Crisi di pianto tristezza e paura di affrontare il futuro

Buongiorno, ho 32 anni e sto vivendo la mia prima relazione, una storia a distanza (150 km) da 1 anno e mezzo con un uomo di 35 anni. All’inizio ero felicissima, poi piano piano le cose sono un po’ cambiate: la fatica del viaggio e del non vedersi, il rapporto con i miei genitori (vivevo in casa con loro) che si è deteriorato, hanno spento più volte il mio entusiasmo.
Sei mesi fa’ circa sono andata a vivere da sola pensando di migliorare la mia storia e le cose in casa, su suggerimento e sostegno del mio compagno. Questa scelta ha peggiorato ancora di più il rapporto coi miei, molto cattolici e all’antica, fino ad arrivare ad una sorta di “isolamento” nei miei confronti che sta lentamente migliorando solo ora.
Nello stesso periodo è arrivata la proposta di matrimonio del mio compagno, che non vede l’ora di sposarmi e di avere figli, ma non è disposto a lasciare il suo lavoro, avendo un ottimo impiego in un’azienda solida. Anch’io ho un lavoro fisso in un’azienda solida con prospettive di carriera futura, l’unica differenza è nella retribuzione, molto più bassa.
Da quando abbiamo parlato del futuro, ed è chiaro che lui non ha nessuna intenzione di cambiare lavoro, il mondo mi è un po’ crollato addosso. Gli ho espresso le mie perplessità e lui ha reagito dispiacendosi, perché secondo lui io non lo metto al primo posto, mentre lui si…
Non amo la sua città (io sono cresciuta in un paesino di campagna e lui abita a Torino e mi sento soffocare in mezzo a tutto quel cemento), non amo i suoi amici e la maggior parte delle sue passioni, e soprattutto mi spaventa l’idea di lasciare i miei posti, i miei amici e la mia famiglia (nonostante tutto)e tutto questo mi intristisce così tanto che non vedo soluzione.
Ho avuto delle crisi di pianto per una settimana, la notte non riuscivo a dormire e mi svegliavo pensando che forse non lo amo più ed è meglio che lo lasci, poi però mi angosciavo ancora di più ed ero terrorizzata dall’idea di tornare a casa o restare sola... Ho sempre tensione alle spalle e un velo di tristezza negli occhi: gli unici momenti che mi danno pace sono quelli in cui esco o usciamo con i nostri amici e mi svago senza pensare a nulla… ci sono anche momenti belli tra di noi in cui io mi sento bene bene, ma appena lui (forse a sua volta in cerca di conferme) continua a ripetermi che vuole stare con me tutta la vita e a chiedermi io cosa voglio fare, io lo percepisco più come una “minaccia” (per via del trasferimento forzato) che non come fonte di gioia.
In tutto questo la mia mente continua a tormentarsi di domande: lo ami davvero? Perché non vuoi trasferirti da lui? Non è che lui vuole correre troppo? Ecc
Mi sento stupida e infantile... ma cosa posso fare per ritrovare un po’ di serentà e gioia di vivere?
[#1]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Signora,
i sintomi da Lei descritti sono assolutamente normali in questa situazione.

Secondo me il problema è quella che io chiamo "variabile tempo": è chiaro che entrambi non siete ancora giunti ad una negoziazione rispetto alle scelte future, ma andate in crisi per la variabile tempo, ovvero per una sorta di urgenza di dover prendere una decisione.

Se la decisione non riuscite a prenderla è perchè non è arrivato il momento per farlo. Che ne pensa?

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
il passaggio dalla casa genitoriale, ad una casa da sola, ad un'altra città da spostata, non è proprio brevissimo..

Si dia tempo per metabolizzare i cambiamenti, per assaporare le possibili scelte, per viverle almeno con la fantasie e, solo dopo valuterà il da farsi.

In preda al panico ed all'ansia, qualunque seclta le sembrerà inadatta

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie per il Vostro rapidissimo riscontro!

Anch'io penso che ogni cosa vada affrontata a suo tempo, e l'insistenza del mio compagno nel voler giungere ad una "soluzione" mi mette ansia e mi riempie di dubbi... Ho provato a fargli capire che mi sta facendo pressione, e lui si giustifica con la voglia di stare insieme e con l'idea che abbiamo già una certa età e lui non vuole figli dopo i 40 anni per cui "ci rimane poco tempo". Io non la penso così, non mi sento vecchia e penso che le scelte arrivano quando sono mature.
Devo trovare il modo per fargli capire che più mi incalza e più mi allontana da lui e dal suo obiettivo di vita insieme.
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Rispetti i suoi tempi interiori, credo che con calma ed il dovuto tatto, capirà.
Auguri per tutto