Stancarsi delle persone.

Buonasera,
volevo con il vostro aiuto cercare di capire qualcosa di più su una piccola problematica che riguarda il mio fidanzato. Siamo stati insieme per poco più di un anno, e apparte i normali litigi della vita di coppia, posso affermare che il nostro era un rapporto serio, costruito su sentimenti molto forti. Circa due mesi fa però è successo, che in un periodo non troppo brillante per noi due, il mio ragazzo mi lascia in maniera del tutto inaspettata, perlomeno da parte mia. All' inizio pensavo che la sua fosse una scelta istintiva e poco ragionata ma l' altroieri un' amica in comune mi ha detto che lui, circa un mesetto fa, parlando, le avrebbe detto di "provare un senso di disinteresse generale nei confronti delle persone, dopo un certo periodo di frequentazione". Appena l' ho saputo, ho subito pensato che questo potesse essere il mio caso, cioè che lui non avrebbe deciso di lasciarmi preso dalla rabbia del momento ma che gia da un mesetto provava disinteresse nei miei confronti. Questa cosa mi ha un pò illuminato perchè a pensarci bene non è la prima volta che gli sento dire questa frase, già in passato chiacchierando delle sue relazioni sia di coppia sia di amicizia, mi ha confessato di avere questo problema, ovvero che dopo un tempo più o meno lungo di frequentazione, le persone lo annoiano, si stanca di loro, non prova più interesse per queste e decide di allontanarsi da loro. Da quando lo conosco cioè 5 anni, l' ho visto perdere le sue amicizie più preziose, praticamente dei forti legami di amicizia che aveva quando ci siamo conosciuti, so che non si frequenta più con nessuno. Quello che noto è che è un ragazzo adorabile per cui non gli è difficile intraprendere relazioni con le persone, e queste ultime non hanno problemi a intraprendere relazioni con lui, alcune di queste diventano amicizie (o storie sentimentali) importanti, ma poi improvvisamente vengono troncate da lui sempre per questa "improvvisa perdita di interesse" da lui confessata. Un' altra cosa che ho notato è una sua instabilità nel frequentare i gruppi di amici, mi spiego meglio. Lui, come è normale che sia, ha più comitive di amici (università, palestra, quartiere etc.) e fin qui è ok. Quello che mi sorprende è che lui per esempio è capace di frequentare intensamente per 2 mesi il gruppo palestra, poi all' improvviso si allontana dal gruppo palestra e per altri mesi lo vedi solo col gruppo università, poi dopo che per 3 mesi è sparito, come se nulla fosse, torna a frequentare il gruppo palestra. Oltre a trovarlo un comportamento poco corretto, non mi sembra nemmeno molto "normale"(passatemi il termine).
Il motivo per cui mi rivolgo a voi è perché volevo sapere se può esistere una spiegazione per la quale un ragazzo socievole e dal carattere piacevole per gli altri, possa improvvisamente perdere interesse verso le sue persone più care. E' un comportamento frequente? Possono nascondersi dei disturbi particolari dietro questa "instabilità relazionale"?
[#1]
Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile utente, non sappiamo niente di questo ragazzo, se non.. la scena manifesta, cioè quello che lui permette che si veda del suo sentire.,
Quindi mi domando se ci sia un suo, di lui, particolare modo di sentire, fatto di impazienza intellettuale , di presunta buona ottima autostima , da qui meccanismi di copertura a mimetizzare una sostanziale scarsa empatia cioè.. gli altri gli interessano davvero o li utilizza..? Tutte riflessioni poco gentili, mi rendo conto.. ma lui pensa di avere un problema ? forse no.. forse si sente onnipotente, piglia , lascia, decide..
Il rischio potrebbe essere un brusco atterraggio..
Lei gentile utente, oltre a preoccuparsi per lui, cerchi anche di salvarsi la vita con interessi, progetti , studi, amicizie.. e stia a guardare.. per un pò..
Cari auguri

