Depersonalizzazione

salve sono un ragazzo di 24anni.sono iniziato a stare male circa 2 anni fa,dopo alcuni mesi di abuso di alcol,al rientro a casa c'erano sempre liti,in questo periodo succedeva spesso che venivo portato di forza al pronto soccorso e mi venivano somministrati calmanti (penso) sia a gocce che endovena,mio padre è medico in pensione adesso.venivo spesso anche aggredito da famigliari carabbinieri ecc...quel periodo ricordo di aver preso anche una forte botta in testa e ho avuto un mal di testa allucinante per circa 15 giorni, ed ecco il mio primo "attacco di panico" avevo questo tremendo mal di testa presi una bustina di oki e mi sono messo al pc,tutto d'un tratto ho avvertito questa forte sensazione di tristezza come se tutto fosse brutto e l'unico modo x liberarmene sarebbe stato uccidermi pensai in quel momento,mi dissero si trattasse di un attacco di panico non avevo mai avuto niente di simile prima.cito altri 2 episodi che mi sono rimasti in mente,pochi giorni dopo nel mentre facevo la doccia pensai a come fosse strano possedere un corpo come se fosse la prima volta che mi rendo conto di avere un corpo.questa sensazione mi portò una fortissima tachicardia e adesso a distanza di 2 anni ancora sento spesso questa sensazione.iniziò a sembrarmi tutto un po strano tutta la vita.cmq tutto continuai anche a bere non piu come prima perchè se lo facevo dopo la sbronza queste sensazioni raddoppiavano.passato un anno cosi.dopo ho iniziato ad avere fortissime tachicardie parossistiche che raggiungevano i 200 al minuto penso,e mi prendevano quanto ero fuori di solito e rischiavo anche di fare incidenti per correre a casa in macchina in quelle condizioni,da allora era settembre scorso ho preferito non uscire piu di casa, se non accompagnato dai miei genitori,sono da un anno che vado sbattuto da un dottore all'altro,cardiologi, neurologi,mi hanno anche visto alcuni psichiatri che mi hanno riscontrato ossessivo compulsivo,disturbo bordeline,tratti asociale,fobia sociale,depersonalizzazione e tratti di derealizzazione,mi hanno assegnato la paroxetina che non ho preso perche ho paura mi provochi tachicardia,mi farebbe piacere un vostro parere saluti.
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Dr. Domenico Savio Tuccio Psicologo, Psicoterapeuta 3
Buongiorno,
da quello che ci racconta e da come lo racconta sembra che ci sia molto dolore che ha bisogno di essere accolto. Non voglio scendere nei particolari in quanto di diagnosi ne ha avuto diverse, tuttavia, Le proporrei di seguire un percorso su un doppio binario, quello psicofarmacologico, che andrebbe a sedare alcune difficoltà e se la paroxetina le causa tachicardia potrà sempre parlarne col suo psichiatra il quale saprà modularne il dosaggio, e quello psicoterapeutico, che le permetterà di elaborare le sue esperienze e i suoi sintomi.
Comprendo quanto sia difficile affidarsi agli altri ma spesso, da soli, non riusciamo ad aiutarci.

Dr. Domenico Savio Tuccio
psicologo e operatore di training autogeno
www.studiotuccio.com

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazzo,
sembrerebbe che il tuo disagio abbia una doppia radice individuale e familiare, attualmente c'è ancora conflittualità e tensione a casa?

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentie Utente,
Online non e' posso le fare diagnosi, ma indirizzarla verso possibli pecorsi risolutivi del suo disagio, che sembra investire svariati ambiti della sua vita.
La terapia combinata e' sicuramente la piu' indicata, assocaindo farmacoterapia a psicoterapia.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
grazie cari dottori delle pronte risposte,sono daccordo con voi,rispondo alla dottoressa si c'è ancora molta tensione a casa vorrei tanto andarmene via da qui ma in queste condizioni non riesco proprio,mi sento come in una trappola perchè me ne viene sempre una nuova e quindi sono costretto a chiedere a lui che pure è medico.il quale risponde quasi sempre in malo modo e la mia frustrazione aumenta, come se volesse farmi sentire in colpa,c'è spesso una violenza verbale diciamo.mi sono sorti forti dubbi sui miei genitori in particolare su mio padre,mi interrogo spesso su di lui sulla sua persona che è spesso stato un violento anche con mia madre.mi sembra che abbia come un profondo odio nei miei riguardi.e ho il terrore di che farmaci mi abbia potuto dare in quel periodo in cui è iniziato questo calvario e che mi abbiano fatto male o che ancora me ne mettano nell'acqua o nel cibo. ecco la maggior parte delle discussioni e per questo motivo.
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