Ansia e stress

salve, sono una ragazza di 23 anni e da qualche mese la mia vita è cambiata radicalmente, precisamente da quando ho iniziato ad avere il primo attacco d'ansia a casa del mio ragazzo. avevo paura mi venisse un infarto e non vedevo l'ora di scappare da quella situazione.da quel momento con lui sono iniziati problemi assurdi e ora ci siam lasciati perchè ormai ogni argomento verte sulla mia ansia e sui miei problemi. i sintomi son partiti da dei formicolii alle mani, tachicardia, difficoltà a respirare, tremolio. ma ora le difficoltà stanno aumentando in quanto a livello psicologico ne risento molto e ho spesso paura di perdere il controllo soprattutto quando sono in situazioni per me non tranquille. sono spesso troppo nervosa e irritabile, a volte mentre parlo con le persone mi iniziano a bruciare gli occhi e sento come dei fruscii interni alle orecchie, per un periodo qualche mese fa invece sentivo continuamente i battiti del cuore nelle orecchie. ne ho parlato tanto con mia madre e vorrei visitare un neurologo o uno psicologo, sono molto confusa in questo periodo anche perchè mi sembra di stare perennemente in un film, mi sento debole e con la testa che mi gira e non riesco a ragionare lucidamente molte volte. mi faccio prendere da paranoie incredibili. mia madre crede che devo affrontare tutto da sola perchè ci posso riuscire e perchè lei prima di me ha sofferto d'ansia e ora sa come controllarla e dice che mi capisce in tutto. io vorrei ma a volte mi sento confusa che non so dove sbattere la testa, ho anche paura a iniziare un percorso con uno psicologo perchè sono in una fase della mia vita in cui devo essere attiva, ho 4 esami da fare e entro qualche mese vorrei laurearmi. vorrei solo premettere che da quasi un anno ho chiuso una storia durata 6 anni, con un ragazzo 7 anni più grande di me. lui ricopriva vari ruoli nella mia vita e chiudere con lui è stata una mia scelta perchè non lo amavo più. Parlando con mia madre e con le mie amiche son arrivata alla conclusione che possa essere stato questo allontanamento ad avermi provocato quest'ansia. vorrei tanto uscirmene vorrei tornare a vivere una vita normale lontana dalle paranoie e da questi sintomi orribili. spero in un vostro consiglio.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(..)ho anche paura a iniziare un percorso con uno psicologo(..)

Gentile ragazza sperare di uscire da un problema senza rivolgersi a chi tal problema può risolverlo (psicologo) non fa altro che rinforzare il problema.
In caso di febbre direbbe mai non vorrei andare dal medico perchè devo essere attiva o vedermala da sola?
quindi appare chiaro il nostro consiglio.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
L'evento che lei ipotizza avere innescato la sua sintomatologia avra' avuto il suo peso ma non puoi' essere stato determiate. In caso di benessere psichico gli eventi negativi vengono metabolizzati in modo conservativo .
Non si affidi quindi ai consigli pieni di buon senso di amicib e parento e si orienti nek ricercare un aiuto specialistico.
Questo non e' incompatibile con preparazione di esami.
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Utente
Utente
gentile dottore, sicuramente il suo consiglio sarà valido per la mia situazione, ma a livello economico non mi va di pesare in questo modo e soprattutto in questo periodo sui miei genitori, indipendentemente dal fatto che ho paura ad affrontare un percorso . comunque mia madre ne ha sofferto per molto tempo ed è riuscita a venirne fuori da sola e io nutro la speranza di fare come lei. son molto soddisfatta del fatto che non sto cadendo in situazioni di evitamento sociale, continuo ad uscire, ad andare all'università, anche se i sintomi son ormai all'ordine del giorno.
comunque ci penserò su.
grazie del consiglio
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Gentile ragazza,
Che significa "FARCELA da sola'? Come le ha detto il collega, se e' malata dal medico non ci va? Sua madre non le consiglierebbe di sentire un dottore ? È qual è' la differenza con lo psicologo? Da dove viene tale idea? L'ansia che prova, non curata adeguatamente, difficilmente può regredire da sola, e, comunque, se non si interviene sulle cause, può ripresentarsi successivamente, in forme anche molto diverse. Prevenire, dunque, e' la strategia migliore insieme a interventi precoci non appena il problema si affaccia. Più si aspetta che magicamente tutto passi, più difficile e complessa la situazione e il relativo intervento terapeutico. Lasciando stare quello che le dice sua madre, lei, che ne pensa?
Cordiali saluti
Dott.ssavElisabetta Scolamacchia
Psicologa a ind.clinico.

