Caso molto complicato

gent.simi dott.
mi rivolgo ad per un vostro consulto, perche non sò più dove sbattere la testa,
sono un ragazzo di 27 anni che vive ancora con i genitori
ho un lavoro, ed una fidanzata da 3 anni,
da 3 anni a questa parte non riesco più ad avere una vita normale,
all' inizio si sono presentate varicocele eiaculazione precoce, prostatite, ernia del disco emorroidi, fino ad oggi in cui mi sono operato di ernia del disco...
i rapporti con la mia fidanzata stanno prendendo una brutta piega
il lavoro non mi gratifica molto
e sto incominciando ad avere all'improvviso dei pianti a dirotto
pensando che la nostra storia possa solo finire
perchè sono nel letto e non posso uscire i fare qualcosa per rimettere in moto tutta la situazione,

credo che il fattore mentale in una malattia sia molto importante nella cura dell'organismo.... ma la preoccupazione che ho è molto seria
perche l'ìurologo mi ha prescritto delle pillole di PRILIGY
che sarebbe un antidepressivo
e una volta scoperto che ci vogliono gli antidepressivi
mi sento molto "strano"
sia sentimentalmente che nella vita di tutti i giorni
perche mi rendo conto che sulla soglia dei 30 anni
sono ancora un "non realizzato"
non ho molti amici con cui parlare, anche sè questi argomenti non è facilew esporli senza versare qualche lacrima !!!!
con cordialità 106111
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Lettore,
c'è una gran confusione nel suo racconto , oltre che una grande sofferenza. Il farmaco prescrittole serve per l'eiaculazione precoce, ma se non cura la prostatite, non credo possa funzionare.Inoltre il farmaco è un sintomatico, non curativo, quindi funziona fino a quando lei lo assume, deve integrare una terapia psico-sessuologica.
Per prima cosa, dovrebbe rivolgersi ad uno psichiatra o ad un neurologo, che possa aiutarla farmacologicamente, una volta stabilizzato il tono dell'umore, potrebbe effettuare una psicoterapia, lavorando su quello che le crea disagio, sessualità ed emotività.
Auguri.




www.valeriarandone.it

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
dopo
Utente
Utente

cara dott.ssa Randone,
la ringrazio per aver risposto, a me non crea disagio l'atto sessuale, ma non riesco a spiegare il fatto che ci voglia un antidepressivo per portarmi ad avere un rapporto normale....dove normale sia la durata di almeno 15 minuti....

una volta ho provato(molti mesi prima di assumere il priligy)
di pensare a cose brutte
di tentare di rilassarmi...
ma prova fallita oggi
prova fallita domani
sono arrivato al punto che il partner non ha più desiderio
per l'aspettativa di una eiaculazione precoce!!!
sul piano emotivo
dopo aver avuto un orgasmo
ho tentato tante volte di tocare il partner
ma le paure che si possano verificare rischi di gravidanze
anche se io sò che non è possibile, da parte sua, fungono da "blocco" alla continuazione del rapporto !!!
[#3]
Dr.ssa Maddalena Mancioli Psicologo, Psicoterapeuta 39 4 1
Gentile Utente,
come tutti i farmaci, anche la Dapoxetina il principio attivo che le hanno prescritto, ha vari utilizzi.
E' stato in passato utilizzato nella cura della depressione ma ad oggi la Dapoxetina è il primo trattamento valutato e studiato appositamente e solo per l'eiaculazione precoce. Quindi non si fossilizzi sulla categorizzazione farmaceutica.
Tuttavia, visto che questo tipo di disturbi hanno anche una forte componente psicologica, mi accodo al parere della collega Randone nel consigliarle di intraprendere una terapia psico-sessuologica. Le indicazioni per questo tipo di terapia non implicano necessariamente che il soggetto abbia disagio nell'atto sessuale, ma semplicemente che la persona non riesca a vivere serenamente la propria corporeità, le proprie emozioni, i propri sentimenti, il rapporto affettivo e sessuale nel rispetto di se stesso e dell'altro.

Cordiali Saluti

Dr.ssa Maddalena Mancioli
www.studiopsicologiamancioli.com

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
i " pensieri catastrofici" da lei adoperati, sono solo strategie empiriche, che mai aiutano a controllare il riflesso eiaculatorio.
Lei necessita di un approccio più globale, vedrà ne guadagnerà in salute fisica, psichica e sessuale
[#5]
dopo
Utente
Utente
carissima dott.ssa Randone,
la ringrazio innanzitutto
per le risposte da lei fornite,
facendo una rapida ricerca in internet(solo per conoscere in cosa consisteva la terapia psico-sessuologica)
mi sono imbattuto in un suo articolo sul sito portale italia,

vorrei porle alcune domande in base a questa terapia...
1)la terapia deve essere preceduta da visita urologica?
2)possono incidere molto la presenza di emorroidi nella compressione della prostata o vescica?
3)cito dall articolo :Si investigano gli stili di vita in cui si muove il paziente, le abitudini sessuali, l’immaginario erotico ed il suo utilizzo, l’assunzione di eventuali terapie farmacologiche , l’uso di droghe o sostanze stupefacenti, di alcol, ed eventuali ulteriori o pregresse altre disfunzioni,
si sono domande ben presise in merito? cioè domande mirate a scoprire un"modo"scorretto di comportarsi?

la ringrazio per la cortese attenzione rivolta, e le porgo ancora i miei più cordiali saluti
106111
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Le rispondo prontamente:
sarebbe ottimale una visita andrologica preliminare,
le emorroidi dipende a che stadio sono, comunque è un dolore diffuso, che certo non aiuta la sessualità,
gli stili di vita, l'immaginario ed i pensieri catastrofici, sono di fondamentale importanza per curare l'e.p.
Tutto quello che ho scritto nel mio articolo lo confermo, ma necessita di una valutazione dal vivo, non via email, non è bastevole.
Sempre auguri.






www.valeriarandone.it
[#7]
dopo
Utente
Utente
gentilissima dott.ssa Randone, la ringrazio ancora
della sua prontezza nelle risposte,
sono perfettamente cosciente che il corpo umano non è un computer dal quale si può effettuare la famosa ASSISTENZA REMOTA,
il le domande erano semplicemente per capire quali malattie(in questo caso credi si dica patologie) fisiche possano compromettere il normale svolgimento dell attività....
in questo caso, prima di effettuare la terapia
vorrei calcolare prima le emmorroidi
poi la prostatite( che anche questa malattia o disturbi mùnasce dallo stile di vita)
e dal fatto che non mi sento realizzato....
ma questo è l'ultimo dei miei pensieri, perchè io sò di essere "GIUSTO"
ma mi rendo conto di quanto sia difficile vivere in questi tempi!!

la ringrazio ancora
106111
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