Eiaculazione precoce e cura

Non so se il mio sia un reale consulto o piuttosto un racconto personale,ma vorrei chiedervi tecnicamente che cosa mi stia succedendo.Nel passato io raggiungevo l'orgasmo dopo 4/5 minuti di penetrazione.Di piu',non reggevo.L'urologo legava la cosa ad un problema organico:frenulo corto.Per motivi di altra natura,intraprendevo un percorso di dialogo con un terapeuta dve in breve tempo usci'fuori che avevo un disturbo della personalita':disturbo da adattamento.Dopo un annetto di incessante dialogo,il mio sguardo sul mondo l'ho modificato,o meglio l'ho ampliato arrivando a migliorare considerevolmente la mia qualita'di vita.In questo discorso qui,e'cambiato anche il sesso.In effetti sono in grado di decidere quando sentire il bisogno di eiaculare,aspetto questo per me oscuro prima.In effetti mi e'bastato alzare lo sguardo e nn leggere piu'la donna come qualcosa di inarrivabile.Con la presenza di me stesso sotto le lenzuola,il corpo del partner nn era piu' un Gigante rispetto a me,ma semplicemente il corpo della donna che volevo desiderare.Con la presenza nel mondo e con l'immersione nel mondo,ora ho il problema opposto.Cioe'per avere un orgasmo,impiego molto piu'tempo;nn mi basta piu'la forma del partner,ma ho bisogno di divertirmi con il partner.Non lo so questa visione della donna oggi,che significato abbia per,l'unica cosa e'che le donne nn hanno piu'il potere di prima su di me.Per certi versi mi dispiace,perche'quel senso compulsivo e confuso era veloce ma intenso;oggi invece di veloce c'e'ben poco e per percepire intensita',mi occorre sentire l'intesa,altrimenti...posso durare anche 10 ore senza avere nessun orgasmo.Non lo so se e'una cosa buona,posso dire pero'che dietro la mia eiaculazione precoce c'era una visione della donna come posta sul piedistallo.Oggi che la percepisco alla mia portata,e'come se la femminilita'avesse perso tutti i magici poteri di una volta..tant'e' che ho imparato a dar piacere a chi mi sceglie .
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile utente, tutto questo mi sembra legato più all'autostima, prima scarsa, ed ad un sentimento di potere ora spiccato, per cui ora c'è distacco , forse molta tecnica e poco coinvolgimento.
Si domandi se i comportamenti cambiano a seconda del sentimento che lei nutre verso quella donna di cui apprezza " la forma", con cui desidera avere un'intesa.. innamorato non mi sembra, ma forse è una fase transitoria, anche difensiva, che si ammorbidirà quando trova la donna giusta..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Gentile utente,
Concordo con la Collega, soprattutto riguardo all'ipotesi che possa trattarsi di una fase transitoria del suo percorso. Non ho capito se lei continua ad andare in terapia oppure ha terminato. Nel caso lei continuasse ad andare, le consiglio di lavorare anche su questo aspetto. Ritengo che il percorso che fin qui ha fatto e' stato importante perché è' andato a modificare alla base la sua concezione del rapporto e della donna, magari eccedendo nel lato opposto. Ma ritengo che anche questa sia una tappa del suo processo evolutivo. Mi aspetto, quindi, soprattutto se lei sta continuando la terapia, che il passo successivo sia una concezione più equilibrata e un rapporto sentimentale e sessuale più sereno. D'altra parte ritengo che il coinvolgimento affettivo dia molto più spessore al rapporto sessuale, che non è' più una mera prestazione ma uno scambio paritetico tra due persone.
Cordiali saluti
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa ad ind. Clinico.

