Crisi marito

gentilissimi Dottori, vi scrivo per capire cosa è successo nella testa di mio marito di anni 25. Siamo sposati da 10 mesi dopo 7 anni di fidanzamento, io sono di 6 anni più grande ma l età per lui e anche per la sua famiglia non è mai stato un problema, mentre per me avvolte si. È un ragazzo cresciuto molto in fretta a causa dell educazione ricevuta dal padre, molto responsabile e lavoratore e con sani principi tanto da chiedermi in moglie dopo aver comprato la casa. Siamo sempre stati una coppia molto invidiata per come eravamo affiatati e per come l amore crescesse ogni giorno. Durante questi mesi, la famiglia di lui con cui hanno un rapporto morboso gli ha fatto pesare con rimproveri e pianti della madre il fatto che non salivano ogni giorno a trovarli, mentre il sabato e la domenica come d obbligo eravamo a pranzo e cena. Nel frattempo subisce il cambio reparto a lavoro e si ritrova a subire la pressione del nuovo caporeparto che lo maltratta tanto che anche i colleghi notano in lui un cambiamento, il rischio inoltre è la chiusura del negozio di cui solo a filo a parlato con me che inizio a notare un lieve cambiamento. Per l anniversario della sorella non siamo andati e la sua famiglia gli ha fatto una lavata di testa...tanto che il giorno successivo lui è cambiato totalmente nei miei confronti dicendomi che non mi amava più, e che la colpa era mia...per il mio passato, per i miei amici, perché non lo cercavo mai, perché si sentiva brutto e inferiore a me, perché non abbraccio il legame morboso della sua famiglia accusandomi di essere troppo solitaria (alle feste ero sempre presente) ma io non sono cambiata in 7 anni mentre è venuto fuori (dice lui) l altro 50% del suo carattere che ha messo da parte per compiacere me, cosi mi ritrovo una persona per me sconosciuta con cui provo imbarazzo...mi ha detto che non lo attraggo più, se vede e pensa a me non sente "niente" neanche affetto...dice che è come se fosse venuto qualcuno e gli avesse prosciugato tutto, rinnega i 7 anni e ricorda solo i momenti brutti, episodi negativi e il resto come i ricordi belli no, dice che ha sbagliato a sposarmi e quasi non mi guarda, non mi scrive neanche per dirmi che non rientra. Assente, dice che vorrebbe fuggire in cima ad un monte lontano da tutti, non gli frega di nulla, e indifferente anche alla famiglia che piange per il nostro matrimonio; la mia reazione è stata l accettazione e l elaborazione del lutto perché mio marito non ce più,vuole l annullamento di tutto, io non gli vado contro anche se lo vedo impulsivo, solo che non capisco cosa gli sia successo, non ce una 3 persona ve lo assicuro, dal 10 luglio va a pranzo e cena dalla mamma...mi ignora ma allo stesso tempo reagisce male se ricevo chiamate durante la notte o il giorno. Inoltre, il sesso ne ha risentito, lui perdeva l erezione ultimamente, ecco cosa dice a terzi: non è geloso, non l attraggo e quindi non mi ama, questo perché 3 anni fa lo rimprovera x la sua gelosia, a cui pose fine. Grazie.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Sembra che suo marito si trovi in uno stato di abbassamento del tono dell'umore e che per questo non solo sente meno attrazione verso di lei, ma anche verso altre attività o persone.

Quando ci si trova in stato di umore depresso, uno dei primi sintomi è la mancanza di "voglia" di fare le cose e di coltivare le relazioni. Ma molte volte ci sono dei motivi dietro a tali cambiamenti, che da qui è difficile intuire. Potrebbe essere stato per lo stress lavorativo, per lo stress causato dalla sua famiglia di origine oppure in seguito ai contrasti sulla gelosia a cui accenna alla fine del suo post.

Forse può chiarire meglio quest'ultimo aspetto.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
oltre alla riflessioni del Collega, desideravo conoscere altri aspetti della vostra coppia.

Prima di quest'ultima crisi, su cosa si basava il vostro rapporto?
Stima, dialogo, rispetto, empatia sessuale, gelosia, altro...?

Che tipo di legame ha suo marito on la sua famiglia d'origine?

Ci sono stati eventi recenti, che possono aver fatto precipitare il tono dell'umore di suo marito, come ipotizza il Collega?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Durante questi mesi, la famiglia di lui con cui hanno un rapporto morboso li ha fatto pesare con rimproveri e pianti della madre il fatto che non salivano ogni giorno a trovarli...Per l anniversario della sorella non siamo andati e la sua famiglia gli ha fatto una lavata di testa.>

Gentile Signora,
sembra evidente che suo marito stia attraversando un periodo delicato.
Le pressioni lavorative potrebbero avere un loro peso, così come i continui richiami e rimproveri della sua famiglia di origine che a quanto dice continua a richiamarlo a doveri e obblighi filiali come se faticassero (famiglia e marito) a transitare nella fase di "figlio sposato" e di tracciare confini diversi e permeabili...ipotizzo

Come sono i suoi rapporti con la famiglia di suo marito?
E prima di sposarvi?
Lei come reagisce al "legame morboso della sua famiglia"?
In che modo affrontate il problema?

