Cugine invadenti: molestie, ricatto e paura del video compromettente.

Ho ultimamente dei notevoli problemi con le mie cugine, due ragazze molto vivaci e anche indisponenti.
Frequentano la facoltà e hanno pochi anni meno di me, e viviamo nello stesso paese, un centro molto piccolo dove tutti conoscono tutti.
Le ricordo quando erano piccole e giocavamo insieme, cosi innocenti, ma ora sono molto cambiate, e quasi d'improvviso.
Vengono a bussarmi senza preavviso, quando i miei genitori non sono in casa, e approfittando che sono solo mi importunano con continue provocazioni.
Mi sembra che si divertano a causare il mio imbarazzo.
Si vengono a sedere una da un lato e una dall'altro mentre sono sul divano e sto studiando, domandandomi se le trovo attraenti e se mi sembra che siano cresciute di seno... Io dico loro, anche con tono deciso, di darci un taglio, perché non mi va essere disturbato quando devo concentrarmi per preparare un esame, ma loro si fanno tanto più insistenti quanto piu io cerco di far capire loro di non essere interessato ai giochi perversi in cui provano a coinvolgermi.
L'altra sera hanno davvero passato il limite, pretendendo che palpassi i loro seni, che mi sono sorpreso di trovare così sodi e floridi rispetto a come ricordavo; siccome mi vedevano titubante e insicuro, hanno iniziato loro a stimolare i miei capezzoli, per farmi vedere come gradivano a loro volta essere toccate.
È stato molto umiliante a livello sessuale, perche nel frattempo mi coprivano anche di insulti.
Io balbettando chiedevo loro di smetterla, ma loro mi deridevano e sembravano addirittura trovarci gusto nel mettermi in croce a quel modo.
Inotre io sono fidanzato e pensavo alla mia ragazza, una bravissima persona, molto lontana caratterialmente da quelle due, che se sapesse non tollererebbe che io mi fossi cacciato in una tale situazione; tentavo di sottrarmi alle loro carezze, ma le reazioni del mio corpo smentivano i miei inviti a smettere.
Hanno anche filmato tutto col telefono, e io ho paura che quel video ora giri tra chi non deve vederlo, finendo per compromettermi.
Inoltre le mie cugine hanno minacciato che torneranno presto a trovarmi, e mi ricattano che non devo dire niente a nessuno di quello che è accaduto tra noi l'altro pomeriggio, altrimenti andranno a dire ai nostri parenti che sono stato io a importunarle.
Io ora soffro tantissimo, soprattutto pensando alla mia ragaazza, che mi sembra di aver tradito: non le ho confidato niente, né lei può immaginare che io sia coinvolto in una storia cosi squallida
Dr. Vincenzo Capretto Psicologo 42 5
Gentile utente,

quello che descrivi appare come un’esperienza molto intensa e profondamente disturbante, che sembra averti lasciato confusione, vergogna e paura. Dalle tue parole emerge chiaramente una perdita di controllo della situazione e un forte senso di umiliazione, soprattutto perché i tuoi tentativi di fermare ciò che stava accadendo non sono stati rispettati. È importante sottolineare che il fatto di provare reazioni corporee automatiche non equivale a un consenso, e questo spesso è un elemento che crea grande sofferenza e senso di colpa in chi lo vive.

Sembra che tu ti trovi ora stretto tra più vissuti: la paura per il video e per le minacce ricevute, il timore del giudizio dei familiari, e il dolore legato al pensiero della tua ragazza e ai valori che senti di aver tradito. Tutto questo può generare un carico emotivo molto pesante, soprattutto se affrontato da solo. Ti sei chiesto che effetto ha su di te il fatto di tenere tutto dentro, senza poterne parlare con nessuno in modo sicuro?

Per il futuro, potrebbe essere utile iniziare a pensare a come proteggerti, prima ancora di chiarire cosa fare. A volte, in situazioni come questa, trovare uno spazio di ascolto esterno e competente può aiutare a rimettere ordine tra i fatti e le emozioni, senza giudizio. Non tanto per decidere subito , ma per non restare intrappolato nella paura e nel silenzio.

Rispetto al senso di colpa verso la tua ragazza, forse vale la pena domandarti quanto di ciò che provi appartenga davvero a una tua responsabilità e quanto invece derivi da una violazione dei tuoi confini. Questa distinzione, anche se non immediata, può essere un passaggio importante per comprendere meglio cosa stai vivendo e come prenderti cura di te.

Hai vissuto qualcosa che ti ha messo in una posizione di forte vulnerabilità, e il tuo disagio merita attenzione e rispetto. Non è debolezza sentire il bisogno di aiuto in momenti come questo.

Un caro saluto.

Dr. Vincenzo Capretto, psicologo.
Ricevo a Roma e on line.
vincenzocapretto.psy@icloud.com

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