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa, innanzitutto grazie per la risposta tempestiva. Per rendere il consulto più esaustivo, le darò qualche informazione più utile su questa persona. Innanzitutto stiamo parlando di un ragazzo di 22 anni, studente fuori sede, con rapporti familiari travagliati. So che tra lui e suo padre non corre buon sangue, non si sentono mai, e ha un rapporto un pò conflittuale anche con la madre. E' un ragazzo tuttosommato composto, con una vita molto regolare che si divide tra lavoro e università, e non ricevendo il sostegno dei genitori, già a 22 anni si mantiene del tutto da solo. Per il discorso dell' autostima, credo che ne abbia molto poca. Ci sono state occasioni nella nostra vita di coppia in cui lui mi diceva che non dovevo fargli complimenti (per esempio sul suo aspetto) perché non gli piace ricevere complimenti e le persone che gli fanno complimenti lo stufano. Un altro aspetto che io credo sia collegato alla scarsa autostima (in riferimento al suo fisico), è il suo piuttosto scarso coinvolgimento sessuale nella nostra intimità, nonostante mi diceva di trovarmi molto attraente dal punto di vista fisico, sessualmente non è mai stato troppo passionale. Anche la sua omosessualità gli ha creato diverse sofferenze, soprattutto in famiglia ma anche nelle relazioni amicali. Nella vita di coppia mostrava un carattere piùttosto freddo, in un anno non mi ha mai regalato attimi di intenso romanticismo o particolari dimostrazioni di affetto e credo che ciò sia un pò dovuto al suo passato difficile che magari lo ha reso un pò algido, ma credo sia comprensibile.
Tornando al discorso di prima, lui più volte, quando stavamo insieme, mi diceva frasi del tipo "so come sono fatto, ho paura di potermi stancare e ho paura di farti soffrire come ho gia fatto con tutti quelli prima di te". Dando per sincero il sentimento d' amore che correva tra noi due, io fatico a credere che ci si possa allontanare dalle persone più care per questa sorta di "disinteresse improvviso", credo che ci debba essere del' altro. Personalmente credo che questa sia solo la spiegazione che lui da a sè stesso di certi suoi comportamenti
A volte io stesso ho avuto l' impressione che lui usasse le persone (me compreso) ma è solo una mia ipotesi, non me la sento di dubitare fermamente delle sue intenzioni. Un' altra cosa che potrebbe esserle utile sapere è che secondo me lui di base, è un ragazzo molto buono, semplice e fragile che per mascherare certe sue debolezze, manifesta dei comportamenti spesso impulsivi, poco ragionati e istintivi (di cui dopo finisce per pentirsi) come per dare l' impressione a sè stesso di sapere sempre cosa fare e come agire, anche quando ciò non è vero. Spero mi abbia capito.
Concludo dicendo che lui è consapevole di avere un carattere difficile, e non credo abbia un buon rapporto con se stesso per questo, a volte quando discutevamo lui mi diceva con tono rassegnato "il problema non sei tu, il problema sono io", e credo anche che soffra abbastanza per tutte quelle amicizie che sono svanite in poco tempo a causa del suo carattere. Spero possiate darmi qualche spunto e suggerimento per poterlo comprendere e fare la cosa piu giusta per lui.
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

a dire la verità le ipotesi che potrebbero fornire spiegazioni sul comportamento di questo ragazzo potrebbero essere moltissime, ma come possiamo aiutarti, dal momento che non conosciamo nè te nè questo ragazzo?

Il lavoro dello psicologo non può infatti avvenire a distanza e non è possibile interpretare tali comportamenti come as esempio un medico potrebbe leggere i risultati di certi esami.

Per fornirti una risposta esaustiva, dovremmo parlare proprio con questo ragazzo e, una volta intercettate alcune ipotesi, andare a falsificarle insieme a lui.

Ad esempio, da quello che mi dici sulla storia famigliare di questo ragazzo a me viene in mente che potrebbe forse trattarsi di una problema di paura nelle relazioni, nel senso che forse non ha mai sperimentato in vita sua una relazione di fiducia, di benessere, una base sicura insomma che fornisse i prerequisiti per relazioni in cui ci si può abbandonare.

Quindi forse non è tanto una questione di stancarsi dell'altro, ma di una lettura inadeguata che fa dell'altro... L'altro spaventa (perchè magari si avvicina troppo) ed è meglio mettere delle distanze di sicurezza...

Quindi ci sono nella vita di questo ragazzo tante relazioni più superficiali e nessuna davvero intima, perchè vista come troppo stretta e ansiogena.

