Che soffro d'ansia e solo due volte si sono trasformati in panico

buonasera, è da due anni che soffro d'ansia e solo due volte si sono trasformati in panico: braccia e gambe addormentate, testa che formicolava, tachiacrdia, molto freddo, respiro semi assente. andai al pronto soccorso e mi hanno prescritto l'ansiolitico (lexotan) 8 gocce 3 volte al dì.il mio medico mi ha confermato questa "cura". dopo un pò di tempo le cose continuavano e continuano a essere così.
mi sono decisa ad intraprendere un percorso di psicoterapia breve (3 mesi)1 seduta alla settimana. da li è emersa la mia paura di ammalarmi dopo aver perso una collega di ictus e un'altra si è ammalata di cancro al cervello molto giovane, tutto è successo subito dopo la mia prima maternità. secondo la dottoressa che mi ha seguita questo mio nuovo incarico di mamma e di nuove responsabilità mi abbiano fatto "crollare" un pò, io vivo x mia figlia e credo e sono sicura che la mia ipocondria sia dovuta alla paura di nn poter vedere crescere mia figlia x la paura di ammalarmi. ma mi accorgo che i giorni passano e mi sto perdendo momenti bellissimi che vivo con il fiato corto. nn riesco più a tirare un respiro lungo! mi sveglio la mattina come se dovessi già affrontare una maratona contro il male. chiedo una SPRONATA ho sempre questi giramenti di testa che mi fanno sempre pensare a brutte malattie.
e poi il Lexotan è veramente un aiuto? o dovrei prendere in considerazione una strada diversa.
Ringrazio in anticipo
Cordiali saluti

[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora, non ho capito se attualmente Lei è ancora in terapia o no.
Se no, perchè ha interrotto il trattamento psicoterapico?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
ho interrotto perchè la mia psicolaga ha ritenuto che io nn avessi più bisogno di essere "studiata". per lei il mio problema era il nuovo carico di responsabilità (figlia) e la mia paura di ammalarmi e nn poter provvedere a lei.
ora questa paure stono tornate, e quindi chiedevo una sorta di spronata e se realmente il trattamento con l'ansiolitico è la starda giusta!!!
grazie in anticipo
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

nei disturbi d'ansia il trattamento migliore è la terapia farmacologica affiancata dalla psicoterapia.
Il controllo del farmaco sarà di competenza di uno psichiatra.

Quando Lei scrive:
"credo e sono sicura che la mia ipocondria sia dovuta alla paura di nn poter vedere crescere mia figlia x la paura di ammalarmi".

Questa è un'ipotesi da falsificare in terapia e su cui lavorare.
Mostrare al paziente le modalità di funzionamento non significa che la psicoterapia sia terminata.
Le consiglio di ricontattare la psicoterapeuta e riferire il suo attuale disagio o, se ritiene, scegliere un altro terapeuta nella Sua città per poter affrontare le Sue paure e vivere serenamente nel ruolo di mamma. Una "spronata" è una richiesta impossibile.

Saluti,
[#4]
dopo
Utente
Utente
grazie per la risposta, davvero!! adesso andrò in vacanza e godrò mia figlia finalmente 24 ore su 24. al mio ritorno sarà messo in pratica il Suo consiglio Dr.ssa.
Grazie di cuore
[#5]
dopo
Utente
Utente
un'altra domanda però mi viene normale farla... ma come è possibile che un fattore ANSIOSO di natura psicologica possa avere sintomi "fisici" tipo i giramenti di testa, sensazione di mancamento, nodo alla bocca del stomaco e maledettamente questo fiato "corto"... e ultimamente sento le mie gambe che a volte diventano pesanti e altre volti sono molli da quasi nn sostenermi. Questo è quello che nn mi da pace... come dei "simtomi Fisici" siano causati dall'ansia, ed è per questo che mi spavento, per paura di avere qualcosa. e li si instaura un ciclo chiuso da cui nn esco. Ansia-sintomi-paura di malattie-ansia... etc!!! che amarezza. ora smetto nel dilungarmi e spero di Godermi le mie vacanze con la mia bimba e la mia mamma. Grazie ancora
[#6]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile signora,
la sua è una descrizione puntuale del circolo vizioso dell'ansia.
"Ansia-sintomi-paura di ammalarmi-ansia". L'ansia genera i sintomi fisici da lei descritti che le fanno temere di essere ammalata. La paura di avere malattie rinforza l'ansia.
Il legame fra mente e corpo, del resto, è stato assodato da numerosissimi studi scientifici (e anche oggetto di un premio Nobel).

L'indicazione è quella di rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta, come le ha già suggerito la collega.

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

in realtà è una fortuna per gli esseri umani avere costantemente dei "segnali" interni su ciò che accade. Questi "segnali" sono le nostre emozioni. Le emozioni hanno un substrato anche fisico. Per esempio uno stato ansioso fa sì che il nostro corpo produca più adrenalina (con conseguenze sul corpo); oppure uno stato di felicità fa sì che vengano prodotte endorfine e così via.

Come Le ha illustrato la Collega mente e corpo sono strettamente collegate.

Il passo successivo da fare è imparare a riconoscere le emozioni e poi a gestirle sempre meglio.

In bocca al lupo!
[#8]
dopo
Utente
Utente
Carissime Dr.sse,
questi segnali cerco di studiarli sempre più profondamente.
sicuramente li avevo anche prima di essere mamma ma con più superficialità: ricordo il nodo in gola prima di un'interrogazione a scuola, la tachicardia quando incontravo un ragazzo che mi piaceva.Adesso forse il motivo delle mie paure potrebbe essere la responsabilità della crescita e della vita di qualcuno che nn sia io? e quindi la mia paura di avere qualche malattia potrebbe essere x me un'insuccesso del mio ruolo di mamma????e quindi la paura di fallire?
un grazie di cuore!!
[#9]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
sono molti gli elementi da raccogliere e da considerare per poter comprendere e questo da qui non è possibile farlo.

La motivazione che dimostra e la capacità di porsi domande, tuttavia, sono un prezioso indice di quanto un lavoro psicoterapeutico potrebbe esserle di aiuto per ritrovare il suo benessere.

Con un percorso in presenza avrebbe, quindi, la possibilità
di comprendere il significato dei suoi sintomi insieme ad un esperto.

Cordialmente
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