Davvero non è più innamorato?

Salve a tutti, sono una ragazza di 22 anni ed il mio ormai ex ragazzo (23) ha messo fine alla nostra storia di sei anni qualche giorno fa, dicendomi di non essere più sicuro di essere innamorato.
I problemi sono iniziati non appena la prospettiva di una sua futura partenza, a causa dello studio, è divenuta prossima (a Gennaio più o meno); questo perchè ho iniziato a vederlo più sulle sue, magari a volte completamente assente..Abbiamo più volte ipotizzato una storia a distanza, ma l'idea non piaceva ad entrambi, quindi gli ho fatto presente che io sarei stata disposta anche a seguirlo, ad andare a convivere..Ma la sua risposta è stata negativa, non se la sentiva di assumersi una responsabilità così grande; che in un'altra città se le cose fossero andate male sarebbe stato difficile sistemarle senza l'appoggio di nessuno, e che invece se fosse rimasto, la convivenza era una possibile opzione.
Abbiamo deciso di viverci tranquillamente la storia, aspettando che la partenza fosse sicura, nel frattempo, circa un mese fa ha iniziato a trascurarmi : preferiva vedersi con i propri amici, non cercava di organizzare il nostro tempo insieme, era anche indisponente. Così ho deciso di dargli del tempo da trascorrere da solo per poter riflettere sui propri comportamenti di cui lui si rendeva perfettamente conto.
Fatto sta che è tornato dopo soli due giorni dicendomi che voleva stare con me e che avrebbe messo da parte queste sue insicurezze.
Purtroppo il suo umore è andato sempre a peggiorare essendo lui un tipo molto razionale,a volte troppo,,anche se era più presente nei miei confronti, fino a pochi giorni fa, quando è sparito per due giorni e quando poi ci siamo rivisti mi ha confessato, piangendo, di credere di non essere innamorato.
Che stare con me può solo fargli bene,che sono tutto ciò per cui ha sempre lottato e che ha sempre voluto, ma che a volte non sta bene, che riesce a darmi solo il 20% ed altre 100.
Aggiungo che in sei anni di relazione, due anni fa, lui mi aveva già precedentemente lasciata con la stessa motivazione, ma circa 8 mesi dopo era tornato. In questi due anni non ci siamo più detti "ti amo". Io avrei voluto farlo, ma con la paura di una risposta negativa, di poterlo opprimere, ho sempre represso i miei sentimenti. Ed adesso mi ha anche detto che in questi due anni ci siamo sì riavvicinati ma senza "costruire" nulla..Io purtroppo sto malissimo, perchè credevo che sarebbe potuto essere l'inizio di qualcosa di più importante e no la fine di tutto..
Sono poi confusa dalle sue parole, dal suo "sei quella giusta ma non so che provo" oppure da un "non disperarti, non parto, non muoio" perchè mi lasciano una speranza che possa tornare convinto di essersi sbagliato, magari per la paura di un futuro più serio.
Dopo ciò è completamente sparito con me, i suoi amici dicono che non vuole consigli, che vuole pensare da solo..
Forse si sarà davvero disinnamorato di me?
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>Forse si sarà davvero disinnamorato di me?

Gentile ragazza, come fare a dare una risposta ad una domanda che riguarda il suo ragazzo?

Mi permetta invece di chiederle cosa tenga insieme una coppia, dal suo punto di vista. Perchè non sono certamente le parole, bensì i gesti concreti che facciamo a parlare per noi.

Aggiungo che sono tante, tantissime le storie di ragazze disorientate dall'incoerenza di comportamento dei loro partner: dicono una cosa e ne fanno un'altra, lasciano ma tornano dopo due giorni, promettono amore e dopo scompaiono, per poi ricomparire dopo poco tempo pentiti e più innamorati di prima.

A volte di tratta di ragazzi confusi, altre volte di partner instabili, altre volte di persone che stanno affrontando una situazione di cambiamento cui non sanno far fronte, o altre innumerevoli possibilità.

Secondo lei cosa sta accadendo?
[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gentile Dr. Calì,
la ringrazio intanto per la risposta e le dico che ciò che per me tiene insieme due persone, a parer mio noi lo abbiamo sempre avuto. Ci siamo sempre stati vicini nei momenti più o meno difficili; abbiamo sempre avuto quella complicità da "basta uno sguardo per capirsi"; abbiamo imparato a lasciare all'altro i propri spazi; andiamo d'accordo in pratica su quasi tutto; se litigavamo le discussioni non erano mai incivili ma ci stimolavamo a capire il punto di vista l'uno dell'altro.
E questo anche negli ultimi mesi, nonostante lui stesse cominciando a cambiare umore.