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

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Utente
Utente
buongiorno a tutti, sono passati un pò di mesi da quando ho scritto su questo sito. mi è stato consigliato da voi di iniziare una terapia con uno psicologo e così ho fatto, diciamo che su certi lati le cose vanno meglio, ho iniziato a prendere regolarmente dei tranquillanti e ora sto facendo gli ultimi esami per poter poi iniziare a prendere i sali di litio. secondo lo psichiatra ho problemi di personalità e bipolarismo, io non posso che attenermi ai suoi consigli ma ho una paura forte, innanzitutto di ingrassare. perciò gradirei capire se i sali di litio fanno ingrassare perchè gonfiano o perchè fanno venire più fame??? ho letto di persone che sono ingrassate 10 kg, e io non voglio assolutamente che questo accada data la mia già forte insicurezza, so che se ingrassassi non starei per nulla bene sia fisicamente che mentalmente. sono confusa in questo periodo spero che la strada che sto prendendo sia quella giusta e che non arriverò a dipendere da questi farmaci ma prima o poi riuscirò a interrompere la terapia.
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Cara ragazza,
Per la sua paura di ingrassare in seguito alla terapia farmacologica, può rivolgersi alla sezione psichiatria e chiedere li'.
Voglio comunque complimentarmi con lei per aver preso la decisione di curarsi e mi sento di rassicurarla quanto ai benefici che sta già vedendo. Credo proprio che abbia preso la strada giusta per lei. Continui ad affidarsi ai suoi curanti con serenità . Le faccio i miei migliori auguri!
Un caro saluto
Dott.ssa E.Scolamacchia
Psicologa, Psicoterapeuta, Analista Transazionale
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Utente
Utente
buonasera a tutti, sono passati più di 30 gg da quando ho iniziato la cura con l'olanzapina e i sali di litio. li prendo regolarmente ogni giorno ma non vedo cambiamenti anzi a volte sono più depressa di prima e ho preso consapevolmente la scelta di interrompere la cura in quanto credo di non averne assolutamente bisogno. ho capito che il mio problema principale era il forte abuso di alcool che mi rendeva spesso nervosa e intollerante e ormai da quasi 2 mesi non bevo più. naturalmente parlerò prima col mio psichiatra ma la scelta l'ho presa e la porterò avanti. l'unica mia domanda è, ci sono effetti collaterali a lasciare certi medicinali?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

gli psicologi non sono medici e non esprimono pareri sui farmaci; deve rivolgersi al curante (psichiatra).
Come procede invece il percorso con lo psicologo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
si mi scusi ho sbagliato il termine, intendevo psichiatra, il percorso con lo psicologo è altalenante, dopo una serie di sedute si è reso conto che avevo bisogno dei medicinali e ha contattato lo psichiatra e da quando mi curo ogni tanto ci sentiamo telefonicamente. ma secondo lei interrompere da un giorno all'altro o ridurre? cosa può provocare? la mia paura è così forte in quanto entro fine mese mi trasferirò a roma per studiare e sarò lontana dai miei punti fermi.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Ribadisco: deve rivolgesri allo psichiatra, perchè lo psicologo non si occupa di farmaci e non potrebbe comunque on line reimpostare alcuna terapia farmacologica.

Provi a contattare il curante.
Se non ho capito male quindi il percorso con lo psicologo è stato interrotto, vero?

Saluti,
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Utente
Utente
si ma già da tempo, abbiam fatto 3 o 4 sedute circa, e ora ci sentiamo spesso telefonicamente soprattutto quando mi prendono momenti di crisi.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Le è stato spiegato come mai il trattamento psicologico è stato interrotto e adottate questa modalità telefonica?

