Sesso e piacere
Ho subito diversi traumi nella mia vita e la mia prima esperienza sessuale non è stata spinta dall'amore ma solo dalla curiosità. Non ho mai provato nessun tipo di stimolo durante la penetrazione. Pensavo fosse dato dalla poca esperienza ma ora mi ritrovo ad essere un'adulta che ancora ha difficoltà di questo tipo. Per me non è facile parlarne ma l'ho fatto sia con uno psicologo che con il mio attuale compagno senza riuscire a trovare nessun tipo di soluzione. Il problema è il seguente. Provo il desiderio dell'atto, ho l'eccitazione ma al momento della penetrazione tutto sparisce ogni tipo di piacere e provo dolore e fastidio. Ho deciso in seguito di provare conla stimolazione prima dell'atto se ci limitiamo provo il piacere ma anche dopo l'orgasmo c'è la penetrazione tutto è svanito e non provo più piacere. Qualcuno può aiutarmi? Grazie
in certe occasioni la scarsa conoscenza della propria fisiologia accompagnata da particolari preoccupazioni gioca un ruolo fondamentale nel bloccare il piacere. Se durante i rapporti cerca di concentrarsi e capire ciò che deve o non deve provare non fa altro che determinare l'effetto opposto, poichè la sua attenzione non è orientata sul piacere ma a capire, con un effetto di distrazione..
Ha già fatto un lavoro terapeutico in coppia?
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
le allego qualche mio articolo sull'argomento per ulteriori approfondimenti, ma il lavoro più importante dovrà farlo con il suo psicologo, non online.
Cari saluti
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/861-sessualita-femminile-disfunzioni-cause-e-terapie.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1460-calo-del-desiderio-sessuale-assenza-di-piacere-e-di-dolore-che-fare.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1620-orgasmo-femminile-i-10-ambiti-da-conoscere.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
i traumi che afferma di aver subito sono legati alla sessualità?
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Cordiali saluti...
Dr.ssa Monica Cappello
Psicologa - Sessuologa
http://cappellosessuologa.oneminutesite.it
La terapia psicologia è nata a causa di una mia perdita, il trauma subito è stato di tipo sessuale. Siamo andati a cercar di capire le cause del mio malessere ma onestamente non sono riuscita ad affrontare bene l'argomento dell'abuso subito. Ora sento di star meglio psicologicamente parlando e fisicamente invece a parte microcisti ovariche non ho nulla, a meno che non ci siano delle patologie di cui ignoro l'esistenza. Vivere in questa maniera la mia sessualità è veramente frustrante... lo ammetto a cuore aperto mi fa male pensare che dovrò vivere l'amore in questa maniera cioè fingendo o stringendo i denti ogni volta che faccio sesso con il mio ragazzo. Voglio affrontare questo mio problema e risolverlo per vivere serenamente almeno la mia sessualità.... E' anche vero che durante il sesso non riesco a non pensare... e a concentrarmi sul momento... ma questo accade anche durante la masturbazione... non riesco a non pensare.. può essere questo? Non so.. aiutatemi .
Questo potrebbe essere plausibile, dal momento che non è facile riuscire a parlare di abuso sessuale.
Tuttavia, mi pare di capire che allo stato attuale la cosa prioritaria sia cercare di affrontare il rapporto sessuale in modo rilassato e vivere serenamente la vita di coppia.
Avete ridefinito in tal senso gli obiettivi terapeutici?
Da una parte ciò che ha detto quel terapeuta non è così assurdo, nel senso che in genere dopo una violenza sessuale rimane una gran paura di ritrovarsi nel luogo della violenza o che l'evento possa riaccadere, però è "leggibile" da parte della vittima. Quindi in parte è vero: con il ragazzo giusto, magari all'inizio la paura c'è, ma poi col tempo si supera. Nel tuo caso sembra siano rimaste tracce di quella violenza e pertanto sarebbe opportuno risolvere il problema.
Ha mai pensato di ritornare in terapia?
come si può considerare "finita" una terapia che ha solo parzialmente affrontato le problematiche importanti? Al massimo si potrebbe dire "interrotta".......
Come si può escludere dalla terapia un argomento se questo è così fondamentale per il benessere della persona? Magari un'amica potrebbe consolarla sostenendo che <<arriverà il ragazzo ideale che ti farà star bene>>, ma forse un terapeuta dovrebbe aiutarla a metterla in condizione di star bene a prescindere da un ragazzo ideale (che se arriva, tanto di guadagnato!)......
Il fatto che Lei scriva <<mi fa male pensare che dovrò vivere l'amore in questa maniera cioè fingendo o stringendo i denti ogni volta che faccio sesso con il mio ragazzo>> significa che nella relazione col suo compagno non si sente libera di esprimere sinceramente le sue difficoltà?
Come avrà capito, concordo con la dott.ssa Pileci sulla necessità di riflettere in merito all'opportunità di iniziare un nuovo percorso terapeutico, magari con un altro professionista, per proseguire nel cammino intrapreso.
Cordiali saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
se c'è la motivazione e la consapevolezza del proprio disagio ci sono le premesse per un percorso terapeutico efficace, l'importante è che lei si chieda, qualora inizierà una nuova psicoterapia se essa risponde ai suoi bisogni e alle sue aspettative e, se non è così, possa sentirsi libera di condividere con lo specialista qualsiasi dubbio o perplessità.
vorrei chiederle se ha anche delle problematiche di tipo alimentare.
Grazie
Antonio Raia
www.psicologibenevento.it
Dr. Antonio Raia
329.80.29.784
www.centropsicologicodelsannio.it
Vi chiedo a chi mi devo rivolgere, nel senso in che ambiente.. perchè onestamente ho avuto parecchie delusioni in campo psicologico e psicoterapico. Grazie ancora.
Il difficile rapporto con il maschile, così come le difficoltà oro-alimentari, sono elementi che meritano un ascolto unico e riservato, come quello terapeutico.
legga, se disidera, questo mio articolo sull'argomento.
Per i professionisti da cercare, cerchi all'interno del nostro portale, troverà professionisti qualificati oppure preso una struttura pubblica.
Saluti
http://www.valeriarandone.it/home/articoli/153-conflitti-femminili-tra-sessualita-ed-alimentazione
potrebbe informarsi se presso la sua ASL di appartenenza esiste un'equipe multidisciplinare (formata da più professionisti che collaborano, pur magari facendo parte di servizi differenti: nutrizionista, endocrinologo, psicologo, ginecologo....) che si possa occupare di Lei da tutti i punti di vista contemporaneamente.
In alcune realtà questo accade, partendo dal servizio di dietologia.
Non perda, in ogni caso, la motivazione a tornare a prendersi cura di sé.
Cari auguri.
qui trova i riferimenti per prendere contatti con la sua ASL:
http://www.comune.cagliari.it/portale/it/contentview.wp?contentId=SCH550
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