Personalmente ho pensato a tante motivazioni per le quali si possa essere allontanato, ma trovo riscontro maggiormente nel fatto che lui sia meno maturo di me quando si parla di un futuro assieme, credo sia spaventato da questa prospettiva e che la routine giornaliera che stavamo vivendo in questo momento, a causa di varie motivazioni, lo abbia portato a pensare che vivere insieme lo "fossilizzerebbe" troppo presto.

Se così fosse, cosa potrei fare io? Come dovrei comportarmi nei suoi confronti e in quelli della situazione?

[#3]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
Sei anni e lei è così giovane....

Forse una relazione così duratura, con un bisogno di amici, esperienze, viaggi...da parte del suo fidanzato, è un pò traballante, vista la giovane età.

Senza voler sminuire il suo sentire, amore e sofferenza, un rapporto così asimmetrico, così sperequato, dove lei è ben disposta ad aspettare , a " vivere la distanza" e lui invece, si disinnamora lentamente prima della partenza.....quasi ad attuare una sorta di " profilassi del distacco" , meriterebbe qualche riflessione e tutela da parte sua maggiore....

Non crede?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>Se così fosse, cosa potrei fare io? Come dovrei comportarmi nei suoi confronti e in quelli della situazione?

Credo che in questa domanda ci sia un equivoco di fondo. E cioè che lei possa fare qualcosa per tenersi il suo ragazzo, o che un suo errore possa allontanarlo.

Due persone, in genere, stanno insieme perchè scelgono di farlo. Molto semplicemente, qualsiasi cosa lei scelga di fare, il suo ragazzo sceglierà da sè.

Quindi mi permetto di girare la domanda verso di lei, e le chiedo: come vorrebbe comportarsi nei confronti di sè stessa e della situazione?
[#5]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
So bene che dovrei pensare a me stessa, che le storie finiscono e si va avanti e probabilmente questo è il segno che tra me e lui non può continuare.

Purtroppo, dato quello che provo, la cosa che vorrei di più sarebbe vederlo tornare ma so che non posso vivere nella speranza di qualcosa che molto probabilmente non accadrà.
Quindi vorrei poter "rigirare" tutto l'amore che provo nei suoi confronti, verso di me;
vorrei riuscire a non pensare che da ora in poi lui non ci sarà più al mio fianco;
vorrei mi venisse facile prendere la mia vita in mano e ricominciare da zero.

Come se non bastasse abbiamo amici in comune, quindi c'è la possibilità di vedersi giornalmente specialmente nel periodo estivo e non ho intenzione di rinunciare alle persone a cui voglio bene.
[#6]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>Purtroppo, dato quello che provo, la cosa che vorrei di più sarebbe vederlo tornare ma so che non posso vivere nella speranza di qualcosa che molto probabilmente non accadrà.

Che accada o meno non possiamo saperlo. Il fatto è che non può nemmeno controllarlo. E quindi lei può scegliere come comportarsi di fronte ai fatti, non alle ipotesi di fatti che potrebbero accadere o meno.

>>Quindi vorrei poter "rigirare" tutto l'amore che provo nei suoi confronti, verso di me;
vorrei riuscire a non pensare che da ora in poi lui non ci sarà più al mio fianco;
vorrei mi venisse facile prendere la mia vita in mano e ricominciare da zero

Sono desideri comprensibili, ma questo sono, appunto: desideri. Sarebbe molto bello se riuscissimo a dirigere i sentimenti dove diciamo noi, se riuscissimo a non pensare certe cose o persone a comando, se riuscissimo a superare tutte le difficoltà senza troppo soffrire. Ma non ci è dato vivere così. Noi soffriamo, proviamo sentimenti anche se vorremmo cacciarli via, siamo a volte tormentati da quegli stessi pensieri che respingiamo decine di volte al giorno.

Mi permetta di riproporle la domanda che le ho fatto prima, magari specificandola meglio: come vorrebbe *comportarsi*, non cosa vorrebbe o non vorrebbe provare o pensare...
[#7]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Non so se mancherò il punto focale della sua domanda anche questa volta ma diciamo che vorrei prendere possesso della mia vita al 100%, continuare a fare ciò che faccio con la consapevolezza che lo faccio (mi scuso per il gioco di parole) solo per me.

