Eccitazione difficile

Buonasera,
sono un ragazzo di 23 anni che ultimamente non riesce a vivere serenamente la vita di coppia a causa di un problema.
Premetto che è molto difficile parlarne, però farlo qui già mi riesce più semplice.
Sin da piccolo ho una fissa, un feticismo, per i piedi femminili, quindi nel corso degli anni ogniqualvolta avevo masturbazioni il mio pensiero fisso era quello. Ora mi trovo a voler avere un rapporto con la mia ragazza, però trovo difficile eccitarmi. Quando ci baciamo etc, l'erezioni sono molto difficili, eppure a me piace, la desidero e ho voglia di avere un rapporto con lei. Però non riesco ad avere un'erezione forte come quando mi masturbo e soprattutto a mantenerla. Lei questo non lo sa e sinceramente trovo difficile parlarne, preferirei risolvere da solo questa cosa se devo essere franco.
Cosa mi potreste consigliare? Esistono farmaci che possano aiutare? Perchè probabilmente una volta che avrò avuto i primi rapporti poi magari viene tutto più facile e avrei sicuramente meno ansia.
Inoltre anche provando a masturbarmi da solo, senza ausilio di video etc riguardanti il mio feticismo, trovo anche qui molto difficile l'erezione completa, però non penso di avere disfunzioni, perchè appunto quando vedo quello che mi piace non ho problemi, quindi "fisicamente" il sangue dovrebbe affluire correttamente nella zona.
L'unico rimedio potrebbe essere il viagra? Onestamente spendere 30€ a pillola per il resto della vita è una cosa che mi risparmierei.
Ringrazio anticipatamente per le eventuali risposte, mi dareste un aiuto enorme.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile ragazzo,
E' talvolta complesso passare dalla masturbazione al rapporto con una persona. Nella masturbazione il singolo sa cosa gli piace, come "farsi "funzionare" ecc.
Con una persona reale, occorre avere contemporaneamente attenzione a sè e all'altro/a e ai suoi gusti; l'altra persona non corrisponde alle proprie fantasie erotiche; e dunque occorre un'opera di "svezzamento" dalle sensazioni della masturbazione per poter apprezzare gradualmente le sensazioni - differenti - che nascono in coppia.
In questi casi quando si parla di farmaci per l'erezione, si pensa al loro utilizzo come un aiuto per sboccare la situazione, non per sempre.
Ed inoltre ci sono almeno tre tipi di farmaci con caratteristiche piuttosto differenti di azione.
Ci rifletta, e nel caso ne parli con il suo medico. Forse anche un un esperto psy, meglio se specializzato in sessuologia.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazzo,
da quanto tempo frequenta la sua attuale ragazza?
Ne ha avute altre prima di lei, oppure no?
Per Lei (che scrive) si tratta delle prime esperienze sessuali di coppia?
E per la sua compagna?
Che peso ritiene possa avere l'ansia nel causare o mantenere la problematica che ha descritto?

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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dopo
Utente
Utente
Innanzitutto grazie per le risposte che già mi aiutano :)
Provo a rendere più chiaro il tutto.
Fin da piccolo ho sofferto di fimosi, quindi non essendomi mai innamorato di una ragazza ho trascurato sempre questo problema, salvo poi operarmi da poco di circoncisione. Perciò è si la mia prima esperienza con una ragazza, però sono abbastanza informato e consapevole del mio corpo e di quello della partner. Per dire, finora con il fatto che mi sono operato lei sa che non posso ancora avere un rapporto completo, però riesco comunque a farle avere orgasmi e lei si sente comunque già appagata da quello che facciamo, specialmente perchè è stata una storia molto intensa ed anche lei, pur avendo avuto altre storie, essendo innamorata mi rende tutto più semplice.
Io ogni volta che ho delle erezioni con lei non ce le ho fortissime, proprio perchè di fatto non mi eccita l'atto sessuale in se, essendo cresciuto con questa fissazione per le estremità femminili, la mia eccitazione ha sempre fatto riferimento a quell'aspetto della donna. Già è molto liberatorio parlarne e quindi ricolgo l'occasione per ringraziare.
Io mi reputo un ragazzo normale, ho anche un bell'aspetto e non mi sono mai mancate le donne intorno, il che fa si che io abbia un'ottima autostima, quindi non credo di soffrire di ansie da prestazioni. Semplicemente al momento non mi fa godere l'atto sessuale in se, pur piacendomi toccarle i seni, o i genitali, non è abbastanza da farmi eccitare come invece può essere il lato fetish. Vorrei semplicemente "cambiare orientamento", non so se mi spiego. Per questo ritengo che forse (ma questo dovrebbe confermarmelo qualcuno di voi), con un aiuto iniziale per farmi avere buone erezioni, poi il resto possa venire da se. Altrimenti come dovrei fare? Sono destinato a vivere la vita eccitandomi solamente con le estremità femminili? E' una cosa che non vorrei, quindi ringrazio ancora anticipatamente per il vostro aiuto.
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile utente,
forse potrebbe essere utile cercare di capire l'origine di questo suo feticismo, per vedere se si collega a problematiche e in vista di un loro superamento..
Ovviamente ciò va fatto nello studio del professionista.

Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
Breve Strategica-Gestalt-Seduta Singola
Disturbi psicologici e mente-corpo

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
Le parafilie, come il feticismo, per evitare che diventino un' aggravante alla vita sessuale, devono essere ben integrate a livello psichico e della relazione.

