Gelosia e sofferenza: posso gestire la relazione?

Sono sopraffatto dalla gelosia.
Ho da circa un anno un'amante molto più giovane di me, ma viviamo in città diverse e i nostri incontri sono sporadici, perché io lavoro ma lei è all'università e sta ancora coi suoi.
Lei mi rinfaccia la poca assiduità con cui ci frequentiamo, nonostante io per prenotare i b and b faccia sacrifici non indifferenti per il mio stipendio non certo alto.
È una ragazza dall'intenso appetito sessuale, che lei però si dice costretta a sfogare anche con altri, visto che io non ci posso essere se non un paio di volte al mese.
Un mese e mezzo fa mi confessò molto candidamente di essere stata in macchina con un negoziante del suo paese, un uomo di mezza età come me (ha una aperta preferenza per le persone mature), non avendo come soddisfare i propri bisogni; poi smise di parlare dell'argomento, visto che io ci rimasi malissimo e forse le dispiaceva farmi soffrire.
Mi sono autoconvinto per alcune settimane che quello fosse stato un episodio isolato, ma ieri ci siamo rivisti e ho motivo di sospettare che in mia assenza lei si vada divertendo con altri, anche se evita di parlarmene, allo scopo di trovare continue conferme della propria capacità di sentirsi desiderata e di dare godimento.
Di sfuggita mi è caduto l'occhio su alcuni nomi maschili mentre la vedevo scorrere la pagina di whatsapp; ed anche certe sue attenzioni nei miei confronti mi sono sembrate forzate ultimamente, come finalizzate a fugare miei sospetti.
Dovevo andarla a trovare già una settimana fa, ma lei improvvisamente ha cercato di farmi spostare la prenotazione a ieri, restando evasiva sui motivi per cui preferiva posticipare l'appuntamento.
Ora ho una serie di immagini involontarie che assalgono la mia mente, in cui la vedo fare con altri uomini quello che fa con me nell'intimità: e la sola idea che lei dia piacere ad altri mi infonde una sensazione di disgusto che mi prende allo stomaco.
Sono attratto da lei proprio per la sua passionalità, ma mi accorgo che non ce la faccio a stare dietro a una cosi, e nello stesso tempo mi sembra di morire all'ipotesi di rinunciare alle gioie carnali che mi sa dare e che non troverei in nessun'altra.
Dr. Vincenzo Capretto Psicologo 27 4
Buonasera,
capisco bene quanto questa situazione ti stia pesando e quanto siano intense le emozioni che descrivi: gelosia, desiderio, frustrazione, confusione. Tutto questo è reale e normale, soprattutto quando ci si trova tra piacere, attaccamento e incertezza. Tuttavia, non esistono soluzioni universali o rapide per gestire qualcosa di così complesso: alla fine, solo tu puoi capire cosa è sostenibile per te e quali scelte riflettono davvero i tuoi bisogni e i tuoi limiti.
Può essere utile fermarsi e farsi alcune domande: quanto questo tipo di relazione ti fa sentire bene, quanto ti logora, quali sono i tuoi veri desideri a lungo termine? Quali emozioni emergono quando immagini di mettere dei confini più chiari o di prendere decisioni definitive? In che misura sei disposto ad accettare certi rischi emotivi e quanto ti stanno pesando i sensi di colpa o la tensione che provi?
Riflettere su questi punti significa assumersi la responsabilità delle proprie scelte e del proprio benessere. Nessuno al posto tuo può stabilire cosa è giusto o sbagliato fare, perché ogni contesto è unico: la tua storia, i tuoi rapporti, le tue esigenze e i tuoi limiti personali.
Prenditi il tempo necessario per guardare onestamente a ciò che stai vivendo e a ciò che desideri veramente. Solo così potrai trovare una direzione chiara e coerente con te stesso, senza lasciarti guidare unicamente dall’impulso o dall’ansia del momento.

Cordiali saluti.

Dr. Vincenzo Capretto, psicologo.
Ricevo a Roma e on line.
vincenzocapretto.psy@icloud.com

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