In genere lo psicologo non utilizza modalità self service...
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dopo
Utente
Utente
in realtà è un'amica di mio padre e ci siamo incontrate in via "amichevole" qualche volta a casa sua. quando ha riscontrato che da sola la terapia psicologica non portava a nulla ha ritenuto di dover farmi incontrare lo psichiatra che in circa 10 min. di incontro mi ha prescritto questi medicinali. ogni tanto ci sentiamo telefonicamente forse perchè non ritiene necessario incontrarci frequentemente. visto che la mia famiglia si sta affidando ciecamente lo sto facendo anch'io ma a volte penso che in realtà si sta sbagliando tutto.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

esiste un articolo del Codice Deontologico degli psicologi che vieta al professionista di trattare persone conosciute...
A parte questo a me non pare la modalità migliore, anche perchè i problemi per i quali ha scritto (ansia e alcol) a me sembrano seri e meritano certamente la presa in carico da parte dello psichiatra, ma non escluderei anche un lavoro psicologico serio.

Non intende rivolgersi ad un altro psicologo per poter ricevere l'aiuto di cui ha bisogno?

I problemi con l'alcol non spariscono in poco tempo magicamente e neppure gli altri; accanto alla terapia farmacologica, sarebbe importante riprendere un percorso serio con lo psicologo.

Cordiali saluti,
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dopo
Utente
Utente
con l'alcool non credo di aver problemi seri in quanto si beveva non ogni giorno e sempre in compagnia. ma comunque il fatto che ho smesso già da mesi dovrebbe dirla lunga. comunque uno psicologo peserebbe economicamente sulla mia famiglia e dato che sto per trasferirmi non posso permettermi economicamente di pesare sulla mia famiglia anche per incontrare uno psicologo. la ringrazio per questi consigli e se potessi inizierei una terapia ma purtroppo non posso. ora voglio lasciare la cura anche perchè continuo ad avere sintomi d'ansia alla stessa maniera.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Per l'ansia invece sarebbe importante la cura psicologica.
Può trovare gli psicologi anche all'ASL, nei consultori, pagando solo il ticket sanitario.

Ci pensi.
Cordiali saluti,
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Utente
Utente
si ma secondo il suo parere sarebbe il caso di interrompere la cura<??? comunque appena arriverò a roma provvederò all'asl
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Le ripeto che deve essere chi ha impostato la cura farmacologica a pronunciarsi in merito.
Da qui non è possibile esprimere tali valutazioni, soprattutto da parte di professionisti come gli psicologi che non possono prescrivere farmaci.

Saluti,
[#19]
dopo
Utente
Utente
buonasera a tutti, la situazione è diciamo peggiorata in quanto ho capito di avere a che fare con dei falsi professionisti in quanto stamattina ho contattato il mio psichiatra consultandolo riguardo la possibilità di lasciare il litio; dopo averli letto il livello di litio nel mio sangue mi ha consigliato addirittura di aumentarne la dose e quando ho reso esplicita la richiesta di abbandonare il litio egli a esordito dicendo che corro il rischio di dovermi ricoverare in un ospedale psichiatrico causa il mio repentino passaggio da stati di depressione a euforia. allora io interrogo voi innanzitutto sulla professionalità di tale medico, non sono un dottore ma credo che sia reale o meno quello che mi ha detto comunque non si sarebbe dovuto permettere in quanto sono in periodo molto fragile della mia vita. poi se tra voi c'è uno psichiatra chiedo per favore come fare per diminuire le dosi del litio in quanto non credo di averne bisogno soprattutto perchè io sono andata dallo psichiatra per " curarmi " l'ansia e il panico, non il bipolarismo.
poi mi chiedo anche, può un medico dare una diagnosi di bipolarismo in circa 10 min di incontro che abbiam fatto? io vorrei risolvere i miei problemi incntrando regolarmente uno psicologo e non voglio più far uso di questi medicinali ma ho bisogno di capire come interromperli. l'olalzapina sto iniziando a ridurla prendendola un giorno si e un giorno no. spero di ricevere una risposta esaustiva
grazie
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