Se crede può leggere questo articolo
http://www.psicologia-benessere.it/Coppiaefamiglia/Ilmatrimonioelesuedifficolt%C3%A0iniziali/tabid/116/Default.aspx

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#4]
dopo
Utente
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Gentili Dottori, spero di riuscire a rispondervi con chiarezza. Parto descrivendo la gelosia che mio marito ha avuto nei miei confronti, spezzata (dice ora lui) nel 2009 a seguito di una sbandata che un amico prese per me il cui interesse mi confuse si, ma gestii il tutto in modo obiettivo (mi sentivo soffocata dalla gelosia)poiché sapevo che era momentaneo e mi confida i con un'amica via mail;mio marito riusci ad accedere di nascosto e lesse tutti i messaggi in cui affrontavo questo argomento, anche se in ogni msg finivo per scrivere che amavo lui e mai avrei distrutto la nostra storia;lui mi confessò di aver letto e mi pregò di non lasciarlo, gli risposi che se continuava lo avrei cmq lasciato,così smise di essere geloso e non mi controllò più niente. A distanza di anni ora vomita qst storia + per giustificare la frase che forse ci saremmo dovuti lasciare prima. 2)Il nostro rapporto sì basava sul dialogo, sul rispetto, la condivisione, empatia sessuale, anche se il sesso ha subito un calo da parte mia soprattutto dopo un aborto,non lo cercavo e lui parlando con terzi lo ha presentato come sintomo che ha influito anche su di lui che fino a giugno mi cercava, si vede e mi vede poco attraente. La sua famiglia è cosi strutturata: mamma chioccia che accudisce la propria prole costantemente, la figlia sposata da 10 anni pranza e cena dalla mamma con i figli, che riconoscono nella nonna un'autorità alla pari della mamma se non superiore in alcune circostanze. Hanno preteso anche da noi appena sposati un atteggiamento simile ma io ho posto delle regole, vengo da un famiglia strutturata diversamente, e loro l hanno fatto pesare costantemente, con dei rimproveri, soprattutto la mamma che da quando è sola piange perché è frustrata dal rapporto che ha col marito e il figlio ne risente. Io sono sempre stata educata, ma chiara nelle intenzioni...l epilogo della storia è nell evento anniversario della sorella, lui è cambiato. Un altro fatto risale all'altro ieri, quando nervoso e con gli occhi rossi mi ha urlato che era mia la colpa se lui era diventato cosi, che l ho portato io ad essere cosi...mi da la colpa di tutto...e se anche io gli dico che ci tengo lui dice che non gli interesso più, che non sente nulla (come se fosse anestetizzzato) e che non mi ama più, mi vede come un peso da cui si è slegato ed ora vive dalla mamma e fa quello che vuole, rientra solo a dormire...si è aperto a tutti ma con me ha alzato dei muri enormi, non capisco se è odio, perché alla domanda"mi vuoi bene?" Risponde...''non sento niente''. Io sono tranquilla e lo tratto normalmente mentre lui è sempre sulla difensiva e mi tratta come un estranea. Forse la vita matrioniale on le sue responsabilità gli ha pesato, forse riesce a gestire meglio lavoro e famiglia d origine in cui si rifugia...e poi qst 50%del nuovo lui lo porta a pensare a se stesso e a ciò che gli piace fare. Con me è contradditorio sembra disturbato se manco o vado da qualche parte, non è sereno...io non mostro gelosia anche se rientra tardi, l indomani sono sempre con il sorriso, provo a dialogare di cose semplici ma nulla...lui è no...no...no, anche per un eventuale ripensamento... chiusura totale. Ecco perché alla fine non gli metto i bastoni fra le ruote, vuole liberarsi di tutto,il suo problema sono io, ed io come tale non gli voglio pesare anche se non so se sta facendo la cosa giusta perché dice che non mi ama e viene meno la base del matrimonio. Ringrazio voi tutti per le risposte.

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
a quanto sembra le vostre difficoltà sono di vecchia data, forse mai risolte completamente se ancora vengono rinfacciate.

Dal mio punto di vista, la situazione appare comunque complessa sotto due aspetti che comunque sono interrelati : uno, quello personale di suo marito, l'altro, quello di coppia che vi vede in un rapporto disfunzionale e compromesso, di cui una componente non trascurabile è rappresentata dalle dinamiche familiari della famiglia di suo marito, a quanto dice.

