Ex costantemente presente.

Salve,
ho 28 anni e 5 anni fa ho avuto una storia d'amore molto intensa con quello che fu il mio primo vero ragazzo; Lui ha 4 anni in più di me. La storia finì male, poichè io desiderosa d'affetto mi ritrovai di fronte una persona sterile, che mi dava poco amore e poche attenzioni, e che spariva per poi apparire nuovamente, in quanto uscito appena da una relazione disastrosa di 7 anni. Sono stata anche in analisi per superare questa cosa, in quanto ne uscii psicologicamente distrutta.
Ma da quando ci siamo lasciati, fino ad oggi, lui non smette di cercarmi in un tira e molla che non ha più fine e che mi crea problemi con altre relazioni in corso. Mi cerca, mi dice che mi ama, che sono stata l'unica a renderlo felice. che sta male, ma non vuole vedermi, mi manda sms, mi fa squilli anonimi circa 2 volte all'anno, mi manda canzoni scritte da lui per me ma non vuole concretizzare il rapporto in quanto dice che siamo "troppo diversi" e che non avremmo futuro.
Lui ora ha 32 anni, e pochi giorni fa mi ha chiesto di uscire per la prima volta dopo la fine della storia. Non ci vediamo da 5 anni, ed ho paura che sia l'ennesima presa in giro. Lui ribadisce, nello scherzo, la sua natura libertina, nel senso di non volere matrimonio e figli pur sapendo che io sono di tutt'altro avviso. In pratica sembra amarmi quando mi ha lontana ma quando si tratta di concretizzare un rapporto con tutti i pro e tutti i contro, fugge. C'è da dire che io sono una ragazza completamente diversa da lui, desidero la classica storia seria, fatta di tante attenzioni, di matrimonio, figli. Lui invece, se mi fa una telefonata al giorno è già tanto. Come devo comportarmi per porre fine a questo tira e molla che dura da 5 anni? Il suo amore può definirsi tale? Farei bene a trattarlo come un amico?
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Purtroppo questo ragazzo ha gioco facile perche' lei non ha ancora "chiuso" mentalmente con lui. Si aspetta in cuor suo un ravvedimento e questo rinforza il tentativo del ragazzo di gioire dell'ancora forte attaccamento che lei gli dimostra.
Chiede se trattarlo come un amico. Un'amicizia e' un bel sentimento in cui c'e' fiducia e confidenza reciproca. Non so se questo sia il contesto.
Forse lei ha difficolta' a elaborare gli abbandoni, non rIesce a voltare pagina. E questa attitudine la coinvolge, le impedisce di guardare solo avanti, a tutte le esperienze nuove che l'attendono.
Perche' non chiede un supporto psicologico di persona per superare questa difficolta' ? C ha mai pensato?
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza,che sentimenti ha ora verso questo ragazzo..? Che l'ha fatta molto soffrire mi pare.. Se riesce a vederlo in pubblico in un bar del centro e niente più forse potrebbe anche vederlo, ma deve sentirsi sicura dei suoi sentimenti e della sua determinazione.
Forse questi ritorni, di tanto in tanto, narcisistcamente, siamo umani, possono anche far piacere.. è un gioco se vogliamo , ma che temo non la porti da nessuna parte
Quindi non le consiglio di dargli troppa retta.
Mi sembra un uomo immaturo, che non vorrei pensasse che lei sta sempre lì, immobile a rappresentare un punto fermo , ma non impegnativo.
Veda lei, se trattarlo come amico e perchè forse vorrebbe farlo..
Intanto la vita va avanti , non sciupi troppo tempo nostalgicamente , in una storia che l'ha fatta soffrire ..
Lui dovrebbe domandarsi invece, cosa vuole dalla vita e da lei..
Molti auguri..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Salve,
alla dottoressa Franca Esposito posso confermare la tesi della paura dell'abbandono che spinge sempre inesorabilmente le mie storie verso la fine, in quanto per non perdere la persona amata subisco troppo anche quando vedo che le cose non vanno , litigo anche pensantemente dimostrando forza ma poi il giorno dopo torno sempre io (anche avendo ragione) e non mi faccio mai desiderare, cosicchè le mie storie finiscono con ragazzi incattiviti dalle litigate frequenti e soprattutto padroni del mio tornare sempre indietro che li fa auto convincere di avere ragione, infondo. Poi puntualmente dopo qualche tempo ritornano, non so perchè mai il copione è sempre lo stesso.

