Relazione

buongiorno, spero che possiate aiutarmi e darmi un consiglio sulla situazione. ho 23
anni e sono fidanzata da 5 con un ragazzo della mia stessa eta'. o meglio lo ero fino a wuadi 2 mesi fa: dopo un mesetto di litigi continui dovuti a sue disattenzioni ha espresso dei dubbi sul sentirsi inadeguato e non riuscire a farmi felice. abbiamo deciso di prenderci del tempo senza stare insieme per pensare. lui dice di amarmi e proprio perche mi ama dice che e' meglio se non stiamo insieme ora perche non sarebbe in grado do soddisfare le mie esigenze. il punto e' che lui sta attraversando un periodo difficile: in un anno suo nonno e sua zia si sono ammalati di cancro , sono guariti e ora a sua cugina e' stato diagnosticato un tumore al cervello che sta affrontando ora. io sono spesso sull orlo di troncare la relazione perche le sue parole non corrispondono ai fatti e io pendo sempre dalle sue labbra. tuttavia essendo consapevole che lui sta male non riesco a non stargli vicino. l' idea che lui stia male mi distrugge , come devo fare? qual e' il miglior modo per stare vicino a una persona in questa situazione? e' giusto dargli un ultimatum chiedendogli se ha bisogno di me o no? non so piu che fare. vi ringrazio in anticipo
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Dr.ssa Paola Dei Psicologo, Psicoterapeuta 305 27 9
Gentile signorina
Cerco di tradurre quello che lei racconta. Dalle sue parole si percepisce il conflitto che sta vivendo e che la allontana dalla presenza a sé stessa impedendole di focalizzare l'attenzione al "qui e ora" per scorgere nuove possibilità e per espandere la capacità di cogliere i suoi reali bisogni in questo preciso momento. Il suo ragazzo del resto in questo ultimo periodo sta attraversando una serie di esperienze che non gli permettono di dare a lei la presenza che lei stessa desidera e il suo potenziale creativo non é sufficiente a trovare risposte adattive in mezzo a tutte le relazioni che lo portano a vivere tormenti legati a tematiche come la malattia, il dolore, etc. In poche parole sembra che non riesca a trovare la strada per relazionarsi con lei e/o per farsi aiutare da lei e, come lui stesso le ha confessato, si sente inadeguato. C'é una inquietudine della domanda alla quale lui non riesce a dare certezza di risposte e lei é costretta a muoversi nel regno del contraddittorio. Vorrebbe aiutarlo ma non trova spazio per farlo, vive il dolore con lui ma sente di aver bisogno lei stessa di essere rassicurata sui sentimenti che lui prova per lei e che non le vengono espressi nel modo che lei stessa desidera. John Gray, un collega che anni fa ha scritto un testo divenuto in pochi anni un best sellers internazionale dal titolo: Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere, ha cercato di sondare all'interno dei diversi modi di vivere del maschile e del femminile e la lettura può intanto offrirle spunti di riflessione, poi gli offra la sua presenza, come lei stessa dice molto affettuosamente di voler fare e stia semplicemente in attesa, sia ricettiva, accetti e conviva con questo momento difficile e, se sente che da sola non ce la fa, cerchi aiuto da un/a collega, le basta qualche seduta per far chiarezza ed acquisire consapevolezza delle sue possibilità e potenzialità. Lei è dotata di autenticità, lo si sente, e puó trasformare il fluire dell'esistenza, scoprendo e addentrandosi dentro la fitta trama di corrispondenze fra accadimenti esterni ed eventi interiori che sta vivendo. Inoltre ha già dentro di sé tutte le risposte e le risorse che le occorrono, necessita soltanto di scoprirle.
Se vuole legga qualche news che trova sul mio blog personale, scelga lei i titoli che la ispirano di più.
https://www.medicitalia.it/paoladei/
"Nessuno puó rivelarci alcunché, eccetto ció che già riposa semi addormentato alle radici del vostro sapere...".
Rifletta su tutto e scriva ancora, molti auguri

Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

ci parli di eventi stressanti accaduti di recente nella vita del tuo ragazzo e di come questo stress abbia inciso sulla vostra relazione che è nata cinque anni fa.

