Ansia sociale, difficoltà a stare con gli altri

Salve.
Sono una ragazza di ventidue anni; conduco una vita normale, vivo con i miei, frequento l'università, ho un ragazzo, qualche amicizia: tutto regolare.
Il problema è che praticamente da sempre mi porto dietro un profondo disagio che provo ogni volta che devo gestire una situazione in cui si suppone io debba stare in mezzo alla gente. Solitamente, riesco a distogliere l'attenzione sulla mia sensazione di essere fuori posto ovunque perché sono sveglia e ho un buon sense of humor e questo mi permette di deviare dai momenti di imbarazzo che temo e dalla mia paura di essere respinta e di farmi due risate in compagnia. In realtà, quando sono con gli altri, non faccio altro che rimuginare su come io mi stia comportando, se mi sto comportando bene, se alle persone presenti interessa davvero che io ci sia o no, se con loro ho un rapporto profondo oppure no; penso che se non ci fossi sarebbe uguale, che potrei smettere di uscire domani perché non ne vale la pena, mi faccio mille paranoie su come gli altri mi vedono, se mi ritengono una buona amica, se mi vorrebbero come confidente. Io non sono una persona che parla molto e non mi apro mai, mi tengo tutto dentro perché ho molta difficoltà a essere spontanea e comunicativa, anzi, mi sento arida e spenta, come se non avessi nulla da dare o da dire. Gli altri, invece, mi danno l'idea di persone molto vitali ed energiche, piene di entusiasmo e circondate da amicizie e momenti di complicità con gli altri che per me non esistono se non raramente. Fantastico spesso su come sarebbe sentirmi a mio agio con gli altri, non avere paura di essere esclusa ogni volta, non avere paura che venga preferita un'altra persona a me e mi sento molto sola. Quando cerco di dare meno corda a tutte queste paranoie mi convinco di essere solo egocentrica e di non meritare tutte queste attenzioni verso me stessa e di stare solo lamentandomi, ma praticamente mi sento così da quando ero piccola, fra me e gli altri ho sempre messo molta distanza, col risultato di non avere un rapporto profondo e soddisfacente al di fuori di un paio e di sentirmi sempre come una specie di fallimento sociale. A volte penso di non essere tagliata per stare in mezzo alla gente, mi convinco di essere solo un po' più complicata e di aver bisogno di più tempo e calma per trovarmi a mio agio, mentre altre volte penso di non essere in grado non solo di sostenere i rapporti sociali, ma anche le cose quotidiane della vita (ho faticato tantissimo nel cominciare a guidare la macchina, ad esempio, e in generale sono molto spaventata dai cambiamenti e dalle cose nuove) e quindi la vita e il mondo stessi. A volte, per affrontare una situazione, devo forzarmi fisicamente, altrimenti rimarrei immobile per ore - ma non lo faccio. Al contrario, mi forzo per riuscire bene in tutto, ho paura di deludere me stessa e di confinarmi nell'immobilità.
Mi chiedo se i miei siano tutti capricci o se ci sia un disturbo reale(fobia sociale? disturbo evitante?) a cui dovrei pensare.
[#1]
Attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

la situazione che descrive mi suggerisce soltanto una certa insicurezza accompagnata da una scarsa autostima, e di queste sarebbe opportuno approfondire le cause per poterle ridimensionare.

Probabilmente Le è mancata una certa tranquillità da parte dell'ambito familiare, e perciò si preoccupa un po' troppo del giudizio degli altri che, invece, spesso hanno livelli di preoccupazione verso il prossimo che sono molto meno elevati.

Credo che sia sulla strada giusta quando <<Solitamente, riesco a distogliere l'attenzione sulla mia sensazione di essere fuori posto ovunque perché sono sveglia e ho un buon sense of humor e questo mi permette di deviare dai momenti di imbarazzo>>

e anche quando <<mi forzo per riuscire bene in tutto>>.

Tenga presente però che non è obbligatorio riuscire bene in tutto; gli errori fanno parte della natura umana e servono per imparare.

La invito a riflettere su tutto ciò ed eventualmente a consultare uno/a psicologo/a (ve ne sono anche nel servizio pubblico) per approfondimenti.
[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile Utente,

da una parte tuti noi impariamo a stare con gli altri

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html

dall'altra, mi pare ci siano tematiche che stanno emergendo da questa mail che meriterebbero di essere discusse con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta. La bassa autostima, come già ha indicato il Collega, ma anche tutte le paure che La paralizzano e che potrebbe superare affrontandole con un trattamento mirato.
Se Lei funziona così da sempre, ovvero porta con sè tutti questi timori sin da quando era bambina, dovrebbe fare attenzione a non far sì che queste paure possano amplificarsi e rafforzarsi. Il tempo, infatti, non è a favore dell'incubazione delle paure.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto