Pedopornografia

Buongiorno.
Avrei bisogno di un consulto (nuovamente) perché ieri sera sono rimasta disorientata e spaventata dalle dichiarazioni del mio ragazzo.
La sua sessualità (almeno a livello mentale) mi sta apparendo sempre più contorta.

Premetto che lui è feticista e amante di video in cui vengono schiacciati gli insetti.

Ieri sera stavamo parlando di pedopornografia.
Lui dice che bisogna fare una differenza tra i fruitori e chi la mette in pratica: i primi non hanno colpe perché semplicemente la loro fantasia è quella di avere un rapporto con una bambina/o.
I secondi sì che sono invece da condannare, in quanto costringono i bambini ad avere rapporti non consenzienti.

Ecco, io mi sono spaventata.
Non sono di certo qui a chiedere se sia giusta la mia o la sua teoria.
Chiedo solo se ho ragione di avere paura per e di lui.

Vi ringrazio in anticipo.
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,
questa è una questione in cui c'è ampio dibattito.
Da un certo punto di vista è corretto quello che dice il Suo ragazzo.
Sarebbe come dire che coloro che guardano film polizieschi sono dei criminali potenziali.

Che l'utente curioso vada punito è condizione necessaria perchè per fare un film del genere dei bambini subiscono atti osceni.
Cioè, la curiosità generebbe la domanda, e quindi diventa motore di questo mondo aberrante.
Quanti sono i polizieschi che hanno come oggetto la pedofilia senza però mostrare esplicitamente le scene dell'abuso, ma che sono implicitamente richiamate?

Anche questi telefilm stimolano sull'argomento pedofilia in modo implicito.

Certo non possiamo porre sullo stesso piano chi fa e chi guarda solo e non farebbe mai.

Inoltre il tanto parlare dell'argomento genera curiosità per forza di cose.

Anche Lei, pur senza aver visionato materiale pedopornografico sa di cosa si sta parlando, ed ha un'idea in merito.

La questione potrebbe essere ancora più complessa, specialmente se episodi di pedofilia hanno riguardato in qualche modo il Suo ragazzo, sia che abbia subito qualche atto, sia che creda di aver subito qualche atto, sia che sia stato tanto messo in guardia sul difendersi dai pedofili da essere stato spaventato. O semplicemente come Lei sa di cosa si parla ed ha un'idea in merito senza aver visionato materiale pedopornografico.

Attenzione anche ai falsi miti. Cioè non siamo perfetti ed abbiamo anche lati oscuri e strani che il più delle volte vengono repressi.

Comunque ricordi che fatti ed opinioni non sono la stessa cosa. Un conto è fantasticare ed un conto è agire. Conosce il detto "tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare"? Riflette la bene la situazione che parlare di qualcosa e farlo sono cose lontane.

E poi se fa bene ad aver paura o meno di lui, questa è domanda a cui la risposta la ha Lei, e si basa su quanto Lei si senta rispettata e non sfruttata sulle richieste sessuali o di schiacciamento di animali. Lei può anche dire di no ad eventuali richieste. Certo se dice troppi no, valuti anche la possibilità che non siate più compatibili o che lui vada altrove a farsi dire di si.
Che ne pensa?

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

[#2]
dopo
Utente
Utente
Non potevo chiedere risposta più completa e articolata, la ringrazio davvero infinitamente.
Io non ho paura di lui, assolutamente. Non mi ha neppure mai chiesto di assecondare certe sue fantasie perché sa che non lo farei mai; da ciò ho sempre dedotto che conosce bene i miei limiti.
Sa che se posso esaudisco le sue richiesta (non gli nego mai di "divertirsi" con i miei piedi o anche altre cose che so che lo stimolano particolarmente), ma sa anche che rispetto ogni minuscola forma di vita, insetti compresi.

Non nego comunque di essermi posta stavolta la domanda se la sua affermazione celasse tendenze pedofile. Ma ho esagerato, è evidente.

Grazie a lei, dottore, ho inquadrato meglio la questione e ho capito che effettivamente non ho motivo di temere per noi.
Ammetto che mi è stato un po' difficile all'inizio accettare i suoi gusti fuori dai canoni, ma ora li ritengo un fattore che ci rende ancora più particolari.

Mi scuso per averla tediata con una paranoia fine a sé stessa, ma allo stesso tempo sono felice di aver scritto la mia richiesta di consulto perché adesso il mio morale è decisamente più alto.
Grazie ancora.