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

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dopo
Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
In primis grazie per l'attenzione.Ho difficolta'a realizzare il senso del distacco di cui scrivete.Mi spiego;il mio sguardo mi indica l'angolazione da dve mi pongo e per converso l'opzione possibile nel momento in cui mi trovo,in base a cio'che sento nel momento.E fin qui ci siamo.Definirlo francamente nn mi interessa,se piu'sereno,meno sereno..direi che e'il mio sguardo e mi sta'bene ogni qual volta e'in sintonia con il mio bisogno.Nello specifico,alzando lo sguardo e guardando l'altro(donna) posso scegliere se avere oppure no un orgasmo,se ritardarlo,se velocizzarlo,se non averlo.Cioe'posso decidere io.Questa percezione dell'ora,mi produce un senso di misura che mi era sconosciuto nella sessualita'.Tutto sommato inizio a realizzare come mai molte donne non si eccitino vedendo un bel fisico.Dipende molto da come guardi e tutto sommato credo che l'intesa fisica dipenda anche li'da come guardi l'altra persona.Non amo la ragazza che ho incrociato,posso solo dire che mi attrae come donna nella sua fisicita'.Sono coinvolto?Se l'ho scelta,direi di si.Quello che non mi e'molto chiaro e'se questo modo di vivere cosi' tranquillo in chiave relazionale sia la mia strada.Posso dire che prima avevo problemi enormi a sostenere esami universitari,a incrociare lo sguardo degli altri dando un peso enorme alle parole dell'altro.Oggi l'esame diventa una prova,l'altro rimane altro e le parole..parole.Pensate che da poco nn ho problemi a guardare negli occhi i passanti.E'bella come cosa.Mi chiedo..ma leggere cosi'il mondo,e'sano?Cioe'e'distacco o e'presenza?Per riprendere cio'che mi scrivete?Nel momento in cui sei con una donna che ti attrae e il partner non e'piu'inarrivabile ma possibile,automaticamente non ha piu'quei poteri mistici del passato.La prestazione che e'un esito,assume tempi assai diversi e tutto sommato la donna che mi piace,rimane donna e non principessa che mi concede un miracolo.Cosi',pero',il piacere e'intenso in modo diverso tanto da far divertire e divertirsi,ma con tempi a cui nn ero abituato.Non so dirvi se e'meglio o peggio,sicuramente nel complesso vivo bene e meglio,ma nel sesso..mah..sono caduti i miei miti e al loro posto nn ho ben chiaro cosa metterci.Probabilmente le mie emozioni.Chissa'se e' umano riscrivere il proprio funzionamento,lavorando su se stessi in modo costante e continuo;e'stato difficile all'inizio,difficilissimo rieducarmi e poi tutto sommato avendo un genitore affetto da disturbo paranoide severo,beh..tutto sommato sono contento di essere arrivato a dialogare in modo cosi'profondo con me stesso.Quello che e'difficile per me oggi e'decidere con flessibilita'le varie opzioni possibili in base al momento.L'abitudine mi porta ad abbassare lo sguardo,la tecnica a rialzarlo,l'emozione a dirigerlo.Cmq,sono contento per dve sono arrivato,considerato che ho evitato un intervento al frenulo...
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Che i miti siano caduti, e' segno del suo percorso evolutivo. I miti non sono la realtà ma costruzioni ideate da menti con trasmissione intergenerazionale. Meglio o peggio? Dal mio punto di vista, rimanere all'interno di un mito può essere rassicurante ma ingannevole. E alla lunga non serve, anzi può essere anche pericoloso. Perché si confonde con la realtà. Che e' altro.. Guardare gli altri in una condizione paritetica e senza sovrastrutture e' più stimolante di certo! In questo mondo umanamente reale, le principesse ,rimaste ancora nelle loro torri d'Avorio ,è' bene che non vi escano, altrimenti rischiano di non avere gli strumenti per affrontare il mondo. Naturalmente, la mia vuole essere una metafora per dirle che è più faticoso ma più sano vedere la vita e viverla per quello che è' . Punto. Si dia tempo per costruire il suo, personalissimo, progetto di vita!
Cordiali saluti
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa ad ind. Clinico
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dopo
Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Si concordo con quello che leggo scritto.Da qui dentro,la sensazione e'di misura,non di stimolo.Non immaginavo come potesse sentirsi chi vive il rapporto alla pari,indipendentemente dai miti appresi o riscritti dentro di se'.E'come vedere il mondo con lo sguardo di Seneca,con l'unica differenza che ora Seneca l'ho impresso a fuoco dentro il mio sguardo.Hic et nunc e' il mio attuale punto di riferimento.Non mi credera' ma riscriversi internamente per potersi concedere di guardare il mondo per cio'che e'(Adulto-Adulto)modifica totalmente la propria prospettiva.Concordo pienamente sull'incapacita'di leggere il mondo con i miti.Sono passato da un blocco universitario invincibile ad un 30,senza grossi sforzi..da un'eiaculazione precoce a qualcosa di straordinario sotto le lenzuola e la cosa bella e'che agli esiti nn ci ho nemmeno fatto caso..mi sono goduto la strada.Oddio forse utilizzo ancora la tecnica per instradarmi su cio'che desidero,ma credo di aver scoperto il modo per vivere in maniera appagante.Potrei innammorarmi e concedermelo mi sembra possibile.Beh,grazie della chiacchierata dott.ssa Elisabetta.Ti auguro un buon proseguimento di giornata.Stesso discorso per la tua collega.Grazie ancora..Psicologia,arti marziali e impegno personale,mi hanno permesso di imparare a vivere senza percepire disagi ovunque mi trovassi.Non so come e'definito il disturbo di adattamento cronico in psicanalisi,ma posso assicurare che fa'vivere malissimo.Grazie ancora..
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Il riflesso eiaculatorio e le sue anomalie, non correla con il percepire la donna alla sua portata o sul piedistallo, ma con tantissime altre variabili psichiche e relazionali.