L' autoertismo, non può esse paragonato al" piacere condiviso" , che segue ben altri percorsi
Le alLegò qualche lettura, consideri che la farmacoterapia, non è mai risolutiva, ma sintomatica e necessita dimun protocollo combinato, che tenga sempre presente dell' aspetto psichico e relazionale del paziente

parafilie.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1613-sessualita-estrema-sado-masochismo-bdsm.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1869-perversioni-sessuali-o-giochi-erotici-terapia-si-terapia-no.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazzo,
una parafilia, come ad esempio il feticismo che ha descritto, si caratterizza proprio per la difficoltà a stare insieme nell’intimità con un’altra persona, ricercando al posto di questa intimità esperienze fortemente eccitanti, ma non relazionali.
Se ora il fatto di raggiungere un'eccitazione soddisfacente solamente attraverso quel tipo di fantasie sta diventando per Lei fastidioso e vorrebbe cercare di superarlo, non credo che potrebbe risolvere la situazione semplicemente con una pasticca.
Sarebbe meglio si rivolgesse ad uno psicologo psicoterapeuta per occuparsi degli aspetti mentali ed affettivo-relazionali dell'eccitazione, non tanto delle loro conseguenze fisiologiche (per le quali tra l'altro, data la sua recente storia clinica, credo abbia già effettuato i dovuti controlli).


Cordialità.

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dopo
Utente
Utente
La mia parafilia penso derivi dall'infanzia, non saprei ricordare proprio l'"iniziazione" come singolo episodio, ma sin dalle elementari mi eccitavo con i piedi, penso come tutti i feticisti le prime "esperienze" siano con i propri familiari non stretti, tipo zie, eccetera.

La mia domanda: se ne può uscire? Posso riuscire ad avere normali e forti erezioni con la visione di un seno o di una vagina come tutti gli altri?
Come mi consigliate di agire? Esistono consultori o similia, gratuiti? La terapia cosa prevede? Terapia ormonale o semplici sedute psicologiche?

Nuovamente grazie, è ammirabile l'impegno con cui vengano gestite le richieste di consulto, significa che esistono medici che hanno veramente una gran passione.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Non credo che gli ormoni abbiano a che fare con ciò che ha raccontato...
Il tipo di terapia, o meglio, di intervento sarà deciso (insieme a Lei) da chi la vedrà di persona ed approfondirà i vari aspetti della questione.
Inoltre, lo strumento utilizzato dagli psicologi sono le sedute psicologiche, poiché non essendo medici non intervengono con farmaci.
Può certamente trovare Colleghi che potranno seguirla gratuitamente presso un Consultorio o, previo pagamento di un modesto ticket, presso un servizio di Psicologia.
Può iniziare a cercare qui:

http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_912_listaFile_itemName_10_file.pdf


Buona serata.

[#9]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta, però non riesco a visualizzare il link.
Comunque sia credo che proverò un colloquio con uno psicologo al consultorio già domani, questa cosa mi preme perchè vivendo un periodo molto sereno questa cosa rappresenta un problema prioritario.

Devo ammettere che già l'aver scritto un pò i miei problemi qui mi sta aiutando, secondo voi è possibile risolvere il problema anche da soli, semplicemente con positività e grazie all'amore per la propria partner? Mi sento molto motivato, anche perchè il mio unico obiettivo è fare felice lei, onestamente il mio orgasmo è molto secondario, ho questa visione del rapporto, pur condividendo l'opinione che sia un dare-ricevere simultaneo :-)

Inoltre, ho appena provato la masturbazione guardando un normale video porno, e non ho avuto problemi devo dire.. L'erezione, se stimolo l'organo genitale, non cala ed è soddisfacente, è la prima volta che guardo un video porno ordinario per raggiungere l'orgasmo, e psicologicamente mi da l'idea che mi abbia aiutato molto, visto che sento come se il mio desiderio fosse aumentato.
Dato ciò, è corretto credere che il mio caso possa ipoteticamente essere superato se lo affronto positivamente e in virtù di quanto ho scritto?

Per quanto riguarda la mia parafilia, ossia il feticismo per i piedi, ho intenzione veramente di superarla e magari confinarlo in uno spazio più piccolo della mia sfera sessuale, in quanto non trovo corretta la rinuncia defintiva a quella che può anche diventare magari una situazione piacevole e particolare in futuro, quindi invece che rinunciarvi spero di riuscire semplicemente a renderlo meno invadente. E' corretta come linea di pensiero? Altri consigli? Per me è importante anche solo sapere di essere sulla strada giusta e avere possibilità.

Di nuovo grazie.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Se legge attentamente i miei articoli, troverà quello che chiede sulle parafilie.

"Per quanto riguarda la mia parafilia, ossia il feticismo per i piedi, ho intenzione veramente di superarla e magari confinarlo in uno spazio più piccolo della mia sfera sessuale, in quanto non trovo corretta la rinuncia defintiva a quella che può anche diventare magari una situazione piacevole e particolare in futuro, quindi invece che rinunciarvi spero di riuscire semplicemente a renderlo meno invadente. E' corretta come linea di pensiero? Altri consigli?"

Non può decidere in maniera teorica cosa e come fare, non si tratta di consigli, ma di diagnosi cliniche e terapie
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