Rapporti che si deteriorano

Salve egregi dottori

Non scrivo per parlare di un disagio mio interiore, ma di una situazione esterna ormai arrivata agli sgoccioli.La mia storia è lunga, molto, e ne sono accadute di tutti i colori.Sintetizzare il tutto è impossibile. Partirò col dire che ho vissuto in un contesto familiare doloroso, parenti assenti e ponti tagliati con tutti per via di mio padre, artefice di disagi e dolori continui nella nostra famiglia. In più vivo in una città ove regna l'ipocrisia a livelli massimi. Nell'adolescenza mi manifestavo come un ragazzo tranquillo, riservato, empatico e rispettoso. Da qualche anno a questa parte le cose hanno preso una piega diversa, la mia persona è mutata. Ora sono più schietto, più "aggressivo", lascio meno perdere certe cose, in pratica sono l'opposto di quello che ero in precedenza. A dire la verità sono sempre stato così, solo che la mia vera personalità era coperta e spesso anche repressa. L'unica cosa che ho in comune con il me stesso di prima è che i rapporti son sempre gli stessi: parlo con uno e dopo un po' vengo evitato, preso in giro (del tipo mi si promettono cose e poi non si mantengono le suddette promesse) . Ogni volta quando parlo di cose serie (problemi, passato etc.) la gente mi evita o preferisce cambiare strada. Ma io non sopporto l'ipocrisia, e ciò nonostante vedo che la gente preferisce andare più da chi gli addolcisce la pillola, che sentire le mie chiacchiere, veritiere, ma non piacevoli. Questo è più uno sfogo, che una richiesta di consulto. Vorrei chiedere solo per un giovane di 20 anni, dotato di grande raziocinio, e maturità superiore alla media, se ci sono associazioni , enti o altro che permettono ai giovani di poter andar fuori, costruirsi una vita, senza necessariamente aspettare di laurearsi.Ho voglia di cambiare aria, di rinnovarmi, stanco di quest'arretratezza mentale.Sento di avere del potenziale, che qui non riesce ad emergere purtroppo.

Grazie da un uomo di vent'anni.