Lasciarsi, sensazioni di abbandono, tristezza e incapacità

Sono un uomo di 37 anni, che da poco più di un mese sono stato lasciato da una ragazza, in un fidanzamento che è durato appena 4 giorni, per la seguente motivazione detta da lei: “stessi ideali ma caratteri diversi”, nonostante prima di quei quattro giorni, dopo esserci conosciuti in un bar, abbiamo passato assiduamente, tutti i giorni per 1 mese a scriverci sms, lunghe chiacchierate al telefono e su facebook, perché per 1 mese ho vissuto all’estero, perchè avevo deciso di voler vivere all'estero, poi c'ho rinunciato e sono ritornato in Italia. Mi ha lasciato la sera per la mattina, si esattamente la sera prima abbracci e coccole da parte sua, il giorno dopo quando la chiamo per sentirla, la sento giù di tono, e tira una parola, tira un’altra lei dice che siamo caratteri differenti. Pur scrivendogli (perché al telefono dopo aver provato due volte non ha risposto) ho provato a spiegargli che doveva darsi più tempo visto che stavo vivendo un periodo di cambiamenti, come lavoro, nazione dove vivevo, ma lei non si è espressa in merito ma mi ha solo risposto dicendo che si potrà restare buon i amici ecc… Non è la prima volta che vengo lasciato, e ogni volta sembra sempre la più dolorosa, sembra sempre quella che non riesci a superare, in questo periodo a distanza di un mese dall’accaduto, ho quella sensazione di abbandono, la mattina mi sveglio con quel sapore agrodolce di lei e di essere stato lasciato, mi sento come un l’ultimo trentasettenne che non riuscirà mai a sposarsi e ad avere un figlio, mi sento come uno che non può avere il piacere di condividere un sentimento e una vita insieme ad una donna, mi sento che tutte le donne che mi passano intorno non fanno al caso mio, In oltre la mattina tendo a voler stare nel letto quanto più tempo è possibile, se sono con gli amici mi sento stralunato e assente, mangio senza quell'appetito che avevo prima e noto che se sono in compagnia di un amico o anche conoscente e iniziamo a chiacchierare, cerco in qualche modo di portare il l'argomentazione o il discorso su quello che mi è accaduto. Non penso ci sia una medicina o una bacchetta magica che faccia passare queste sensazioni in un attimo, ma che consiglio mi darebbe dopo aver letto quanto ho scritto?
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signore,
Le modalita' di svolgimento del suo "fidanzamento" non sono tali da potere avere creato in lei una vera sindrome da "lutto". Ma lei sta sperimentando tale sensazione.
Probabilmente le sue fantasie circa questo rapporto e quello che avrebbe potuto darle non sono state sufficientemente condivise e sono state coltivate in modo solitario. Purtroppo il tipo di comunicazioni che lei ha utilizzato tende a produrre queste "proiezioni" dei propri desideri sull'altro in quanto c'e' poco risconto reale. Le chat, gli sms privano di tutta la comunicazione non verbale che da' molte piu' indicazioni di quella verbale circa il sentire dell'altro.
In pratica lei ha costuito una speranza di un rapporto basandosi su una serie di parametri deboli che alla prova dei fatti si sono rivelati inesistenti.
Lo tenga presente per le prossime amicizie che fara'.
I migliori auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
mi ha colpito l'aggettivo "agrodolce" che ha usato per descrivere come si sente quando si alza al mattino.

In base a tutti i sintomi di natura depressiva da Lei descritti, tipici di una reazione ad un abbandono, mi sarei aspettato un aggettivo tipo "amaro", non agrodolce.

Agrodolce significa "di sapore tra l'agro (aspro) e il dolce". Quando ho letto il Suo racconto mi ha stupito l'immaginarla un po' rassegnato, ma anche sollevato.

Alla fine, se ci pensa bene, Lei non è "sfortunato", almeno da quanto si deduce dallo scritto, ma sceglie "consapevolmente" di non investire in una relazione che potrebbe avere un futuro (che dice di desiderare), per investire invece in relazioni occasionali, da bar o da chat, con un probabile scopo sessuale.

Credo quindi che il Suo rammarico sia per l'essere stato rifiutato sessualmente, più che per avere perso l'occasione della Sua vita.

Infine, penso che la priorità ora sia per Lei di capire DOVE mettere il nido prima di comprendere con chi costruirlo.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Gentile utente,
Un conto e' incontrarsi in chat, un altro conoscersi de visu, non crede? Personalmente, ritengo che questo modo di avviare le relazioni, pur se " moderno" e diffusissimo, non sia per nulla buono. Certo, se lo scopo e' un incontro casuale sul piano sessuale, puo' andar bene, ma lei dice di avere altre aspettative, come quelle di sposarsi ed avere dei figli. Questo presuppone una frequentazione non virtuale! Rifletta, quindi, su quanto le ha già detto la collega, dott.ssa Esposito riguardo a questo tipo di comunicazioni via web e sull'indicazione del dott. Bulla rispetto alla sua ambivalente posizione nei confronti di tali incontri. In sostanza, se le va di impegnarsi in una relazione seria e duratura, il web non e' il luogo indicato. Se, invece, desidera rimanere piu' fuori che dentro rispetto alle relazioni reali, continui a usare le chat a condizione di non rimanerci male, ovviamente! L'importante e' risolvere, in se stesso, l'ambivalenza!
Cordialmente.
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa Clinica

