Senza lui non vivo

Sono una persona sola, chiusa, riservata. Alle uscite con le amiche preferisco stare chiusa in casa e sdraiarmi sul divano a guardare un film o cucinare (è la mia passione). Il mio passato è alquanto burrascoso, una famiglia rigida, mai una pacca sulla spalla, mai un "brava", per i miei genitori sono un totale fallimento, non mi sono laureata come loro volevano, ho un lavoro mediocre e non sono riuscita a raggiungere le loro aspettative. Una violenza sessuale subita, tenuta nascosta, vissuta in silenzio, conclusasi con quei mostri liberi nelle stesse strade in cui vivo. Nessun aiuto, nemmeno economico da parte di nessuno. Vivo sola nel mio mondo, mi costruisco pian piano la mia vita, sola. Un anno e mezzo fa conosco il mio attuale compagno. Viviamo una relazione a distanza e ci vediamo quasi ogni fine settimana. Lo amo, mi sono letteralmente aggrappata a lui, senza lui non vivo. Non vivo a tal punto che lui è diventato la mia unica gioia, la mia unica "linfa vitale". E' lui l'unico con cui mi confido, a cui confido le mie paure, i miei sentimenti. Nonostante questo mi sento triste, sono insoddisfatta della mia vita, mi sento sola, sola da morire. E questa distanza dall'uomo che amo mi impedisce di costruirmi un futuro, di costruire una famiglia mia, perfetta, unita, piena d'amore. Il mio amore per lui è diventato morboso, ossessivo. Lo voglio solo con me, lo voglio per me, sempre. Quando gli manifesto questa mia inquietudine pare comprendermi, ma mi rendo conto, guardandolo negli occhi, che sta per raggiungere il limite. Mi rendo conto che lui non mi appartiene, so di sbagliare ma non riesco a cambiare, mi sento sola in un mare immenso.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

come mai lei e il suo compagno non avete la possibilità di progettare un futuro assieme?
E' legato ad un'altra donna?

Se effettivamente quest'uomo è l'unica persona alla quale lei può fare riferimento, e con la quale può confidarsi e sfogarsi, immagino che possa sentirsi schiacciato dall'enorme responsabilità di rappresentare per lei molti ruoli.

E' anche comprensibile che lei non possa sentirsi soddisfatta in assenza di amicizie e, in generale, di altre relazioni significative.

In passato aveva delle amiche da frequentare?

Da quanto tempo si sente nel modo che ci sta descrivendo?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile ragazza, sembra, da come scrive, che il senso di solitudine che prova raggiunga connotazioni che vanno un po oltre la normalità. Il rischio sarebbe davvero quullo di far pesare questo suo stato sul suo uomo. Forse è il caso di farsi sostenere da uno specialista affinchè possa elaborare il suo vuoto con vissuti più funzionali.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
il mio compagno è assolutamente libero da vincoli ed è legato esclusivamente a me. In passato ero una ragazza molto attiva, sia fisicamente che mentalmente. Ero piena di interessi e amicizie. Ero anche fisicamente attraente, in forma e mi curavo molto. Dopo quel maledetto giorno tutto è cambiato. Vivo in una palla di vetro, ho perso tutte le amicizie principalmente perchè le trovavo prive dei valori che per me, da quel giorno, dovevano essere fondamentali per poter vivere realmente un rapporto.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Come mai non progettate un futuro assieme?

Per quanto riguarda la violenza che ha subito è necessario che lei si rivolga al più presto ad uno psicologo psicoterapeuta.
Il cambiamento radicale della sua vita dopo quell'evento è probabilmente alla base del suo disagio attuale, e se vuole recuperare una certa tranquillità non può che chiedere aiuto ad un esperto.
Come mai non l'ha ancora fatto?
Quanto tempo è passato dalla violenza?

Eventi traumatici come una violenza sessuale (oltretutto di gruppo) lasciano cicatrici orribili nel corpo e nell'anima, ma esiste il modo di guarire.
Lei non è affatto "sola, chiusa, riservata", ma lo è sfortunatamente diventata: questo processo è però reversibile, e lo sperimenterà di persona se accetterà di farsi aiutare.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
stiamo cercando di progettarlo, ma le condizioni non sono delle migliori, l'impegno, comunque sia c'è tutto, da parte di entrambi. Per quanto riguarda l'aiuto psicologico ho sempre pensato che ce l'avrei fatta da sola. Chi meglio di me sa conoscermi? nessuno, chi meglio di me puo aiutarmi a risalire? nessuno. Ho sempre pensato questo e per questo motivo non mi sono mai rivolta a qualcuno.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
un fidanzato, compagno, marito non può rivestire tutti questi ruoli, non può fare l'amico, l'amante, il confidente, la linfa vitale...
Ogni relazione per durare, rigenerarsi, alimentarsi e resistere alle intemperie della vita, è indispensabile che ogni partner abbia il proprio spazio vitale, mentale ed emozionale.
I rapporti asfittici, parassitari, mettono a dura prova sia il legame, che i protagonisti del legame.
Valuti la possibilità di effettuare una consulenza psicologica, per comprendere le cause di questo suo atteggiamento.
Le allego, un mio articolo, per approfondimenti.

http://www.valeriarandone.it/home/articoli/154-gli-amore-dipendenti-dipendenza-damore

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
E' difficile che lei possa aiutarsi da sola a uscire dalle sabbie mobili, così come a sollevarsi da terra se qualcuno non le tende una mano.
Eventi tragici come quello che ha subito lei hanno conseguenze devastanti sotto diversi punti di vista, e non è davvero possibile superarli da soli.

Le faccio notare come ad esempio ha modificato l'immagine che ha di sè stessa definendosi in un modo molto negativo e diverso da ciò che era "prima" (e che ancora è, in fondo).

Ciò che ha potuto esprimere qui è sicuramente solo una parte infinitesimale del problema e del dolore che prova, che merita grande attenzione, cura e sollievo.
Spero che concederà a sè stessa di chiedere e di ottenere tutte queste cose.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Vi ringrazio di cuore per tutte le vostre risposte. Probabilmente ho solo bisogno di una "spinta", forse ha ragione lei dott.ssa Massaro, utopià è il combattere soli. Esternamente si forma una corazza inossidabile, è certo, ma internamente il cuore piange e forse, non finirà mai di farlo. Grazie.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
forse la "corazza" ha iniziato a dare segni di cedimento, fortunatamente, e così lei si è data il permesso di scriverci, di chiedere aiuto.
La sua sofferenza ha bisogno di trovare uno spazio protetto, per essere ascoltata e metabolizzata, solo così potrà investire nuove energie nella progettare la sua vita individuale e di coppia.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non deve combattere da sola perchè la battaglia è più impegnativa di quello che può affrontare con le sue forze e perchè, qualunque cosa sia accaduta, non è stata colpa sua e non ha bisogno di punirsi ulteriormente.