L' intimità e l' empatia sotto le lenzuola, non è data una volta per tutte, ma è un ' alchimia, che si crea di volta in volta, correlando con un' infinità di elementi.

La sessualità è un universo complesso e sempre in itinere.



Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Gentile dott.ssa Randone,con tutto l'affetto,ma in che senso?Il riflesso eiaculatorio non correla..?Io parlo di me,non del riflesso eiaculatorio.Il protagonista sono io,le mie emozioni e le mie sensazioni,non il riflesso.Del riflesso eiaculatorio non me ne puo'fregare di meno.Credo abbia una figura genitoriale interna severa...a occhio.Leggo un Non e una generalizzazione.(tantissime variabili..quali?)Ho imparato da un buon terapeuta a dialogare con me stesso.E se ho scritto cosi',per me aveva e ha un senso.Il riflesso eiaculatorio lo lascio all'andrologo e alla fusis.Non e'cosi'scontato che un disturbo di adattamento nn possa creare problemi nella sessualita'.Ed e'evidente la ratio.Se nn mi consento di vivere nel qui ed ora e di assaporare il partner dall'angolazione che desidero ma dall'unica angolazione possibile(Grazia ricevuta),e',in re ipsa,il far prestocome strategia di contatto .Il partner nn lo vedi realmente,o meglio lo percepivo in modo sbilanciato.Se tu donna mi stai facendo un favore,e'naturale sentire il bisogno di far presto.Almeno io operavo cosi'.Ma se tu donna nn mi stai concedendo nessuna grazia,e lo realizzo,beh il bisogno di far presto non c'e'.E infatti non ce l'ho piu'.Per me e'stato cosi'.Poi che sul manuale di psicologia ci sia altro,beh..problemi del manuale,in franchezza.La presenza a letto,elimina tutto il disagio.Che sia chiaro nn era vissuto come tale,ma come l'unico modo possibile di relazionarsi ad una donna.La percezione nel mondo,o dentro una donna,se sono presente,beh e'molto diversa.Prima c'ero,ma nn c'ero.Ora esisto in tutto me stesso.Non c'ero abituato,perche' comunque nel prima era un modo di esistere cmq,ma ovattato;quanta sofferenza e che costi in chiave personale!L'alchimia se nn ti consenti ti vedere chi c'e'nel letto,c'e'cmq..ma non e'quella che vorresti per te stesso ne'quella che l'altro vorrebbe per se'.Il fatto di scegliersi cmq,beh..un senso lo pone.Poi che sia alchimia o altro,sarebbe un problema di definizione.Ma chi se ne frega,in onesta'.Sia chiaro,un adattato cmq fa'del suo meglio,anche durando pochissimo.Guardi una cosa l'ho imparata..che qualsiasi cosa facciamo,cmq e'la migliore possibile in base a come ci percepiamo.Se lo slogan interno e'..nn ci sai fare con le ragazze e sei abituato ad abbassare lo sguardo nell'incontro con l'altro,ma come vuole che guardi le donne?E cosa potrebbe mai uscire a letto?Dal basso verso l'alto,mai di fronte alla pari.Se riscrivo lo slogan e dico che nn esistono uomini che ci sanno fare ma solo il bisogno del momento,beh..la cosa cambia;se poi riscrivo me stesso dicendomi che l'altro nn mi sceglie per grazia ricevuta o per pieta',beh..allora mi consento di guardare la realta'femminile che ho davanti e sicut sagitta mi sento nel mondo.Guardare dritto nelle orbite la donna che hai davanti,ridimensiona il prima,direi che lo cancella e tutto sommato il corpo delle donne diventa uno dei tanti elementi possibili per percepire attrazione.Cadono i miti del sedere e del seno o del viso,e percepisci la presenza del partner per cio'che e'.Non c'e'piu'un feticcio fisico o nn so qualcosa che ti colpisce,ma indaghi nn so se nel corpo o nell'anima della donna che hai davanti e mentre son li' a muovermi,nn so.. mi godo il momento la cui durata la scelgo io insieme all'altro.Ma ora posso farlo perche'l'altro la vedo.Prima no.Se senti l'altro e lo percepisci nel mondo,beh..le assicuro che puoi decidere quando avere un orgasmo.Ignoro il senso del suo intervento,ma sono consapevole che e'il suo meglio.A me pare generalistico e tendenzialmente manualistico,ma puo'darsi che mi sbagli.Grazie per tutta questa attenzione e le ribadisco che la svalutazione di se',puo'produrre disagi nella sfera sessuale.Io oggi posso decidere al momento come relazionarmi con la donna che desidero.Prima era impossibile.Veda lei se non correla..per me correla.Le faccio i miei complimenti.E'molto carina...e grazie cmq del suo intervento.In effetti ho notato che ho imparato a mantenere il mio punto di vista.Altro aspetto prima nn ipotizzabile.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
L ringrazio per i complimenti .

