Emetofobia:cerco specialista zona emilia romagna
Buongiorno,
soffro di emetofobia da tanti anni,causata probabilmente da un trauma subìto da bambina:ho vissuto con un nonno malato di tumore e l'immagine stampata nella mia mente è proprio quella di vederlo vomitare sangue nel lavandino.
Ero solo una bambina.
Purtroppo ho già provato la psicoterapia ma non ho avuto miglioramenti considerevoli,un po' perchè ho poca pazienza io e un po' perchè la fobia non è conosciuta a fondo e non si sa bene come trattarla.
Sono la tipica emetofobica,da manuale,evito situazioni che possano provocare vomito,oppure luoghi in cui c'è possibilità di vedere persone vomitare,alle volte a scopo preventivo prendo antiemetici,ascolto in modo ossessivo i segnali del mio stomaco,sono terrorizzata dai virus intestinali (soprattutto perchè l'ultimo episodio mi ha fatto andare all'ospedale) e mi sento totalmente sopraffatta dalla situazione.
Presto mi sposerò e vorrei tra qualche tempo cercare una gravidanza ma in questa situazione non riuscirò mai ad affrontare il difficile periodo delle nausee.
Vi chiedo di aiutarmi indicandomi il nominativo un esperto di emetofobia nella zona Emilia Romagna (vivo a Forlì). Grazie.
soffro di emetofobia da tanti anni,causata probabilmente da un trauma subìto da bambina:ho vissuto con un nonno malato di tumore e l'immagine stampata nella mia mente è proprio quella di vederlo vomitare sangue nel lavandino.
Ero solo una bambina.
Purtroppo ho già provato la psicoterapia ma non ho avuto miglioramenti considerevoli,un po' perchè ho poca pazienza io e un po' perchè la fobia non è conosciuta a fondo e non si sa bene come trattarla.
Sono la tipica emetofobica,da manuale,evito situazioni che possano provocare vomito,oppure luoghi in cui c'è possibilità di vedere persone vomitare,alle volte a scopo preventivo prendo antiemetici,ascolto in modo ossessivo i segnali del mio stomaco,sono terrorizzata dai virus intestinali (soprattutto perchè l'ultimo episodio mi ha fatto andare all'ospedale) e mi sento totalmente sopraffatta dalla situazione.
Presto mi sposerò e vorrei tra qualche tempo cercare una gravidanza ma in questa situazione non riuscirò mai ad affrontare il difficile periodo delle nausee.
Vi chiedo di aiutarmi indicandomi il nominativo un esperto di emetofobia nella zona Emilia Romagna (vivo a Forlì). Grazie.
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Dr.ssa Angela Pileci
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
19.7k 506 41
Gentile Utente,
Le suggerisco di rivolgersi ad uno psicoterapeuta specializzato in psicoterapia cognitivo-comportamentale, dal momento che Le permetterà di ottenere risultati tangibili per il Suo disagio. Infatti per fobie e disturbi d'ansia è particolarmente indicato questo trattamento.
L'altra psicoterapia di che orientamento era?
Può comunque verificare su questo sito oppure sul sito www. aiamc.it
Cordiali saluti,
Le suggerisco di rivolgersi ad uno psicoterapeuta specializzato in psicoterapia cognitivo-comportamentale, dal momento che Le permetterà di ottenere risultati tangibili per il Suo disagio. Infatti per fobie e disturbi d'ansia è particolarmente indicato questo trattamento.
L'altra psicoterapia di che orientamento era?
Può comunque verificare su questo sito oppure sul sito www. aiamc.it
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
dopo
Utente
La ringrazio.
Penso che la metodologia utilizzata nella vecchia psicoterapia fosse proprio cognitivo-comportamentale,ma non ne sono certa. Mi si faceva scrivere molto delle emozioni sensazioni che provavo durante gli attacchi di panico o della mia paura di vomitare,ma era un continuo chiedere "e come ti sei sentita?" le mie risposte erano sempre tutte uguali,quindi ho incominciato a prendere consapevolezza che era un meccanismo che si innescava e che mi faceva continuamente cadere in quel vortice di paura ma durante la terapia non sono riuscita a crearmi delle soluzioni o degli strumenti per affrontare la situazione,probabilmente ho bisogno di un aiuto molto preparato sulla materia.
Penso che la metodologia utilizzata nella vecchia psicoterapia fosse proprio cognitivo-comportamentale,ma non ne sono certa. Mi si faceva scrivere molto delle emozioni sensazioni che provavo durante gli attacchi di panico o della mia paura di vomitare,ma era un continuo chiedere "e come ti sei sentita?" le mie risposte erano sempre tutte uguali,quindi ho incominciato a prendere consapevolezza che era un meccanismo che si innescava e che mi faceva continuamente cadere in quel vortice di paura ma durante la terapia non sono riuscita a crearmi delle soluzioni o degli strumenti per affrontare la situazione,probabilmente ho bisogno di un aiuto molto preparato sulla materia.
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
19.7k 506 41
Credo che il problema sia proprio questo:
"...non sono riuscita a crearmi delle soluzioni o degli strumenti per affrontare la situazione..."
perchè in genere è un processo piuttosto rapido quello di mostrare al pz. ciò che Lei riferisce e il pz. riesce a fare delle connessioni in tempi talvolta anche stretti (a volte arriva già in terapia sapendo tutte queste cose), ma il lavoro fondamentale è proprio quello che Lei auspicherebbe: trovare una soluzione al problema.
Mostrare la strada o avere consapevolezza di come funzionano le proprie paure NON significa automaticamente risolvere un problema.
Se il precedente terapeuta non è stato in grado di aiutarla in questo passaggio potrebbe valutare l'idea di cercarne un altro, ma dubito che il problema sia "...la fobia non è conosciuta a fondo e non si sa bene come trattarla..." come ipotizzava nel primo post.
Il problema della precedente terapia forse è stato proprio ciò che ipotizzavo: avete visto soltanto una piccola parte del problema ma senza metter mano in maniera più concreta alla soluzione. Le paure vanno viste (almeno per comprendere di che cosa uno ha paura) ma poi devono essere affrontate, altrimenti non solo non si superano, ma addirittura si amplificano.
Sul sito che le ho indicato comunque potrà trovare validi specialisti.
Un cordiale saluto,
"...non sono riuscita a crearmi delle soluzioni o degli strumenti per affrontare la situazione..."
perchè in genere è un processo piuttosto rapido quello di mostrare al pz. ciò che Lei riferisce e il pz. riesce a fare delle connessioni in tempi talvolta anche stretti (a volte arriva già in terapia sapendo tutte queste cose), ma il lavoro fondamentale è proprio quello che Lei auspicherebbe: trovare una soluzione al problema.
Mostrare la strada o avere consapevolezza di come funzionano le proprie paure NON significa automaticamente risolvere un problema.
Se il precedente terapeuta non è stato in grado di aiutarla in questo passaggio potrebbe valutare l'idea di cercarne un altro, ma dubito che il problema sia "...la fobia non è conosciuta a fondo e non si sa bene come trattarla..." come ipotizzava nel primo post.
Il problema della precedente terapia forse è stato proprio ciò che ipotizzavo: avete visto soltanto una piccola parte del problema ma senza metter mano in maniera più concreta alla soluzione. Le paure vanno viste (almeno per comprendere di che cosa uno ha paura) ma poi devono essere affrontate, altrimenti non solo non si superano, ma addirittura si amplificano.
Sul sito che le ho indicato comunque potrà trovare validi specialisti.
Un cordiale saluto,
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 22/08/2012.
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