Crearmi una nuova quotidianità, darmi dei nuovi obiettivi futuri, continuare a vedere le persone a cui voglio bene senza preoccuparmi della sua possibile presenza.
Vorrei affrontare la situazione come la possibilità di fare qualcosa di buono per me stessa.
[#8]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>Crearmi una nuova quotidianità, darmi dei nuovi obiettivi futuri, continuare a vedere le persone a cui voglio bene senza preoccuparmi della sua possibile presenza.
Vorrei affrontare la situazione come la possibilità di fare qualcosa di buono per me stessa

No, non ha mancato alcun punto focale! E aggiungo che non è che lo avesse mancato prima; è solo che spesso, quando soffriamo, ci immaginiamo che per poter fare tutte le cose importanti che lei scrive qui sopra PRIMA dobbiamo smettere di soffrire, smettere di pensare a quello che è successo, e andare avanti.

Ed invece, almeno secondo un'ottica cognitivo-comportamentale, "aspettare di star meglio" non è la strada più diretta. Anzi, forse si potrebbe ribaltare la priorità: spesso stiamo meglio se ci creiamo una nuova quotidianità, se continuiamo a darci obiettivi, se continuiamo a mantenere i legami con le persone cui teniamo, magari correndo il rischio di incontrare persone alla cui vista soffriamo.

In sintesi, quando ricominciamo a vivere CON tutta la nostra sofferenza, il nostro dolore ed i nostri pensieri e ricordi dolorosi.

Il tempo a volte lenisce, ma, mi passi il gioco di parole, ci vuole tempo. E nel mentre cosa ne è della nostra vita?
[#9]
Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 626 6 1
Cara ragazza,

concordo con il collega Calì.

Non ci è possibile capire cosa passa nella mente del suo ragazzo, ma possiamo offrire a lei una prospettiva diversa.

Aspettare qualcuno che ha dimostrato più volte incertezza e indecisione non credo sia produttivo.

Il modo per reagire è creare nuovi piccoli obiettivi e attendere che il dolore e la sofferenza per la sua mancanza si lenisca.

Non si concentri sul futuro, ma sul presente. Cosa può darle una via d'uscita?

Cosa fa nella vita lei?
C'è qualcosa che con lui non faceva ma che le piacerebbe adesso affrontare?

Dr.ssa Laura Mirona

dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it

[#10]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Ringrazio tutti per le risposte e vi aggiorno sulla situazione.
Una settimana dopo mi ha chiesto di confrontarci nuovamente di persona, che doveva parlarmi.

Per la prima volta dopo tanto tempo non sono stata io a dover strappargli le parole dalla bocca ma è riuscito a spiegarmi cosa realmente avesse dentro.

Si è rimangiato ciò che aveva detto sul non provare dei sentimenti per me, confermando la mia tesi sul sentirsi schiacciato dalle situazioni che circondano la nostra storia, e che quindi non è la relazione stessa il problema.
Ha confessato di essersi sentito allontanato dalle mie paure, che la routine che si è creata lo aveva destabilizzato ma gli ha comunque fatto capire di voler creare qualcosa di nuovo ma insieme, di voler far parte della mia vita al 100%.

Inizialmente ero titubante a riguardo. Ho pensato che non fosse possibile cambiare idea da una settimana all'altra e soprattutto essere convinti di ciò che si prova o non si prova in così poco tempo.
Quindi ho richiesto io del tempo per pensare a cosa fare, a cosa fosse meglio per me questa volta.

Due giorni dopo ci siamo casualmente incontrati, abbiamo preso un caffè insieme e prima di andare via, ha fatto l'unica cosa che non mi sarei aspettata: dirmi "ti amo".

Probabilmente sarà la scelta più errata ma riavvicinarmi a lui è ciò che voglio.
Questa volta sò che è una mia scelta, che se le cose andranno male ed io starò nuovamente male sarà colpa della mia testardaggine.
Ma voglio provarci perchè non mi guardava come mi ha guardata in quel momento da mesi e non voglio pentirmi in futuro di aver buttato via un sentimento ed una storia non ancora finiti.

Rinnovo i miei ringraziamenti a coloro che hanno risposto al mio consulto.
[#11]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>Probabilmente sarà la scelta più errata ma riavvicinarmi a lui è ciò che voglio.
Questa volta sò che è una mia scelta, che se le cose andranno male ed io starò nuovamente male sarà colpa della mia testardaggine.
Ma voglio provarci perchè non mi guardava come mi ha guardata in quel momento da mesi e non voglio pentirmi in futuro di aver buttato via un sentimento ed una storia non ancora finiti.

Questa è la decisione che lei ha preso, ed ha tutto il diritto di scegliere quello che per lei è più importante. Con la consapevolezza che non possiamo prevedere quello che accadrà, ma soltanto fare ipotesi e muoverci secondo quelli che sono i nostri punti di riferimento.

Auguri per la vostra storia, qualunque siano i suoi sviluppi.