Asocialità

Ciao, mi chiedevo se fosse giusto giusto che io passi quasi tutto il mio tempo con il mio ragazzo invece di stare con gli "amici" (tra virgolette perché sono una studentessa universitaria fuori sede e dunque sono persone che conosco da poco).
Il fatto è che per me è molto difficile andare in intimità con le persone, soprattutto se in gruppo, quindi quando esco con tutta la comitiva mi sento un pesce fuor d'acqua. Poi non solo finirei con lo stare zitta, ma mi sembra anche stupido uscire per ubriacarmi (cosa che da quanto ho capito fanno spesso in quel gruppo lì).
Ma pare che si divertano così tutti insieme e io non ho mai avuto un vero e proprio gruppo con cui uscire. è una cosa che mi è mancata e quindi mi sento come se mi stessi perdendo qualcosa di importante e che un giorno mi pentirò di non aver vissuto.
Allo stesso tempo, però, mi viene molto più spontaneo preferire di stare con il mio ragazzo.
Per esempio fino a qualche giorno fa si è fatta una festa nella città in cui sto, con spettacolini e cose molte carine. Io e il mio ragazzo facevamo avanti e indietro per vedere gli spettacolini più carini e siamo stati proprio bene. Invece loro, ogni volta che passavamo, stavano sempre seduti a un tavolo fuori un bar a bere, urlare, cantare , ecc., cose che non ho mai sopportato. Mi sembrano cose immature e stupide.
Sto cercando di soppiantare questa mancanza cercando di fare cose più possibili carine con il mio ragazzo: che sia mangiare fuori, andare al lago e andare ad altre feste cittadine qua intorno.
Solo che non riesco a capire perché pur non piacendomi fare determinate cose, io ne senta in un certo senso la mancanza. E non so come comportarmi, perché la sensazione che provo è molto frustrante. è come se fossi invidiosa di loro.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Il fatto è che per me è molto difficile andare in intimità con le persone, soprattutto se in gruppo, quindi quando esco con tutta la comitiva mi sento un pesce fuor d'acqua...io non ho mai avuto un vero e proprio gruppo con cui uscire>

Gentile ragazza,
da quanto riferisce sembrerebbe che le sue difficoltà relazionali la accompagnino da molto tempo, al di là di quanto descrive in merito alla situazione attuale. E' così?

E' positivo che lei stia bene con il suo ragazzo, tuttavia nella sua vita mancano altri tipi di relazione, e tra l'altro vedere i suoi pari che si divertono in gruppo seppure in un modo da lei non gradito, accentua il suo senso di mancanza di rapporti altri e la sua frustrazione.

Leggendo un suo precedente consulto vedo che le era già stato consigliato di rivolgersi di persona ad uno psicologo. Ci ha pensato?

Sarebbe una buona opportunità per affrontare in modo efficace anche le problematiche esposte qui.

Cari saluti

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile utente,

> Solo che non riesco a capire perché pur non piacendomi fare determinate cose, io ne senta in un certo senso la mancanza.

Provi a fare un elenco di cose buone e cose cattive.
Di solito ci sono molti aspetti o fattori per descrivere una situazione, e non è dettto che tutte siano piacevoli o spiacevoli.
Ad esempio, posso provare piacere a stare con gli amici, ma posso non trovare piacere nei luoghi affollati.

> E non so come comportarmi, perché la sensazione che provo è molto frustrante. è come se fossi invidiosa di loro.

E che male c'è ad essere invidiosa?
Ma l'invidia che prova è distruttiva (se non posso io, non lo faccio fare neanche a loro) o costruttiva (loro riescono a fare qualcosa, ma se m'impegno anche io ci riesco).

> mi sembra anche stupido uscire per ubriacarmi

Però da questa frase si potrebbe leggere più un senso di superiorità, che d'invidia.

La psicologia dei gruppi insegna che un gruppo per essere tale deve avere delle caratteristiche comuni, qualcosa da condividere.
Ora non so se la sua sia pretesa di superiorità, invidia, o meglio una differenza individuale tale appunto che il gruppo "naturale" a lei disponibile non sia effettivamente compatibile.

Non so se conosce i *Ragazzi di via Panisperna*, noto gruppo di fisici degli anni del 1930. In effetti era un gruppo di persone che aveva delle caratteristiche individuali particolari che potevano manifestarle in quel gruppo. Ed era un gruppo proprio perchè si sentivano simili.

Il gruppo deve essere stimolante, ma cosa importante, devo sentire di appartenerci. Forse bisogna cercare il gruppo adatto!

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Bellizzi,
lei ha ragione nel dire che dovrei cambiare gruppo. Anche io ci avevo vagamente pensato.
Il problema però, come dice la Gentile Dr.ssa Rinella, "le sue difficoltà relazionali la accompagnino da molto tempo, al di là di quanto descrive in merito alla situazione attuale" e in effetti è proprio così.
Non solo per me è difficile creare dei legami e soprattutto entrare a far parte di un gruppo , ma per me è difficile anche trovare un gruppo che sia a me compatibile.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
è comprensibile che tu desideri far parte di un gruppo con il quale condividere attività e interessi così come puoi fare con il tuo ragazzo, purtroppo non ti senti in sintonia con il loro modo di divertirsi e questo ti fa sentire "esclusa".
Ha pensato alla possibilità di ampliare la tua rete relazionale magari scegliendo contesti diversi dove puoi trovare persone con le quali avere qualcosa da condividere?

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it