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio a tutti per la vostra cordiale ma soprattutto professionale risposta, ma ho notato, che nella risposta della Dott.ssa Esposito F. e in quella della Dott.ssa Scolamacchia E. si sottolinea il fatto che la mia sia stata una conoscenza avvenuta su internet, mentre noi ci siamo conosciuti in un bar la mattina (per diverse mattine), il classico bar dove si fa colazione prima di andare a lavoro, poi essendo io partito, siamo rimasti in contatto con tutti gli strumenti che la tecnologia di oggi ci permette di utilizzare, telefono e internet nella fattispecie Facebook. In oltre mi domando, se probabilmente le mie fantasie circa questo rapporto e quello che avrebbe potuto darmi non sono state sufficientemente condivise e sono state coltivate in modo solitario solo da me, resto ancora più deluso, o ancor meglio, preso in giro se rivedo in quei quattro giorni, anche una attività sessuale voluta da entrambi, delle parole di amore utilizzate da lei, il suo divulgare alle sue amiche che si è fidanzata, mentre poi di punta in bianco i nostri caratteri sono diversi. Per quanto riguarda il termine “agrodolce” ho usato questa terminologia, per intendere quella sensazione, dolce che hai nel dormiveglia che mi porta a ricordare lei o a momenti vissuti insieme che sono dolci, ma amari, perché quando mi sveglio completamente realizzo che sono stato lasciato.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signore,
I rapporti neonati sono soggetti un po' tutti alle "proiezioni" iniziali in quanto manca inizialmente la conscenzaa reale dell'altro (che si realizzera' col tempo e la frequentazione reale) e si tende a vedere in questa nell'altro la realizzazione dei propri desidderi e aspettative.
Questo avviene in particolarmente nei rapporti affettivi dove i desideri sono piu' forti e legati all'altro.
Anche la sua ragazza percio' avra' avuto delle sue aspettative che sono state disattese dalla realta'. Vi siete reciprocamente scoperti un po' diversi dai vostri sogni e non vi siete trovati piuk vicini.
Un caro augurio
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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta, credo fermamente anche io quanto lei scrive, infatti quando ci lasciammo ci dicemmo che abbiao corso troppo con le parole. Ma se pur sono consapevole del perchè, delle ragioni, delle cause, e ancor di più non essendo la prima volta che vengo lasciato, mi domando come mai a distanza di poco più di un mese continuo a rimurginare dentro di me le sensazioni negative che provo e che ho decscritte nel mio messaggio iniziale (vedi messaggio iniziale in alto)
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Il lutto che sta vivendo e' reale.
Lei aveva costruito la sua rappresentazione del rapporto e aveva investito su essa!
Ora e' necessaro disinvestire rispetto a tale immagine /rappresentazione e un po' di tempo ci vorra'!
In bocca al lupo per la prossima volta e i migliori saluti.
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dopo
Utente
Utente
In effetti ambedue staremo aspettando da tempo quella persona giusta che ci faccia vivere quel rapporto che da tempo immaginiamo e desideriamo ed è inevitabile che alla prima persona che ci faccia vibrare, ci tuffiamo in parole, progetti e programmi che possono superare le aspettative reali di un "chi sei tu" e "cosa riesci a trasmettermi". Io nei giorni seguenti (dopo 3 settimane perché ero all'estero) ho provato a chiamarla per riallacciare il rapporto, ma solo tramite Facebook sono riuscito a dialogare con lei, al telefono non ha mai risposto in 3 volte che l'ho chiamata. Ho voluto mettere un fine o rassegnazione solo dopo avergli scritto tutto quello che avevo da dirgli, compreso il consiglio di cancellarci come amici su Facebook per il momento, lei ha risposto di non cancellarci come amici. Il mio era un svuotate il sacco prima che poi potessi guardarmi in dietro e rimpiangere di non avergli detto alcune cose. Da qualche giorno, sto facendo una operazione credo di supporto al mio recupero, ogni sera scrivo al computer come è andata la giornata, un diario personale per analizzare i miei miglioramenti ed è utile anche come sfogo, visto che l'amico il più delle volte stronca lo sfogo con "stai ancora pensando a lei???!!! Le donne si buttano" oppure "trovati un'altra ragazza! Chiodo scaccia chiodo"
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Gentile utente,
Credo che quello che sta facendo, scrivendo un diario come autoanalisi, sia veramente una buona cosa ! Questo contatto con se stesso puo' essere davvero importante per dare un significato agli avvenimenti che le capitano durante il giorno, fornisce una sorta di riflessione autoguidata che tiene conto dei suoi sentimenti reali. La invito, pertanto, anche a chiedersi quali sono i suoi bisogni e che cosa desidera nel rapporto con una donna, anche che cosa e' disposto a condividere. Per questo, le scrivevo che chat, sms e quant'altro la moderna tecnologia mette a disposizione possono' creare false aspettative perche' lasciano troppo spazio all'immaginazione. Insomma, si rimane in un mondo ovattato, protetto paradossalmente ma spesso lontano da quello scoprirsi, nel bene e nel male, che una relazione de visu mette in atto. Continui con la sua riflessione senza ritirarsi dalle relazioni. Cordiali saluti.
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa clinica
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dopo
Utente
Utente
Questa chiamiamola terapia di autoanalisi del Diario personale, la scoprì anni fa, quando mi lasciai in un rapporto molto più profondo e lungo di quest’ultimo, quando ormai avevo capito che gli amici non erano sempre disposti o prepararti ad ascoltare i miei sfoghi. Per quanto riguarda i sistemi tecnologici come sms, chat, facebook ecc, purtroppo ormai vuoi o non vuoi, anche se conosci già una persona dal vivo, si finisce sempre a fare lunghi dialoghi tramite questi sistemi, un po come è capitato a me in questo rapporto.