paura di vivere da solo: odore personale e tmau
Salve, ormai sono arrivato all età di 31 anni dove l'idea di stare da solo o comunque andare a vivere da solo mi spaventa, anche se so che dovrei crearmi la mia indipendenza.
Tutto è nato tanti anni fa, quando in ogni luogo all aperto sentivo odori come di pesce, di bruciato e di marcio.
I miei familiari ovviamente dicono di non sentire nulla, ma io continuo a sentirli soprattutto all aperto.
Nel 2016 dopo tantissime visite arrivo a fare il test genetico per la tmau e praticamente l' esito è stato positivo ovvero la variante 158 in omozigosi e poi la 308.
Ho provato di tutto, detergenti, diete, ma l odore non va via, combina solo la tipologia e l intensità.
Sto affrontando già un percorso con uno psicoterapeuta, ma non sembra aiutarmi.
La paura principale è che ho paura che andandomene di casa il mio odore che io sento all aperto possa sentirlo anche il vicinato perché ho sentito di storie simili in quanto sono iscritto in tanti gruppi
Tutto è nato tanti anni fa, quando in ogni luogo all aperto sentivo odori come di pesce, di bruciato e di marcio.
I miei familiari ovviamente dicono di non sentire nulla, ma io continuo a sentirli soprattutto all aperto.
Nel 2016 dopo tantissime visite arrivo a fare il test genetico per la tmau e praticamente l' esito è stato positivo ovvero la variante 158 in omozigosi e poi la 308.
Ho provato di tutto, detergenti, diete, ma l odore non va via, combina solo la tipologia e l intensità.
Sto affrontando già un percorso con uno psicoterapeuta, ma non sembra aiutarmi.
La paura principale è che ho paura che andandomene di casa il mio odore che io sento all aperto possa sentirlo anche il vicinato perché ho sentito di storie simili in quanto sono iscritto in tanti gruppi
Buongiorno,
da come descrive la paura di vivere da solo, sembra che il timore non riguardi solo l’indipendenza, ma l’idea di essere giudicato per qualcosa che sente come incontrollabile. Sembra che l’odore sia diventato un pensiero costante, una minaccia che anticipa ogni possibile relazione o contatto sociale.
Il fatto che in terapia non senta sollievo immediato non significa che non stia lavorando, ma che questo tema tocchi la sua identità e il suo senso di valore, non solo la gestione dell’odore. Potrebbe essere utile portare in seduta non tanto come eliminare il sintomo , ma come la paura di essere percepito la sta trattenendo dall’immaginare un futuro possibile.
Forse la domanda non è se il vicinato sentirà qualcosa, ma quanto spazio vuole continuare a dare a questo timore nella sua vita adulta. E come potrebbe costruire un’indipendenza non come prova da superare, ma come un modo per ritrovare un po’ di respiro.
Cordialmente,
da come descrive la paura di vivere da solo, sembra che il timore non riguardi solo l’indipendenza, ma l’idea di essere giudicato per qualcosa che sente come incontrollabile. Sembra che l’odore sia diventato un pensiero costante, una minaccia che anticipa ogni possibile relazione o contatto sociale.
Il fatto che in terapia non senta sollievo immediato non significa che non stia lavorando, ma che questo tema tocchi la sua identità e il suo senso di valore, non solo la gestione dell’odore. Potrebbe essere utile portare in seduta non tanto come eliminare il sintomo , ma come la paura di essere percepito la sta trattenendo dall’immaginare un futuro possibile.
Forse la domanda non è se il vicinato sentirà qualcosa, ma quanto spazio vuole continuare a dare a questo timore nella sua vita adulta. E come potrebbe costruire un’indipendenza non come prova da superare, ma come un modo per ritrovare un po’ di respiro.
Cordialmente,
Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 24 visite dal 27/11/2025.
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