Ma se riesce a mantenere il suo pensiero, non mettendosi in discussione, se le nostre ipotesi, ovviamente "ipotesi" visto che siamo online, le sembrano distanti dal suo mondo interiore, se ha fatto un valido percorso con il suo terapeuta, se intitola la sua richiesta "e.p. e cura", titolo non aderente al contenuto.....
quali sono le sue reali richieste?

Possiamo riformulare insieme la sua richiesta?

Tornando al riflesso eiaculatorio ed a tutto quello che c'è dietro, le assicuro che correla con talmente tante variabili, intrapsichiche , relazionali, educative, da cattivo apprendimento sessuale, ecc.....che non basterebbe questo spazio per approfondirlo.

[#9]
dopo
Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Beh in effetti,benche'mi riesca difficile esprimerlo,il mio problema e'questo.Ho imparato la tecnica per leggere in termini opzionali le mie possibilita'di elaborazione:ho ragionato per capire che e'possibile guardare da altre angolazioni;su una base formale(tecnica),ho riscritto la mia figura interna,accudendomi e nn aggredendomi e risvegliando una percezione sul mondo flessibile;ho imparato a consentirmi di guardare il mondo in primis e soprattutto a percepirmi nel mondo,sentendo all'inizio come fortissima la sensazione di esistere e oggi come un approccio sul e nel mondo ricco e vario.Questo modello per me intrapreso ha ridefinito molti miei aspetti,sessualita'compresa.Percependo concretamente l'altro,non so spiegarle come,ma persino il corpo l'ho iniziato a sentire;prima mah..sentivo poco nel contatto.Quello che non mi torna pero'e'che prima,pur durando pochino e vivendo in modo isterico e frettoloso il rapporto con l'altra persona,ricevevo sensazioni molto piu'forti.Oggi invece vivo sensazioni molto concrete,ma con un grediente di intensita'diverso,misurato.Il sedere e'un sedere;il seno e'il seno..nn c'e'piu' il "mamma che te..tte"!Il punto vero e'che se vivo nel qui ed ora e mi immergo dve sono,compreso nel letto con la donna che mi attrae,se percepisco l'altra persona semplicemente come una donna che mi attrae per la sua fisicita',beh..perde la magia di prima.Non ce li ha piu'i poteri di prima,il viso,il sedere e nn so le mani.Ora Funziona il sesso,mi godo l'altro in modo completo,ma perdo quell'euforia che avevo prima.Cioe'percepirsi adulti,ha il vantaggio di vedere il mondo per cio'che e',ma ha lo svantaggio di farti rendere conto che la tua vita e'vita,non una fiaba.Per ritornare a Lei;prima se avessi notato la sua foto,probabilmente lei diventava la Dottoressa dei sogni al suo semplice cenno;oggi trovo che sia una bellissima donna che ha studiato molti testi di psicologia.Prima probabilmente la sua mano era una Grazia ricevuta,oggi la sua mano rimane una mano di una bella donna.Stop.Vedendo cosi'il mondo,beh..ho perso la magia.Non so se ho reso l'idea..e quello che nn so, e'se sia un bene o un male.E'come se fosse di colpo talmente nel reale da nn avere piu'voglia di portare l'altro su piani che nn esistono ne'possono esistere.Ma cosi'..e'pensabile innamorarsi?Con questo sguardo?Il 90%delle donne che ho incrociato finora si percepisce o una bambina in cerca di un papa'sostituto,o di una mamma in cerca di un cucciolo da viziare e sgridare.Una donna presente,nn l'ho incrociata..ancora ma come sarebbe la godibilita'tra uomo e donna abituati a percepirsi costantemente adulti?Secondo la sua collega e'un bene e sicuramente lo e'riscriversi come adulto.Per percepire quello che oggi desidero,ho bisogno di emozionarmi per e con una donna.Il guaio e'che con lo sguardo che ho oggi,basta che una persona dice tre parole e so inquadrarla e la realta'presa per cio che e',compreso la femminilita',beh...la smitizzo di colpo.Per intenderci,Lei ha degli occhi molto belli;ma oggi per me,rimangono occhi e basta.Bellissimi,ma nn mi suscitano l'euforia di come ero prima.Prima sui sui occhi ci facevo un romanzo.Probabilmente le avrebbe fatto piacere,ma era un funzionamento obbligato che utilizzavo per