Problema di fiducia. ho detto troppe bugie e ora non riesco a rimediare

Buonasera, vi scrivo perché sto attraversando dei momenti molto difficili con il mio partner.
Stiamo insieme da 2 anni e in tutto questo tempo gli ho mentito su molte cose.
Di base ho affrontato delle mie situazioni personali molto difficili nell'arco di questi due anni: sono stata mandata via ingiustamente e all'improvviso da un contesto (tossico) di cui facevo parte assiduamente da 12 anni, ho perso tutte le mie amicizie, compreso il mio ormai ex migliore amico con il quale avevo un forte legame.
Inoltre, ho problemi a trovare lavoro nel mio settore e quando ho lavorato per dei mesi, non è andata bene perché ero molto stanca e sopraffatta.
E ho avuto anche problemi con la gestione di un impegno che mi ha portata ogni weekend a partire per un'altra città per seguire un importante corso accademico.

In tutto ciò, venivo da una situazione già di mio non facile: ero molto magra, avevo sviluppato un disturbo alimentare per il quale avevo il terrore di essere allergica agli alimenti, e man mano ho iniziato, più di 2 anni fa, a toglierne sempre di più, fino a perdere 10 kg.
In aggiunta, avevo molto timore di allontanarmi da casa e ho un "cordone" con la mia famiglia che non riesco a togliere (ho quasi 38 anni e vivo con i miei).
Il mio partner si è preso molta cura di tutte le mie sofferenze e i miei limiti, cercando di aiutarmi a risolvere tutto, ma nell'arco di questi 2 anni le cose sono state affrontate con molta sofferenza.
Lo contrastavo di continuo, non riuscivo a vedere quello che stava facendo per me, e ogni volta che voleva intervenire, io mi "difendevo" o difendevo quello che lui "contestava" per il mio bene.
L'anno scorso succede che un mio ex (che mi aveva fatto ghosting) mi contatta e io gli rispondo.
Da lì ogni tanto ci sentiamo, ma non dico nulla al mio ragazzo, che poi dopo 9 mesi lo scopre.
Da lì abbiamo trascorso dei mesi infernali, che non si sono conclusi perché da poco ha scoperto che anche un altro mio ex (che risale a più si 10 anni fa) mi contattava ogni tanto e io ci chiacchieravo, anche se a volte ho parlato male del mio ragazzo, dicendo che le cose erano complicate tra noi.
Ovviamente ho chiuso ogni comunicazione con entrambi.
Mi dispiace che il mio ragazzo non riesca a capire, giustamente, che per me non c'era alcuna cattiva intenzione, anzi.
Mi sentivo molto sola per tutto quello che era successo, mi sentivo messa molto sotto pressione per le cose che avrei dovuto affrontare e la pressione di una persona accanto a me che voleva costruire (e anche io volevo) ma che non ha potuto perché io avevo davvero troppe cose da risolvere.
Sono una persona molto insicura e so anche che ho bisogno di validazione continua, anche dagli ex, che mi hanno fatto sentire di scarso valore, che è come in realtà mi sento in generale.
Oggi lui non si fida nemmeno un po' di me, e mi ha detto che mi sta accanto guardando solo i miei bisogni, togliendo i suoi e quelli della relazione... ma non è quello che voglio.
Come faccio a non essere più così?
Dr. Vincenzo Capretto Psicologo 23 4
Buonasera,
da quello che racconti emerge una sofferenza molto profonda e protratta nel tempo, che non riguarda solo la relazione ma la tua storia personale recente: perdite importanti, instabilità lavorativa, difficoltà emotive, fragilità legate all’autostima e al senso di valore personale.
Le bugie e i contatti con gli ex non sembrano nascere da cattiva intenzione, ma da un forte bisogno di rassicurazione, conferme e contenimento emotivo in un momento in cui ti sentivi sola, fragile e sotto pressione. Questo però non annulla l’impatto che hanno avuto sulla fiducia del tuo partner, che ora è comprensibilmente ferita.
Alla domanda come faccio a non essere più così? , la risposta onesta è:
non si cambia solo con la volontà o con il senso di colpa, ma lavorando sulle cause profonde:
la tua insicurezza, il bisogno costante di validazione esterna, la difficoltà a reggere il vuoto, la solitudine e il conflitto, il timore di perdere l’altro e, insieme, di perdere te stessa.
In questo momento il nodo centrale non è salvare la relazione a tutti i costi , ma ricostruire una base più solida dentro di te. Senza questo, anche le migliori intenzioni rischiano di ripetere gli stessi schemi.
Per quanto riguarda la coppia: la fiducia non si recupera con spiegazioni o giustificazioni, ma con coerenza nel tempo, trasparenza e, soprattutto, con un cambiamento reale che l’altro possa osservare, non solo ascoltare. Allo stesso tempo, è importante chiederti se sei davvero nelle condizioni emotive di sostenere una relazione paritaria, in cui non siano sacrificati i bisogni di uno dei due.
Un percorso psicologico individuale (se non è già in corso) può aiutarti a:
capire perché cerchi conferme proprio da chi ti ha ferita, rafforzare l’autostima, imparare a stare nella relazione senza annullarti né difenderti costantemente.
Non sei sbagliata , ma sei in difficoltà. E le difficoltà, per essere superate, vanno affrontate con strumenti adeguati e tempo, non con autoaccuse o promesse immediate.

Cordiali saluti.

Dr. Vincenzo Capretto, psicologo.
Ricevo a Roma e on line.
vincenzocapretto.psy@icloud.com

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