Servirebbe un aiuto specialistico, comincerei magari a sentire il parere di un terapeuta sistemico (di coppia). Che ne pensa? Crede che suo marito possa essere dell'avviso?

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> A distanza di anni ora vomita qst storia
>>>

Sì, "vomitare" potrebbe essere un'immagine efficace, perché probabilmente suo marito non è ancora riuscito a digerire quell'evento.

>>> anche se in ogni msg finivo per scrivere che amavo lui e mai avrei distrutto la nostra storia
>>>

Potrebbe non essere stato sufficiente. La confusione, seppur momentanea, che l'interesse di quell'amico aveva suscitato in lei, essendone suo marito venuto a conoscenza in quel modo, potrebbe aver provocato in lui un ritiro della fiducia verso di lei che vi ha portati allo stato in cui siete.

Ha mai detto con franchezza a suo marito: "Sai, mi dispiace per quello che successo, me ne assumo io la responsabilità", oppure sta insistendo solo con domande tipo: "Mi vuoi ancora bene?" e cercando di essere positiva?
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dopo
Utente
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Gentili Dottori, rispondo alle vostre domande. Mi piacerebbe e ci è stato consigliato dal medico anche un percorso da iniziare dal psicoterapeuta sistemico come dalla Dott.essa descritto...ma lui è un ''no assoluto'', non gli interessa perché parte dal presupposto che ''non mi ama'' e che ''non sente nulla'', quindi sarebbe inutile. È difficile cercare anche di dialogare con lui e portarlo quindi a ragionare ad una scelta diversa da quella che sta facendo. L episodio accaduto nel 2009 l ha vomitato a terzi (mia cognata e mio fratello) ma non subito a me...ci ha girato intorno poiché è ovvio che quel che successo nel 2009 io ho cercato di affrontarlo in tutte le sue sfumature, tanto che poi credevo avesse superato il tutto, negli anni lui l ha rivisto e non sembrava turbato quando me lo diceva. Io gli ho sempre detto che mi dispiaceva ma che non sapevo cosa fosse accaduto e del perché l interesse nei miei confronti mi turbò solo x 3 giorni in cui io non ebbi occasione mai di vederlo, mio marito si diede qst risposta ''forse sono troppo geloso e ti soffoco'', e quindi moderò la sua gelosia solo nel non controllarmi più il telefono e il PC...poi cmq non ebbe più occasione di essere geloso. Gli ho detto mille volte che mi dispiaceva, veramente, a me pare una scusa che si trasforma in accusa...come il resto che ha vomitato...mi ha accusato anche che ha trascurato la famiglia x colpa mia, che a lui piace andare ai compleanni, anniversari e che vuole vedere crescere i nipotini e che vorrebbe una storia d amore come quella del cognato e della sorella, da venti anni insieme d amore e d accordo...io gli ho risposto che probabilmente anche loro hanno avuto delle crisi ma che magari non se ne accorto (ciò mi è stato detto dalla sorella)...inoltre mi ha detto ''ho paura di soffrire della sindrome di mia madre che ha tentato per tutta la vita di cambiare mio padre, che detto da lui...vede molto simile a me'', poi mi ha detto ''magari rimarrò solo come mio zio''...tutte qst frasi le ha iniziate a dire all inizio della sua insofferenza...io ho passato dal 25 giugno un periodo buio, dico lutto, perché l'uomo che ho sposato non c'è più, vedo un ragazzo di 25 anni che ha deciso che io sono stata l errore + grande della sua vita xke gli porto sofferenza, non si sentiva apprezzato, amato...ma non ha mai mostrato nulla, solo all improvviso con esterni e poi con me è esploso; è ovvio che ora ho realizzato e accettato la situazione e non voglio che stia male, dopo che lui mi ha detto e ha detto quasi a tutti tutto, ha iniziato a mancare da casa x cui tutte quelle cose che facevamo insiema da quasi un mese le faccio sola, mangiare, occupparmi della casa, dormire (lui di sua volontà si è spostato sul divano)...sono positiva anche se non so se questa sua decisione possa essere momentanea o x sempre o se un giorno si sveglierà...lui dice che non torna indietro, poi ripeto ha atteggiamenti contraddittori nei miei confronti,ma non mi illudo... la vita va comunque avanti. Le persone che ci hanno parlato lo vedono apatico quando si parla di me mentre è normale quando parla di altro, sembra deluso, arrabbiato...un collega ha detto ''quando mi ha detto la situazione che stava passando, mi ha dato l impressione di una persona che si trova in un tunnel dove vede tutto nero e che vuole fuggire lontano da tutto e da tutti e che non vede la luce''... il pensiero che sia mia la colpa fa male, ma non ha mai parlato... mai, eppure in 7 anni io solo sempre stata la stessa... non so proprio cosa pensare, non so se mio marito un giorno tornerà magari amando un'altra persona...lui dice che sarà se stesso! Un grazie a Voi tutti per le gentili risposte.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Apparentemente suo marito la sta punendo per ciò che lui considera essere stata una sua colpa. A torto o ragione, da qui non è possibile saperlo, dato che stiamo avendo solo la sua versione.

