Ematofagia e sesso

Da più di due mesi provo un forte desidero di bere il sangue del mio compagno durante i nostri rapporti sessuali. Ovviamente quest'ultimo è restio nel continuare a farsi prelevare del sangue per farmi eccitare.

Questa situazione mi mette in disagio e ho paura che questa mia deviazione mi crei dei seri problemi psicologici e fisici. Tengo a precisare che non ho mai avuto simili desideri e non ho mai avuto devianze mentali o parafilie.

Sono davvero preoccupata e non so cosa fare ma ho troppa paura di affrontare uno psicologo faccia a faccia. Cosa mi consigliereste?

Grazie mille e cordiali saluti.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,
Per quale motivo dice di avere paura di "affrontare" uno psicologo?

Puo' chiedere tranquillamente e in tutta sicurezza un consulto vis a vis ad uno psicologo sia per una consulenza individuale o di coppia, qualora anche il suo partner sia interessato ad avere un parere.

Le ricordo che ogni professionista e' tenuto al segreto professionale e alla sospenzione di giudici morali.

Questo suo atto in cosa consiste esattamente?
Il suo partner cosa pensa a riguardo?

Cordiali saluti
www.psicologoaviterbo.it

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 626 6 1
Gentile utente,

quali pensieri le vengono prima di compiere questo atto?
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Del Signore, la mia paura di affrontare uno psicologo deriva dalla paura di scoprire di avere una vera e propria parafilia o qualsiasi altra problematica di tipo psicologica. So benissimo che è un comportamento stupido ma davanti ad uno specialista mi bloccherei quindi non risolverei il mio problema.

Il mio atto semplicemente consiste nel prelevare del sangue da una vena del braccio utilizzando una siringa. Ogni volta che lo faccio prelevo circa 2 centilitri di sangue e subito finito bevo il sangue prelevato.
Il mio compagno ovviamente è preoccupato e anche spaventato da queste mie richieste.

Gentile Dr.ssa Mirona il mio desidero di ematofagia nasce insieme al desiderio di avere un rapporto con il mio compagno. Non ho mai avuto un simile desiderio verso altre persone ne in situazione diverse. Se può esserle d'aiuto ho iniziato a sviluppare questo pensiero da quando il mio compagno mi ha chiesto se poteva eiacularmi in bocca, atto che mi disgusta.

Vi ringrazio per l'attenzione e spero che possiate aiutarmi. Spero in una risposta.
Grazie ancora e cordiali saluti.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
L' ematofagia appartiene solitamente alla specie animale, quando si manifesta nell' uomo, e' espressione di un disagio psicologico e va analizzato da un clinico, psichiatra o psicotapeuta.

Esistono persone che soffrono di disturbi psichici , caratterizzati da un desiderio compulsivo di bere sangue.

Nel 1922 Richard Noll, uno psicologo di Philadelphia, descrisse la sindrome nota come Sindrome di Renfield (dal nome del personaggio soggiogato alla volontà di Dracula, suo padrone e signore, nel libro di Stoker), oggi si trova nel DSM IV , il manuale dei distirbi mentali.

Si tratta di una patologia scatenata da eventi fortemente traumatici e non risolti, vissuti spesso durante l' infanzia, in cui l'esperienza del sanguinamento veniva vissutata come eccitante, quindi interiorizzata come un' esperienza che erotizza, invece di spaventare.

Dovrebbe superare le sue inibizioni e rivolgersi ad uno specilaista, magari trovera' altre strategie per accendere il suo desiderio sessuale

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Gentile Dr.ssa Randone, prima di scrivere in questo sito, ho cercato di informarmi se c'era qualcuno con un mio simile disagio e ho letto spesso persone soggette alla Sindrome di Renfield o al Vampirismo ma sinceramente non mi rispecchio in loro per vari motivi:

-In 28 anni non ho mai avuti desiderio di bere sangue umano o animale.
-Non ho mai appartenuto a gruppi di persone che seguissero idee di vampirismo o simili.
-Non ho avuto un'infanzia o un'adolescenza traumatica.
-Non ho provato eccitazione verso il sangue e ho sempre avuto un sessualità normale.