Alla dottoressa Fregonese, posso dire che lui mi fa molta paura, il mio sogno sarebbe quello di sposarmi, se a lui cadesse una pietra in testa e diventasse deciso potrei anche pensarci su, ma so che non è possibile, non lo vedo proprio il tipo, e quindi vorrei vederlo per parlargli ed eliminare questo fantasma dalla mia vita. D'altro canto lui è un gentiluomo e ci sa fare, sa tenere legate le donne perchè sembra l'uomo perfetto, ma poi sul più bello sparisce. Ma io lo conosco e voglio difendermi.


Per quanto riguarda il fatto di superare la paura dell'abbandono, purtroppo ho avuto una brutta esperienza con due specialisti, ragazzi molto giovani, forse tirocinanti. Il primo mi osservava senza mai proferire parola, mettendomi in una situazione di disagio assurdo, il secondo, non di rado ridicolizzava i miei pensieri, con battute sarcastiche.
[#4]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
"Poi puntualmente dopo qualche tempo ritornano, non so perchè mai il copione è sempre lo stesso."

Gentile ragazza, la comunicazione piu' potente fra gli individui avviene a livello inconscio.
Le parole vengono utilizzate per mischiare le carte e difendersi, in realta'.
Se il suo profondo sentire e' di disponibilita' verso questi ex, senza mantenere ferma la sua posizione, dimostrando che il suo desiderio e' che tornino da lei e' plausibile che l facciano ma da una posizione di vantaggio assoluto (che lei gli concede) sfruttando la sua vulnerabilita'.
Ecco perche' sarebbe nel suo interesse consapevolizzare e arginare tale meccanismo.
Mi dispiace che abbia avuto delle impressioni negative nel suo approccio alla psicoterapia; purtroppo alcune tecniche possono sembrare poco "accoglienti" nei confronti dei disagi portatii analisi e delle modalita' con cui vengono portati, ma spesso cio' e' terapeutico se elaborato e superato in un confronto costrttivo fa il terapeuta e l'analizzando.
La invito a riprovarci magari facendo qualche colloquio preliminare per rendersi conto se si potra' creare una relazione e una alleanza terapeutica utile alle sue esigenze.
I migliori saluti
[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Se il suo copione di relazioni fallimentari si ripete, un aiuto specialistico potrebbe essere appropriato. Essersi trovata male con due "ragazzi molto giovani" non dovrebbe però essere motivo per trarre conclusioni definitive sull'aiuto che uno specialista può darle. Magari la prossima volta s'informi meglio e scelga un professionista con più esperienza.

Legga qui:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html

Riguardo alle sue domande:

>>> Come devo comportarmi per porre fine a questo tira e molla che dura da 5 anni? Il suo amore può definirsi tale? Farei bene a trattarlo come un amico?
>>>

Il solo fatto che le ponga indica che la sua modalità di porsi verso questo ragazzo (e non solo, a quanto ci dice) è tutt'ora probabilmente quella di lasciare porte aperte. Altrimenti, a meno che il ragazzo in questione non sia uno stalker, avrebbe già desistito.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#6]
Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 626 6 1
un tira e molla che non ha più fine e che mi crea problemi con altre relazioni in corso

Cara ragazza,
il tira e molla suppongo che sia da entrambi i lati. Cosa le impedisce di dare un taglio netto per vivere al meglio le relazioni attuali? Da un lato dice che non è la persona giusta per lei, da un lato però lo considera ancora più di quanto dovrebbe.
Se posso chiedere...come mai è finita la sua terapia? Avete concordato insieme con il terapeuta?

Dr.ssa Laura Mirona

dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it

[#7]
dopo
Utente
Utente
salve,
Dott. Santonocito, il fatto è che in me regna una grande paura della solitudine che si incrementa col passare degli anni e della mia età che avanza, ho avuto questa paura sin dall'adolescenza quindi mi metto a sopportare relazioni ( finora 2 relazioni importanti) che non fanno per me, solo perchè magari provo a cambiare me stessa e ad essere più tollerante su certi aspetti,(alcune volte noto che molti coetanei hanno un modo diverso di comportarsi rispetto al mio e cerco di emularli, senza riuscirci anzi, sto sempre peggio) e cosi la relazione finisce comunque tra litigi vari. La mia domanda perenne essendo una ragazza un pò più "all'antica" rispetto alle altre (ne sono consapevole) è sempre questa: "ma sono io quella sbagliata?" ed allora prima di lasciare una persona faccio mille tentativi per andarci d'accordo.

