Ritiro spirituale e chiamata al seminario: dubbi e paure nonostante la fede.
Salve,
come indica il titolo del consulto mi trovo ad affrontare un importante momento di riflessione, a seguito di un ritiro spirituale.
A seguito di questo ritiro, che noi solitamente chiamiamo convivenza, dopo tre anni di adesione ad una comunità cristiana neocatecumenale ho avuto una illuminazione, un momento in cui mi sono sentito chiamato da Dio.
Vorrei entrare in seminario.
Già altre volte avevo accarezzato quest'idea, ma stavolta ho sentito qualcosa dentro di me.
Sento che è una decisione autentica, vissuta con grande emozione.
Amici, parenti e familiari, quando ho annunciato questo mio desiderio, si sono mostrati poco meravigliati (mi aspettavo una reazione di meraviglia, stupore) dicendomi che se lo aspettavano.
Di fatto, in questi ultimi tre anni sono stato molto attivo in parrocchia e in comunità.
Prima di intraprendere questo cammino di fede venivo da una profonda solitudine, da perdite, abbandoni, incomprensioni.
Durante questo cammino mi sono reso conto di soffrire di una malattia mentale, e pian piano ho capito che molte sofferenze e difficoltà erano dovute proprio a questo.
Ho trovato ascolto, comprensione, molte cose che nella vita prima della comunità non trovavo.
Ho sofferto tanto, ho perso tanto prima di incontrare Cristo nella comunità.
Tutt' ora vado in psicoterapia, prendo farmaci, ho qualche problema legato al cibo e al sonno.
Ma complessivamente sto molto meglio.
Mi sento proiettato in un altra dimensione, ma ancora a volte mi tormentano i fantasmi del passato.
Vorrei fare pace con il mio passato, e andare oltre.
Mi sento in un profondo combattimento interiore.
Ho sempre avuto paura delle scelte, ho sempre avuto paura di tagliare con gli eventi del passato e questo pensiero delle volte mi assilla.
Non so se sono all'altezza, non so con certezza assoluta se questa vocazione mi rispecchia.
Di sicuro lo desidero, ma mi domando... Con i limiti che ho sarò all'altezza?
come indica il titolo del consulto mi trovo ad affrontare un importante momento di riflessione, a seguito di un ritiro spirituale.
A seguito di questo ritiro, che noi solitamente chiamiamo convivenza, dopo tre anni di adesione ad una comunità cristiana neocatecumenale ho avuto una illuminazione, un momento in cui mi sono sentito chiamato da Dio.
Vorrei entrare in seminario.
Già altre volte avevo accarezzato quest'idea, ma stavolta ho sentito qualcosa dentro di me.
Sento che è una decisione autentica, vissuta con grande emozione.
Amici, parenti e familiari, quando ho annunciato questo mio desiderio, si sono mostrati poco meravigliati (mi aspettavo una reazione di meraviglia, stupore) dicendomi che se lo aspettavano.
Di fatto, in questi ultimi tre anni sono stato molto attivo in parrocchia e in comunità.
Prima di intraprendere questo cammino di fede venivo da una profonda solitudine, da perdite, abbandoni, incomprensioni.
Durante questo cammino mi sono reso conto di soffrire di una malattia mentale, e pian piano ho capito che molte sofferenze e difficoltà erano dovute proprio a questo.
Ho trovato ascolto, comprensione, molte cose che nella vita prima della comunità non trovavo.
Ho sofferto tanto, ho perso tanto prima di incontrare Cristo nella comunità.
Tutt' ora vado in psicoterapia, prendo farmaci, ho qualche problema legato al cibo e al sonno.
Ma complessivamente sto molto meglio.
Mi sento proiettato in un altra dimensione, ma ancora a volte mi tormentano i fantasmi del passato.
Vorrei fare pace con il mio passato, e andare oltre.
Mi sento in un profondo combattimento interiore.
Ho sempre avuto paura delle scelte, ho sempre avuto paura di tagliare con gli eventi del passato e questo pensiero delle volte mi assilla.
Non so se sono all'altezza, non so con certezza assoluta se questa vocazione mi rispecchia.
Di sicuro lo desidero, ma mi domando... Con i limiti che ho sarò all'altezza?
Gentilissimo,
la decisione di entrare in seminario è un passo significativo, soprattutto dopo un percorso di fede come quello descritto. È naturale provare emozioni intense e dubbi, data la portata della scelta.
Poiché sta affrontando un percorso di psicoterapia, parli di questa sua decisione, dei dubbi e delle paure con il suo terapeuta. Riconoscere le proprie emozioni è un passo fondamentale.
Lei si domanda se "con i limiti che ha" sarà all'altezza. Eppure dice di aver fatto progressi significativi nella gestione della sua salute mentale. Ovviamente dovrà continuare il percorso intrapreso anche in seminario, se necessario. Ogni persona ha limiti ma ciò non necessariamente impedisce di seguire le proprie scelte di vita, anzi. Diverse persone affrontano con successo il seminario pur in presenza di "limiti".
Per Viktor Frankl, padre della logoterapia, è fondamentale trovare il nostro senso: il senso della vita diventa una ricerca di senso (della vita stessa). Da questo punto di vista la fede può essere il baricentro che prima le mancava.
Tenga infine presente che nel percorso del seminario c'è il cosiddetto discernimento: un periodo per capire se si tratta di una vera chiamata.
In bocca al lupo.
Dott. Mario Canovi.
la decisione di entrare in seminario è un passo significativo, soprattutto dopo un percorso di fede come quello descritto. È naturale provare emozioni intense e dubbi, data la portata della scelta.
Poiché sta affrontando un percorso di psicoterapia, parli di questa sua decisione, dei dubbi e delle paure con il suo terapeuta. Riconoscere le proprie emozioni è un passo fondamentale.
Lei si domanda se "con i limiti che ha" sarà all'altezza. Eppure dice di aver fatto progressi significativi nella gestione della sua salute mentale. Ovviamente dovrà continuare il percorso intrapreso anche in seminario, se necessario. Ogni persona ha limiti ma ciò non necessariamente impedisce di seguire le proprie scelte di vita, anzi. Diverse persone affrontano con successo il seminario pur in presenza di "limiti".
Per Viktor Frankl, padre della logoterapia, è fondamentale trovare il nostro senso: il senso della vita diventa una ricerca di senso (della vita stessa). Da questo punto di vista la fede può essere il baricentro che prima le mancava.
Tenga infine presente che nel percorso del seminario c'è il cosiddetto discernimento: un periodo per capire se si tratta di una vera chiamata.
In bocca al lupo.
Dott. Mario Canovi.
Dr. Mario Canovi
Psicologo Psicoterapeuta a orientamento Psicoanalitico Interpersonale Umanistico individuale e di gruppo - Ipnologo
Trento - online
Risposta creata con il supporto di Medicitalia.AI
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8 visite dal 17/12/2025.
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