Grazie mille e cordiali saluti.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Lasci perdere internet, ci ha scritto per n disagio e le abbiamo detto come fare per una diagnosi esatta , non online e, come trattarla
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Utente
Utente
Lasciando stare per un attimo la psicologia e quindi i motivi che mi spingono verso questo comportamento, ingerire del sangue umano quanto può essere dannoso a breve e a lungo termine? Posso contrarre qualche malattia anche se il mio compagno non ha malattie del sangue, non ha nessun tipo di epatite e non ha l'hiv?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Dovrebbe chiedere in ematologia, non so se siamo fatti per bere sangue umano.
Ma credo che la psicologia, non possa esse tralasciata , cosi' come le motivazioni che la spingono verso tale richiesta
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signorina,
Inquadrerei la sintomatologia da lei proposta in due classificazioni:
Bisogno di appropriarsi di una parte nobile del suo compagno (paragonabile al seme che il suo compagno ha deposto nella sua bocca e di cui lei, pur provandone ribrezzo, riconosce il valore germinativo))
Realizzare questa acquisizione in modo "scientifico" medicalizzandola quasi. Il vampirismo infatti ha connotazioni di aggressivita' che lei non si vuole attribuire. Non realizza infatti l"'ematofagia mordendo il suo compagno ma attraverso un "prelievo" a cui lui deve acconsentire.
Direi quindi che lei sta sperimentando un conflitto inconscio fra le cariche aggressive e quelle idealizzanti.
Sono tematiche simboliche di cui non ha motivo di vergognarsi. Si tratta di espressioni che il suo inconscio cerca di fare emergere .
Nel suo rapporto con il suo ragazzo puo' individuare la presenza di tali tematiche? Come si sente rispetto a lui? Si sente compresa, rispettata, nei suoi sentimenti a valori?
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

Non deve essere allarmata di avere una determinata patologia o una qualche forma di parafilia o perversione sessuale.

La sua preoccupazione deve essere nell'ordine di migliorare questo suo stato di apprenzione.

Non credo sia utile etichettare questo suo comportamento, anche perche' servirebbe a ben poco.

Il suggerimento che le posso dare e' di affidarsi ad un professionista, come suggerito anche dalle Colleghe, che le permetta di decifrare il suo modo di relazionarsi con il suo partner in tema di attaccamento e sessualita'.

Cordiali Saluti
www.psicologoaviterbo.it
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr.ssa Esposito, ricevere il sangue del mio compagno è per me un atto più profondo rispetto al ricevere lo sperma ma non so spiegarmi perchè il mio inconscio abbia proprio scelto il sangue.

Come dice lei, io realizzo l'acquisizione del sangue in un modo ''medico/scientifico'' perchè tengo alla salute del mio compagno quindi non voglio fargli del male, non voglio lasciargli dei segni evidenti sul corpo e non voglio che si ammali. Aggiungo che uso questo metodo anche essere sicura che il sangue non si infetti in qualsiasi e che non ne vada perso inutilmente.

Credo sia importante farle sapere che la violenza e l'aggressività non è affatto una cosa che mi appartiene, quindi non obbligherei mai il mio compagno a fare qualcosa che non vuole e non lo sbranerei per ottenere qualcosa.

Il rapporto con il mio compagno è ottimo, c'è dialogo, amore, rispetto reciproco ed entrambi siamo allo stesso livello.

Grazie e cordiali saluti.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signorina, ,
La scelta del sangue potrebbe rappresenta a livello simbolico proprio quella "profondita" che lei desidera.
Come se attraverso questa acquisizione lei sentisse davvero di entrare in contatto/ possesso con parte piu' vitale e intima dell'uomo che ama.
E tutto cio' senza utilizzare alcuna forma di aggressivita' ne' "riduzione a oggetto" che rappresenta la caratteristica piu' negativa e riduttiva delle perversioni e delle parafilie.
Le sue motivazioni possono quindi essere definite "funzionali" in un rapporto simbolicamente molto profondo come quello che lei desidera.
Sarebbero comunque da analizzare le sue motivazioni all'esigenza di un rapporto di questo tipo: quasi una fusione che tenti di negare quella individualita' e autonomia che e' bene vengano salvaguardate anche in un rapporto affettivo profondo.
Le porgo i migliori saluti.
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Utente
Utente
Gentile Dr.ssa Esposito, potrebbe essere che il mio comportamento non sia realmente legato a una deviazione sessuale ma sia semplicemente un inconscio attaccamento morboso e possessivo del mio compagno che mi spinge ad avere parte del suo corpo come nutrimento?

Grazie ancora, cordiali saluti.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signorina,

Penso che lei abbia ben compreso il senso profondo del suo comportamento.
E' proprio a tale senso che facevo riferimento. Il bisogno di fondersi, di nutrirsi, di appropriarsi della parte piu' vitale e intima dell'uomo che ama.
Comprendo quanto possa inebriarla ed esaltarla, ma la inviterei a tentare di contenerne l'esigenza in favore del mantenimento di una sua percezione di individualita' e indipendenza.
E in questo senso le proporrei di prendere in esame l'eventualita' di ricorrere a qualche colloquio psicologico che possa consentirle di elaborare tutte le motivazioni inconsce che sono contenute nel suo desiderio.
I migliori saluti
[#15]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr.ssa Esposito la ringrazio per le risposte esaurienti.

Ho sempre avuto la mia indipendenza ed individualità e non voglio assolutamente perderla. Contatterò al più presto uno psicologo per capire le origini di questo comportamento.

Grazie ancora, cordiali saluti.