Consigli educazione bimbo di 2 anni

G.le Dott./ssa
avrei bisgono di alcuni chiarimenti e consgili per poter affrontare certi atteggiamenti di mio figlio che ha 2 anni.
Premesso che è un periodi ricco di cambiamenti per lui: ad aprile è andato a dormire nel lettino (dalla culla), a maggio è nata la sorellina (che allatto), poi il 1 settembre ha cominciato ad andare all'asilo (dove resta fino alle 15 ma alla mattina quando lo lascio piange per qualche minuto, io però me ne vado via tranquilla) . Da questa estate la richiesta di usare il ciuccio anche di giorno è aumentata: io di solito glielo faccio usare per dormire. Da 1 mese è diventato più capriccioso, soprattutto poco prima l'ora di cena diventa irritabile, irrequieto. Di solito è un bimbo che per mangiare non ha mai dato problemi,ma ora rifiuta il cibo anche se dice di aver fame, lo sputa se lo mette in testa. Queste cose non le ha mai fatte. Inoltre Tende ancehad allungare le mani per graffiare quasi...purtroppo questo lo ha imparato all'asilo perché è stato morso e graffiato più volte da un bimbo che dà molti problemi alle maestre. Mi chiedo se il comportamento di mio figlio è conseguenza di tutti questi cambiamenti stressanti per lui oppure se è una fase dovuta all'età. IO e il papà siamo genitori presenti,che gli dedicano tempo e attenzioni. Siamo affettuosi e non maneschi e violenti nei suoi confronti. Si, ammetto che è capitato raramente di stringergli un pò forte il braccio nei momenti in cui dopo aver ripetuto molte volte la stessa cosa lui non ubbidiva ugualmente.Mi chiedo: come devo reagire quando butta il cibo per terra o altre cose del genere? Cosa fare quando per venti volte gli dico di non togliersi i calzini e le ciabatte, e lui continua a farlo? Come lo aiuto ad affrontare i entimenti di rabbia o frustrazione che può provare? Toglierlo dall'asilo perché c'è quel bimbo difficile che dà il cattivo esempio, non credo sia la soluzione, vero? La ringrazio. cordialità
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Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3 9
Gentile sigonra,
sembra che il suo bambino stia cercando di attirare in diversi modi la vostra attenzione che ora deve condividere con la sorellina. Oltre a ciò sembra che stia mettendo in atto anche in casa quanto ha sperimentato all'asilo con i compagni.

In questa fase di numerosi cambiamenti sarebbe importante che condivideste con lui dei momenti solo suoi, così come che cercaste di capire insieme a lui quali comportamenti sono per voi accettabili e quali no, aiutandolo e guidandolo nell'espressione dei suoi sentimenti.


Cordiali saluti

Dr.ssa Federica Meriggioli - Psicologa Psicoterapeuta
Via Roma 131, Spinea Ve
Tel. 3498534295 www.federicameriggioli.com

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2009 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta

Gentile Signora

Per quel che ne compete all'asilo non se ne preoccupi visto che le educatrici fanno il loro lavoro e credo che lo sappiano fare bene...
Lei scrive:Mi chiedo se il comportamento di mio figlio è conseguenza di tutti questi cambiamenti stressanti per lui oppure se è una fase dovuta all'età..

In verità le dico che il bambino è in una fase stressante,faticosa dovuto a molti cambiamenti.
Pensi soltanto al fatto che la mattina Vi piange ogni volta perchè lo si lascia all'asilo?
La sua Paura è quella di essere abbandonati,per questo è anche importante consigliare che se possibile in questa fare delicata,che la persona che lo accompagna alla mattina,lo vada a riprenderla anche il pomeriggio.
Cosi il bambino comincerà ad affidarsi a chi lo accompagna.
La sua rabbia le sue frustrazioni,sono momentanee,vanno accolti senza per questo essere Noi adulti a nostra volta impauriti.
dobbiamo ricordarci che i nostri figli ci chiedono sostegno,fisico,calore,e non solo.