Ovviamente tutto questo dovrebbe essere verificato con il diretto interessato.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa Pileci, innanzitutto grazie per la sua attenzione rivolta al mio consulto. Ci tengo a dire che mi rendo perfettamente conto che tramite un consulto on line non si possono ottenere certi risultati. Il motivo per il quale ho chiesto il vostro aiuto è per sapere se il comportamento di questo ragazzo è un comportamento comune, riscontrato più volte nelle persone, dietro il quale si possano magari nascondere delle problematiche comuni, tutto qui. Lo chiedo così magari posso capire come io devo comportarmi in questo periodo con lui, se posso permettermi di comportarmi in maniera più superficiale e menefreghista, pensando che lui agisca in modo convinto e consapevole, o se invece dovrei cercare di essere più comprensivo e mostrargli comunque attenzioni, vedendo certi suoi comportamenti come delle manifestazioni di paure, insicurezze etc.
Quello che suggerisce lei sulle relazioni potrebbe essere vero, in effetti in tutte le relazioni in cui l' ho visto coinvolto, non si è mai lasciato abbandonare del tutto ma rimane sempre piuttosto trattenuto nel manifestare emozioni, sentimenti e il suo stato di benessere.
"L'altro spaventa (perché magari si avvicina troppo) ed è meglio mettere delle distanze di sicurezza..." Anche questo è molto vero, infatti lui dice sempre di detestare le persone invadenti, e mi disse che quando iniziò la nostra storia, la cosa che lo fece innamorare di me fu la mia riservatezza.
Inoltre volevo farvi presente che tende ad essere diffidente anche verso azioni e parole delle persone a lui più vicine. Spesso, quando parlavamo, succedeva che fraintendeva ciò che gli dicevo, perché interpretava le cose dandogli il senso più negativo, come se a dirgliele non fosse il suo ragazzo ma il primo scemo che passa.
Questa sua diffidenza era anche confessata perchè lui stesso diceva che con le persone bisogna andarci sempre cauti, che non bisogna mai fidarsi troppo, che non bisogna essere troppo e che lui "ne aveva viste tante". Tutto questo, detto da un ragazzo di 22 anni, l' ho sempre considerato eccessivo...
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Eccessivo perchè potrebbe tradire un problema di fondo, una brutta esperienza che lo ha segnato e dalla quale non riesce a districarsi...

Cosa potresti fare tu?
Uno dei rischi potrebbe essere quello di essere frainteso da questo ragazzo: se provi a immaginare uno scenario futuro in cui ti avvicini troppo, potresti metterlo nella condizione di spaventarsi.

Di te si fida? Probabilmente ti sottoporrà a molti test, se davvero lui funziona in questo modo, cioè come stiamo ipotizzando qui.

Questi test potrebbero essere i più svariati.

Tu che cosa ti aspetti da questo ragazzo?
[#6]
dopo
Utente
Utente
io ho sempre avuto l' impressione che lui metta le persone alla prova, infatti spesso ci siamo ritrovati a discutere per questo motivo, con me che lo rimproveravo sul fatto che le persone non sono topi da laboratorio sulle quali lui può fare i suoi test!! Lui ha sempre negato questa cosa ovviamente, ma io diverse volte ho avuto proprio l' impressione che lui metta alla prova le persone! Quindi potrebbe essere un' impressione valida la mia? E' un atteggiamento possibile?
In merito alla seconda domanda, la risposta è assolutamente si, ci fidiamo tantissimo l' uno dell' altro. Nel corso della nostra relazione siamo arrivati entrambi ad un livello di profondità confidenziale molto elevato, siamo stati vicendevolmente la persona a cui sono state confessate le cose non dette mai a nessuno. E per qanto posso accettare che possa svanire all' improvviso il sentimento, penso che certe cose comunque non possano andare perdute altrettanto rapidamente, per cui sono ancora con vinto che c' è grandissima fiducia tra noi.
Io sinceramente mi aspetto (o meglio spero) di tornare insieme, di tornare a tutto il bello che c' era tra noi perché io con lui ci stavo benissimo e sono sicuro che lo stesso vale per lui. Nonostante fosse un ragazzo non troppo estroverso, a me ha detto cose molte significative, che ero l' unica cosa bella nella sua vita di merda, il suo unico riferimento e che non avrebbe mai voluto perdermi. Dopo meno di un mese dall' ultima volta che me lo ha detto, mi ha lasciato perché annoiato...è questo che non mi spiego..
[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

certo che è possibile che questo ragazzo metta alla prova gli altri, ma non è mica solo lui a farlo...

Ognuno di noi arriva in una relazione con la propria storia, i propri pregiudizi, i propri schemi cognitivi e comportamentali che -inconsapevolmente- si attivano nell'incontro con l'altro.

Questi test non sono preparati ad arte, ma spesso sono messi in atto in maniera inconsapevole per andare a verificare qualcosa. Ad es. se una persona ha paura di un abbandono, farà determinati test; se un'altra ha un problema sulla fiducia, ne farà altri, ecc...

Saluti,