Ansia e incertezza...

Cari dottori,
vi scrivo perche' da un po di tempo soffro di qualcosa che non so come definire, ma mi sembrano attacchi di ansia: tachicardia, sudorazione, dolori allo stomaco e perdita dell'appetito, pianto senza motivo; molto spesso mi sveglio la notte, il cuore mi batte a mille, mi spavento e piango.
Non ho mai sofferto di questi disturbi. E' iniziato tutto quando il mio attuale ragazzo, con cui sto assieme da quasi un anno, ha fatto un passo indietro rispetto alla convivenza. Mentre prima ne parlava spesso, ora mi ha detto che non se la sente ancora, che si e' reso conto di aver corso un po troppo, e che ha paura di commettere gli stessi errori commessi con la ex. Io ho vissuto fuori per lavoro gli ultimi 6 mesi, ma tra alcuni mesi dovrei ritornare, e lui sta mettendo le mani avanti, dicendo che non sempre ci vedremo tutti i giorni perche lui dovra lavorare, uscire con gli amici, e che anche io devo avere i miei interessi e la mia vita, perche non devo dipendere da lui. Ha molta paura che si ripresenti una situazione simile a quella che aveva con la ex (che non usciva, non aveva interessi, dipendeva da lui), ma io non sono cosi..ho viaggiato per lavoro, ho molte amicizie, faccio sport..e gli ho detto tante volte che non voglio rinunciare a queste cose, che anzi penso che in una coppia equalibrata ognuno debba avere i suoi spazi. Ma lui non sembra convinto, e dice che vuole vedere come mi comporto quando tornero', e che non ci conosciamo ancora bene per una convivenza.
Io capisco che lui abbia i suoi fantasmi, ma io sto molto male. Sento che non ha fiducia in me (pensa che io sia come la ex), che non fa progetti con me, e si e' comportato male a fare progetti insieme, spinto dall'entusiasmo dei primi mesi, e poi a ritrattare. E mi sento come se prima fossi speciale perche per lui ero una novita, ma ora non lo sono piu.
E ho paura che quando tornero' non ci vedremo spesso, perche lui avra paura di un rapporto troppo chiuso come quello con la ex, e quindi potrebbe andare da un estremo all'altro. Ovviamente nessuno mi costringe a stare con lui se fosse cosi...ho bisogno di stabilita' e di qualcuno che faccia progetti di vita con me, se no preferisco stare single. Ma tutto questo mi mette paura: paura di tornare e vedere che lui mi tiene distante..e mi viene la tachicardia, quando ricervo un suo messaggio e vedo che non c'e nulla di affettuoso (anche se poi con me lo e'), non so se non scrivere piu mille volte "mi manchi" sia un sintomo che la relazione stia evolvendo e diventando piu matura oppure sia un segnale che lui si stia stancando di me..e non mi riconosco piu', perche sono sempre stata una persona equilibrata, ma ultimamente vivo in continua ansia...non so se mi sto facendo paranoie rispetto al futuro, forse dovrei vivere e vedere come va, ma mi sento molto ferita, mi sento una che era speciale prima, e ora, passata la novita, non lo e' piu..e quindi non c'e piu bisogno di conquistarmi con tutte quelle piccole attenzioni che prima c'erano e ora ci sono ma in misura minore, e a me mancano.
e non so se dovrei parlare con uno specialista, o e' solo una situazione contingente, legata alla situazione che sto vivendo...
Grazie mille per il vosto aiuto!
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> ho bisogno di stabilita' e di qualcuno che faccia progetti di vita con me, se no preferisco stare single. Ma tutto questo mi mette paura
>>>

È probabilmente questo dilemma, che non riesce a risolvere, che le sta provocando ansia. Durante il sonno si è distesi e rilassati, può succedere che le preoccupazioni diurne erompano nella notte.

Se questa difficoltà la sta limitando e preoccupando, rivolgersi a un professionista è certamente indicato.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr. Alessio Sandalo Psicologo, Psicoterapeuta 50 1 9
Gentile signora,
Il tempo biologico di una donna, più che per un uomo, è segnato da tappe e da una cronologia importanti.
Mi riferisco ad una progettualità di coppia che si confronta con la possibilità di procreare serenamente, di conciliare i tempi di vita, lavoro, relazione, i modi e i luoghi dove trascorrere i propri giorni insieme.
Quando il tempo passa e non si intravvedono dei passi avanti, intendendo con essi dei segnali di fiducia, affetto reciproco, consolidamento dell'unione, anziché concentrati sulla progettualità di un futuro di famiglia insieme, ci si sente smarriti, l'equilibrio psichico-biologico-relazionale si perde, a favore di una serie di disagi che possono essere riassunti come attacchi di panico, ansia generalizzata, depressione.
Concordo con il collega Santonocito sulla possibilità di fare un approfondimento sulla sua vita di coppia, proprio per darsi il sostegno e la comprensione di cui lei necessita.
Cordiali saluti.

Dr. Alessio Sandalo
Psicologo a None - Nichelino - Torino
http://www.alessiosandalo.it

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