato tutto perché ha fatto domande o scritto messaggi. In una relazione sana, comunicare non è un errore. Forse ha solo cercato conferme che lui non era disposto a dare.
Rifletta su questo: se ogni sua parola o gesto rischia di "rompere tutto", è davvero una relazione paritaria? Chi ama non addossa la colpa all’altro, chi ama si assume le proprie responsabilità. Non va bene essere troppo scontata e pronta ad accoglierlo qualunque cosa lui faccia mentre lei deve rinunciare alla propria personalità.
Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)
La ringrazio per aver condiviso quanto accaduto. È evidente che lei é molto coinvolta e che questa situazione le sta causando dolore, confusione e un senso di attesa difficile da gestire.
Le parole che lui le ha rivolto sembrano aver toccato punti molto delicati per lei: il bisogno di essere vista, accolta, e anche compresa nelle sue intenzioni. È normale sentirsi feriti quando si viene fraintesi, non compresi e non corrisposti, specialmente da una persona a cui si tiene. Fa parte del percorso di ciascuno di noi.
Tuttavia, è importante ora spostare l’attenzione da ciò che lui pensa o fa, a ciò che lei sente, desidera e merita. Questo può essere un momento prezioso per riflettere non solo sul rapporto, ma anche su come lei si relaziona nei legami affettivi e su cosa la porta a restare in attesa di qualcuno che le dice di aver bisogno di distanza.
Questo é un momento importante dove lei deve volersi più bene che mai. E quanto le capita merita di essere approfondito ed elaborato. A volte, è proprio nei momenti più dolorosi che possiamo costruire basi più forti per noi stessi. Lei merita altro e deve esserne convinta prima di tutto lei stessa. In questa fase le sarebbe molto utile qualche colloquio psicologico. Qui purtroppo non possiamo approfondire più di tanto. Ma ciò di cui deve essere convinta è che merita di essere ricambiata e apprezzata.
Resto a disposizione per parlarne.
Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)
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