Un saluto
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
un bambino a due anni, sta conoscendo il mondo e le sue frustrazioni, inoltre la nascita della sorellina e l'inserimneto all'asilo, contribuiscono a destabilizzarlo maggiormente.
Il ciuccio, così come i capricci, sono una forma di comunicazione, vanno decodificati e saltuariamante assecondati.
Cari saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile signora,
in linea generale e molto brevemente:

ll periodo evolutivo del suo bimbo è di per sé una fase in cui i bimbi assumono comportamenti più oppositivi.

e inoltre:

la nascita di un fratello, può provocare gelosia e anche comportamenti regressivi. Ripartire equamente le attenzioni, far partecipare il bimbo alle cure (cambio pannolino, pasti, bagnetto) e momenti di gioco e attenzione individuali, sono di aiuto nel far comprendere al bimbo che il nuovo arrivato non gli ha sottratto l'amore dei genitori.

L'inserimento all'asilo all'inizio può provocare difficoltà di distacco ma si può risolvere dopo breve tempo, se l'atteggiamento dei genitori è sereno nel portarlo e nel lasciarlo. Anche la puntualità nell'andare a prendere il bimbo all'uscita è rassicurante, così come ad esempio una buona preparazione del bimbo al mattino - risveglio, colazione, vestizione - fatta con calma e in un clima sereno. Non è certo la soluzione toglierlo dall'asilo per un compagno "pestifero" , può parlarne semmai con le educatrici.

E' di aiuto non farsi "travolgere" dai sentimenti di rabbia e frustrazione del bimbo, mantenendo un atteggiamento in grado di "contenere" e accogliere le emozioni intense che sta provando.

Naturalmente questo non significa rinunciare ad educarlo, anche saper dire di no è importante, ma al momento opportuno.

Le suggerisco la lettura di un libro piccolo, ma utile:
"cosa sapere su tuo figlio di 2 anni" Erickson Editore

Molti auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie a tutti i medici che mihanno risposto.
Ora il mio bambino va più volentieri all'asilo. I capricci a cena e il rifiuto del cibo lo superiamo a volte allontanandolo dal tavolo e aspettando che ci chieda di avvicinarsi per mangiare. Quando fa i capricci diamo una breve spiegazione del perché una cosa si fa o non si fa e poi cerchiamo di ignorarlo ma il momento più difficile per noi genitori è quando ci porta all'esasperazione....è un bambino ostinato che ci porta all'esasperazione frequentemente. Purtroppo ultimamente ci fa arrabbiare spesso perchè non è collaborativo nei giochi o nella cura quotidiana, dice sempre no a tutto. Urlargli ci fa sentire in colpa....non sappiamo come evitare l'escalation di frustrazione e mantenere la calma malgrado tutto. Lui è anche tenero e affettuoso, e vorremmo tanto imparare a sapere contenere i suoi sentimenti per aiutarlo a crescere. Ci vorrebbe un tutor personale per i genitori affinché imparino questo mestiere!!
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
E' proprio vero, una frase a mio avviso molto significativa, dice :
" i genitori andrebbero presi in braccio, affinchè possano tenere in braccio i loro bambini!"
Con calma, senza perdere la pazienza, ove le viene possibile, con qualche no in più, vedrà che il piccolo si adeguerà alle regole di vita comunitaria e nel tempo, le farà sue.
Cari saluti
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Purtroppo ultimamente ci fa arrabbiare spesso perchè non è collaborativo nei giochi o nella cura quotidiana, dice sempre no a tutto... Urlargli ci fa sentire in colpa.>
Gentile signora,
come ho detto nella mia risposta precedente # 4 nella fase di sviluppo del suo bimbo i no e i comportamenti oppositivi sono frequenti.

Comprendo come possa scappare la pazienza tra le varie incombenze e fatiche che spettano ai genitori con due bimbi piccoli, ma non si scoraggi si impara strada facendo. Urlare in effetti non aiuta, calma e fermezza e i no, quando servono, sono davvero utili. E magari anche un piccolo spazio per sé allo scopo di rilassarsi un po' e ricaricarsi.

Cari auguri