Prima di questi eventi com'era la vostra storia?

Secondo te come mai il tuo ragazzo dice che è meglio per te, proprio perchè ti ama, starti lontano? Lui non chiede aiuto e vicinanza protettiva nel momento in cui soffre e ha bisogno? Tende ad isolarsi quando succede qualcosa per lui particolarmente difficile?

In passato di fronte alle difficoltà condivideva con te i suoi stati d'animo e i suoi pensieri?

Per te che cosa significa stare vicino a una persona che soffre?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
il suo ragazzo sta vivendo un periodo complesso e difficile. Tutte queste preoccupazioni e dolori per malattie gravi di cari congiunti che gettano ombre sulla loro sopravvivenza, fanno confrontare con tematiche di morte.

Una minore disponibilità affettiva nei suoi confronti, fosse questo o comunque minori attenzioni sono compatibili con quanto il suo ragazzo sta vivendo. Non sembrerebbero proprio segno di disamore, tant'è che <lui dice di amarmi e proprio perche mi ama dice che e' meglio se non stiamo insieme ora perche non sarebbe in grado do soddisfare le mie esigenze>.

Potrebbe essere piuttosto un suo (di lei che scrive) atteggiamento richiedente a complicare la situazione e potrebbe magari fare sentire il suo lui non compreso con eventuali ripercussioni sul vostro rapporto.

Vicinanza emotiva, comprensione empatica, rispetto dei bisogni del suo ragazzo, accettazione di quanto lui si sentirebbe in grado di darle aspettando che il peggio passi, sarebbero di aiuto per il vostro rapporto. Se se la sente, naturalmente. Credo che in questo momento per motivi contingenti non sia in grado di poterle dare di più.

Un caro saluto



Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
innanzitutto Vi ringrazio per la vostra veloce risposta.

grazie per gli spunti, approfitterò sicuramente per fare qualche lettura che mi aiuti magari a fare chiarezza su qualche punto.

La mia situazione è anche complicata dal fatto che io sono una persona piuttosto insicura e spesso i miei pensieri mettono in ombra quella che davvero è la realtà facendo mi vedere tutto in senso pessimistico e pensando negativamente.
lui è una persona estremamente estroversa e solare, una cosa cosa che ho sempre notato di lui è la sua positività. finora non ha mai attraversato dei periodi "bui", ha una bella famiglia ,amici e quindi non ho mai avuto la possibilità di "testare" la sua reazione a un evento triste, sicuramente posso dire che non è una persona che ama confidarsi sui suoi stati d'animo , anzi ha sempre tagliato corto quando io cercavo di fare domande su determinati comportamenti, per esempio se aveva litigato con qualche amico/a. come dicevo, intorno a Maggio io ho cominciato a farmi sempre più "assillante" per il fatto che lui non mi dimostrasse il suo amore ecc.. sinceramente se potessi tornare indietro probabilmente non mi comporterei allo stesso modo ma cercherei di parlargli e di comprenderlo ma allo stesso modo di spingerlo a essere un pò più presente. tuttavia nonostante io continui a ribadirgli il mio amore incondizionato lui non molla, continua a dire che per ora è meglio cosi: è una situazione che non può tuttavia andare avanti... ci vediamo circa una volta alla settimana e quando ci vediamo sembra che nulla sia accaduto, ci sentiamo comunque ogni giorno (ovviamente lui ha un atteggiamento distaccato telefonicamente). tra poco cominceranno le vacanze e per la prima volta non faremo nulla insieme...lui andrà nel solito posto di villeggiatura dove va con la famiglia e dove ha tutti gli amici con cui si diverte e io no. questo potrebbe fargli bene in termini di distrazione ma al tempo stesso mi fa male. perchè non sente l'esigenza di stare con me? io cerco di essere presente e cerco di resistere nonostante questa situazione mi faccia molto male. come posso sapere che poi scopra che il punto in realtà sia che non mi ama? avrò sopportato tutto questo per niente. dandogli un ultimatum ora mi preserverei dallo stare male in quel senso, ma non ho il coraggio di dirgli addio. forse dovrei chiedergli guardandomi negli occhi , alla luce del fatto che sono passati quasi 2 mesi, ora cosa vuole da me , cosa vuole che io faccia. ovviamente sto andando contro tutti i miei amici e genitori che vedendomi sofferente pensano semplicemente che a 23 sia normale che l'amore nato giovane finisca e che lui abbia solo paura di lasciarmi andare definitivamente. grazie ancora a tutti voi!
[#5]
dopo
Utente
Utente
un'ultima cosa : sono sempre incerta nel proporgli di passare del tempo insieme perchè mi scoraggia il fatto che l'iniziativa non provenga da lui . sarebbe una forzatura proporgli un weekend fuori porta insieme? quello che so è che lui non rifiuta il divertimento, quando partirà per le vacanze andrà in un posto in cui si diverte. di questo sono assolutamente certa. ed è qui che c'è lo scontro gelosia /buon senso. buon senso nel comprendere e aspettare e poi rimpianto quando vedo che si diverte e penso "ma che sto facendo?". vorrei trovare un equilibrio , sapere fin dove mi posso spingere ad esempio nel farlo ingelosire , fin dove mi posso spingere nel litigare perchè comunque non stiamo insieme. scusate la confusione ma è molto difficile trascriere le emozioni. grazie ancora
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