compensare il gap,tra come vedevo lei e come vedevo me stesso.Oggi tutto questo nn c'e'piu'.E'come se questo modo di pormi nel mondo,immerso in modo completo nel dato reale,mi abbia cancellato tutti i problemi del passato,ma mi abbia riscritto in modo misurato,realistico e terribilmente attento,senza necessita'di proteggermi con la gravosita'di una genitorialita'critica e interna.E'tutto li'davanti a me,donna compresa.Ma ora la donna che mi piace,nn so piu'chi e'.Prima avevo schemi,viso,sedere,seno..oggi,nn c'e'niente se nn il momento dve mi trovo per poi decidere e scrivere le mie sensazioni.C'e'qualcosa che sento di aver perso e qualcosa che sento di aver guadagnato.Sicuramente oggi posso permettermi di dare piacere ad una donna.Prima era impossibile.Il disagio del precedente sguardo,mah..mi faceva vedere le cose e il mondo in modo cosi'incantato..E'come passare da un incantesimo ad una realta'percepita costantemente:sono azzeccato a qualsiasi attimo;la giornata sembra che duri il triplo.Ora sento perfettamente dve mi trovo.Prima..lo sapevo,ma nn lo sentivo.Ora che pero'sento..voi donne nn avete piu'i poteri di prima.E'complicato da scrivere,ma spero sia arrivato qualcosina.Per certi versi,mi dispiace essere consapevole che nn esiste una principessa,ma solo la donna che ho davanti.La percezione realistica e immersa nel mondo,affievolisce e di molto le passioni per le donne;direi che arricchisce pero'la possibilita'di desiderare quella donna precisa che hai incrociato nel presente;richiede qualcosa di piu'di un mito.Grazie ancora per tanta attenzione..ed e'stato il mio un consulto parere piu'vicino ad una confessione,mi sa..
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Gentile Utente,
Dal momento che lei usa un linguaggio mutuato dall'Analisi Transazionale, le risponderò con quello. La relazione paritetica e' certamente tra Adulto e Adulto. Questo presuppone un rapporto in cui Io sono Ok e tu sei Ok. Tuttavia, una relazione in cui vi sia anche intimità, e qui mi rifaccio a Eric Berne, presuppone anche la presenza del Bambino, con la sua curiosità, il suo entusiasmo, la sua voglia di vivere e di esplorare il mondo, il suo desiderio di mettersi in gioco. Credo che, nel suo percorso, lei abbia già fatto un considerevole cammino nella misura in cui ora può vedere la realtà senza falsi miti o magie o incantesimi. Tuttavia, il passo successivo potrebbe essere il recupero del Bambino interiore che da' carica ed entusiasmo alla vita. Lo Stato dell'Io Adulto e' assolutamente necessario per muoverci nella vita con senso di realtà, spirito critico, efficienza e padronanza. Lo Stato dell'Io Bambino Libero si affianca all'Adulto per riscoprire la leggerezza e la spensieratezza dell'esistenza. Credo che questo possa essere il passo successivo rispondente al suo quesito. L'integrazione degli aspetti potrebbe essere la meta di un ulteriore cammino.
Cordiali saluti
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa ad ind. Clinico
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dopo
Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Beh io ho utilizzato la Terapia cognitiva e lo schema transazionale e comunque Lei parla la mia lingua dott.ssa e ritengo che sia un ottimo tecnico,da quel poco che ho letto.Posso dire che sono un appassionato di arti marziali e probabilmente e'Shaolin a portarmi su questo terreno di misura.Essere attaccato alla realta',beh..e'un'operazione che ho imparato nelle arti marziali.Diventa come l'acqua e liberati dallo schema.Jeet kune doo e'la strada della liberazione,mi e'stato detto milioni di volte.Se ci penso pero',pratico arti marziali perche'provo piacere a combattere.Tutto sommato lo sguardo e'sicuramente da adulto,ma c'e'l'emozione e il piacere di godere il mio interesse di marzialista.Partiro'dal kung fu,per rielaborare quanto mi ha scritto.Scritto che trovo condivisibile.Probabilmente e'come scrive lei.Grazie ancora.
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