Dottoressa Mirona, è la mia paura della solitudine (mancanza di famiglia e figli) che mi porta ad aggrapparmi a lui, perchè mi illudo sempre che se mi cerca prova qualcosa per me e quindi vale la pena tentare. Ma finora mi sono sempre fermata in tempo e non ho accettato di vederlo, perchè qualcosa mi dice che è meglio di no. Anzi proprio poche ore fa l'ho allontanato in malo modo facendogli capire che non voglio sentirlo.
[#8]
dopo
Utente
Utente
salve,
Dott. Santonocito, il fatto è che in me regna una grande paura della solitudine che si incrementa col passare degli anni e della mia età che avanza, ho avuto questa paura sin dall'adolescenza quindi mi metto a sopportare relazioni ( finora 2 relazioni importanti) che non fanno per me, solo perchè magari provo a cambiare me stessa e ad essere più tollerante su certi aspetti,(alcune volte noto che molti coetanei hanno un modo diverso di comportarsi rispetto al mio e cerco di emularli, senza riuscirci anzi, sto sempre peggio) e cosi la relazione finisce comunque tra litigi vari. La mia domanda perenne essendo una ragazza un pò più "all'antica" rispetto alle altre (ne sono consapevole) è sempre questa: "ma sono io quella sbagliata?" ed allora prima di lasciare una persona faccio mille tentativi per andarci d'accordo.

Dottoressa Mirona, è la mia paura della solitudine (mancanza di famiglia e figli) che mi porta ad aggrapparmi a lui, perchè mi illudo sempre che se mi cerca prova qualcosa per me e quindi vale la pena tentare. Ma finora mi sono sempre fermata in tempo e non ho accettato di vederlo, perchè qualcosa mi dice che è meglio di no. Anzi proprio poche ore fa l'ho allontanato in malo modo facendogli capire che non voglio sentirlo.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Ed è proprio per questo che ha bisogno d'aiuto: per cambiare il suo copione. Solo che è impossibile da fare qui.
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Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 626 6 1
Ok, capisco, ma invece con le altre relazioni di cui parlava sopra? Non c'è nessun altro con cui vorrebbe costruire un futuro?
[#11]
dopo
Utente
Utente
Si certo ma poche settimane fa è finita anche la storia con un altro ragazzo, e anche li mille ostacoli. Il fatto è che io mi rispecchio molto nel modo di vivere e di pensare della generazione precedente alla mia, matrimonio 2 figli una casa, e un piccolo lavoro anche per me, ma finora, tra i miei coetanei non sono riuscita a trovare una persona che la pensasse come me, anzi, quest'ultimo ragazzo con cui è finita, faceva finta di pensarla come me ma rimandava sempre, anche a causa del lavoro, è vero, ma come ho scritto in un precedente consulto avevamo problemi con mia suocera vedova che voleva essere mantenuta dal figlio perennemente. Inoltre sul piano umano, non mi fidavo di lui che era una persona molto egocentrica tale da rendersi ridicolo: faceva battutaccie a doppio senso in pubblico davanti a persone conosciute da poco ed anche ragazze, pretendeva che frequentassimo una compagnia dove c'erano le sue ex, e mi mancava di rispetto, raccontandomi in presenza di qualche amico suo, i particolari della sua vita sessuale privata: pornografia di cui minuziosamente mi parlava come se si trattasse di un film normale, nonostante sapesse come la penso a riguardo e che mi dava fastidio sapere, (pur tollerandolo) che al di là della nostra vita sessuale, a suo dire molto soddisfacente e frequente, andasse comunque a ricercare altro su internet. Molte volte, pur sapendo di un nostro "incontro" imminente, ne faceva uso. Io mi trovavo di fronte ad una persona senza freni inibitori, che in presenza degli altri era una sorta di mina vagate, e non sapevo mai cosa potesse dire o fare.
Insomma dopo 2 anni la fine è arrivata. Ed anche qui ho tollerato queste ed altre cose che mi facevano stare male.
[#12]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Genti ragazza,
Si percepisce dalla sua lettera quanto debba essersi trovata a disagio confrontandosi con una personalita' come quella che descrive.
Ma, mi chiedo e le chiedo come non abbia compreso molto prima di due anni che non c'era compatibilita' opppure come, avendolo compreso, abbia tollerato.
In una coppia dovrebbe esserci una sensibilita' comune che rispetti ognunom
Le restituisco questo concetto: l'esigenza che la sua maniera di essere sia riconosciuta e rispettata in una relazione. E l'esigenza che lei si riconosca tale diritto.
I migliori auguri !