è molto evidente la tua insicurezza perchè sembra che tu abbia paura di rompere un vaso di porcellana nel proporre al tuo ragazzo di fare un w.e. insieme e di parlare liberamente.

Sembra ci sia qualcosa dentro di te che teme fortemente la fine di questa storia... non capisco affermazioni quali " come posso sapere che poi scopra che il punto in realtà sia che non mi ama? avrò sopportato tutto questo per niente."; in realtà soltanto il tempo e il superamento di questa crisi potrà farti capire come stanno le cose. Sembra invece che tu voglia fare una sorta di "fuga preventiva" dalla relazione per tutelarti.

Stai vicino al tuo ragazzo nella maniera in cui sei capace, con semplicità, sforzandoti di capire e leggere i suoi bisogni.
Comprendo che tu sia anche un po' seccata perchè anche tu hai i tuoi, ma in una relazione la reciprocità può esprimersi anche in questa maniera, ovvero chi dei due è più forte sostiene momentaneamente l'altro. Se comunque il tuo ragazzo ha anche voglia e bisogno di divertirsi, prova a proporglielo.

Saluti,
[#7]
dopo
Utente
Utente
grazie per i vostri consigli!! vi farò sapere come procede. grazie ancora
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Molto bene.
Saluti,
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<sapere fin dove mi posso spingere ad esempio nel farlo ingelosire , fin dove mi posso spingere nel litigare perchè comunque non stiamo insieme.>

Cara Ragazza,
entrambe le soluzioni francamente non sono proprio l'ideale per riconquistare il suo ragazzo. Rischierebbe in questo modo di infastidirlo e ottenere l'effetto opposto.

Dovrebbe cercare di comprendere maggiormente dal mio punto di vista le sue necessità (di lui).
Se in passato è stata assillante eviterei di cadere nello stesso errore, non è di aiuto per il rapporto.

Non crede che potrebbe giovargli se in un periodo così nero va in vacanza ?

Comprendo lei soffra per questa situazione e che si senta messa da parte, d'altronde non ci è permesso di costringere gli altri al proprio volere. Attenda tempi migliori se crede e, se riesce, anziché cercare di escogitare strategie perdenti, cerchi di comprendere anche da altri punti di vista i motivi del comportamento del suo ragazzo.

Il week end fuori porta se proposto con garbo non credo pregiudichi niente. Apra magari la strada al dialogo e alla comprensione.

Cari auguri