Feticismo

Buongiorno cari dottori,
Da tempo sento la necessità di porre una domanda.
Io sono un feticista del piede, o meglio è così che verrei classificato.

Questa classificazione  mi pare confutabile in quanto rappresentazione di un'opinione  o di un punto di vista di chi si reputa normale solo perchè rappresentante di una stragrande maggioranza.

Per lo stesso motivo potrei classificare feticisti della vagina o del pene la stragrande maggioranza. C'è chi ci pensa al lavoro, nel tempo libero, al bar, al supermercato. Persone che cercano nel loro feticcio "normale" qualcosa da cercare, toccare ed adorare per provare piacere ed orgasmo, un rituale che non ha nulla di differente dal rituale che soggiace ad un feticcio "non normale"
Non é la stessa cosa? 

La differenza sta, secondo il mio punto di vista privo di alcuna scientificità, in persone che riescono a soddisfare(nella realtà) il proprio feticcio e chi non riesce. Chi riesce, bè, riesce a soddisfare una sete  momentanea, una sete fatta di piacere ed il piacere si appaga solo momentaneamente, come la fame e la sete. Chi non riesce a soddisfarlo,invece,  viene divorato dal proprio feticcio, fantasia che sia "normale o non ", intendendo con normalità e con non normalità ciò che ci viene fatto credere che sia. 

La normalità è un aspetto così soggettivo, a volte diagnosi e prescrizioni di farmaci soffrono troppo il peso di una normalità cercata dal paziente in funzione di un modello.

Fa ridere che oggi un Oscar Wilde sarebbe trattato con xanax e tavor e un Dante Alighieri con metadone, per farne un esempio. Che il  loro vissuto sia stato tanto tormentato quanto creativo faceva parte, suppongo, della loro personalità, insindacabile sino a quando un comportamento non nuoce a terzi.
Penso che riuscire a valorizzare una personalità, un atteggiamento creativo quanto interessante sia preferibile ad una diagnosi fatta in quanto appresa da un libro di testo.
Grazie per la vostra disponibilità.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

Lei dice: "Io sono un feticista del piede, o meglio è così che verrei classificato."

A parte il fatto che tale classificazione ha un altro scopo che quello di etichettare le persone, la cosa più importante è questa: se Lei vive bene la sua sessualità e se l'eccitazione sessuale e il soddisfacimento dei suoi bisogni non è esclusivo dei piedi, allora non c'è alcun tipo di problema e dubito che Lei verrà mai definito "feticista del piede".

Il problema sorge solo e se vi è un disagio più o meno accentuato nel vivere la sessualità.

Le classificazioni servono ai clinici per poter parlare tra loro la stessa lingua e accordarsi su quello che si stanno dicendo e per poter fare una diagnosi sempre più precisa. Però sottolineo anche che quelle classificazioni sono appannaggio dei clinici (medici e psicologi). Chi non è del mestiere rischia solo di vedersi con mille etichette addosso o di fare confusione, non sapendo gestire tali strumenti.

Se la sua vita è serena e appagante, lasci stare quelle classificazione.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
La ringrazio per la sua celere risposta.

Il mio oggetto di piacere è indispensabile, merita attenzioni ed ho la necessità di prenderlo in considerazione durante un rapporto sessuale.

Per me un piede non bello equivale ad un seno non bello.

Per un piede non curato può suscitare la stessa sensazione che si proverebbe, Chessò, vedendo una donna non depilata sotto le ascelle. Scrivere delle sensazioni non è semplice, spero di riuscire ad avergliele comunicate.

L'80 per cento degli uomini vedendo una donna direbbe " ma che bel seno" o quant'altro.. Bè io direi, "che bei piedi" o cercherai di immaginarli.. come un vestito indossato che non lascia intravedere e permette alla nostra mente di strutturare un'ipotesi basata su un modello perfetto, il Nostro prototipo.

Nella mia sessualità se un piede non è bello, il rapporto ne risente. Ma é così equivalente, equivalente per filo e per segno ad un ragazzo che direbbe è bella, simpatica ma un sedere troppo piccolo, o grande. È importante? In teoria no, in pratica lo è.

E per me è lo stesso con il piede.






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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Nella mia sessualità se un piede non è bello, il rapporto ne risente"

E' riuscito a spiegarsi bene, ma la cosa importante è comprendere in che termini il rapporto ne risente, cioè il peso Lei attribuisce al piede e alle relazione con la partner.

Se questo dovesse essere motivo di sofferenza e di rottura di una relazione, allora è il caso di sentire personalmente un professionista, NON per essere in qualche maniera etichettato, ma per riuscire a vivere bene la propria vita di relazione e sessuale.

Un cordiale saluto,