Un altro, al suo posto, magari l'avrebbe lasciata o avrebbe fatto gesti più decisi. Invece lui è rimasto, ma la punisce con il ritiro d'affetto e in qualche modo punisce se stesso deprimendosi.

Se lui non vuol saperne di consultare uno specialista, ci vada almeno lei. Le potrà essere consigliato il modo migliore di comportarsi verso suo marito. Gli approcci che le suggerisco sono il sistemico-relazionale o il breve strategico. In particolare, è possibile che alcuni elementi del suo atteggiamento (di lei che ci scrive) stiano mantenendo in vita il problema, come per esempio il chiedere: "Mi vuoi ancora bene?" Modificando dettagli come questi è possibile che si metta in moto un processo di cambiamento. Però c'è bisogno del consulto di persona per poter capire bene i termini del problema e indicarle azioni in modo preciso.
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dopo
Utente
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Buongiorno gentili Dottori, la versione che io espongo sono le cose che lui dice e ha ridetto per giustificare la separazione...non so cosa scriverebbe, proprio non lo so, ovviamente sarebbe utile avere anche il suo punto di vista. Lunedì andrò dalla psicoterapeuta, piuttosto...quello che dice riguardo ai suoi sentimenti per me, che non mi ama e che non sente niente...può essere per sempre? Io credo a quello che mi ha detto, è possibile rimuovere i sentimenti da un giorno alla altro oppure farli morire lentamente, forse è successo cosi...ogni animo è differente...però rimarrà sempre il dubbio; gli ho chiesto se mi voleva ancora bene solo in risposta allo shock iniziale, ad oggi non gli ho posto più nessuna domanda, inoltre i primi di agosto me ne andrò via da casa, per me è insostenibile "non''vivere come sto facendo.
Ringrazio Voi tutti per le risposte, siete stati gentilissimi.
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Utente
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Buongiorno gentili Dottori, la versione che io espongo sono le cose che lui dice e ha ridetto per giustificare la separazione...non so cosa scriverebbe, proprio non lo so, ovviamente sarebbe utile avere anche il suo punto di vista. Lunedì andrò dalla psicoterapeuta, piuttosto...quello che dice riguardo ai suoi sentimenti per me, che non mi ama e che non sente niente...può essere per sempre? Io credo a quello che mi ha detto, è possibile rimuovere i sentimenti da un giorno alla altro oppure farli morire lentamente, forse è successo cosi...ogni animo è differente...però rimarrà sempre il dubbio; gli ho chiesto se mi voleva ancora bene solo in risposta allo shock iniziale, ad oggi non gli ho posto più nessuna domanda, inoltre i primi di agosto me ne andrò via da casa, per me è insostenibile "non''vivere come sto facendo.
Ringrazio Voi tutti per le risposte, siete stati gentilissimi.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Credo che andare dal Collega sia la soluzione migliore.

Non possiamo dare risposte ai suoi quesiti, nè approfondire il suo vissuto, toglierebbe valore e significato al suo sentire .
Una consulenza de visu, diventa indispensable
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> può essere per sempre?
>>>

Non è appropriato chiederselo adesso, questo è il punto.

Se suo marito è ancora avvelenato per l'episodio che ci ha raccontato, più lei insiste nel preoccuparsi di recuperare il suo amore e la sua fiducia, più potrebbe ottenere effetti controproducenti.

Occorrerebbe prima svelenire il clima relazionale, ma per fare questo sarebbe utile l'aiuto di un collega, magari esperto in terapia di coppia e familiare.

Tuttavia, se suo marito ancora non se ne è andato potrebbe esserci stoffa per ricucire. Ma lei non deve mostrarsi troppo preoccupata di riuscirci, perché facendolo gli darebbe la conferma che, effettivamente, ha molto da farsi perdonare. Deve lasciarlo completamente libero di fare ciò che vuole, perché la fiducia non si può esigere, si può solo dare.
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Gentili Dottori,
Forse ho scritto male...da quando lui mi ha vomitato tutto...in ultimo martedì scorso che ha detto, anzi urlato ''non ti amo più'' ripetuto ''non sento niente'' e ''non esiste più un noi''e tutto il resto che ho descritto precedentemente, a parte lo shock iniziale della 1 settimana, soprattutto perchè determiate cose le ha dette a terzi e successivamente a me, ad oggi non ho fatto nulla sotto forma di disperazione, perché sto molto sola e x natura tendo a riflettere e ad analizzare per conto mio tutto, ma a lui non gli ho fatto pesare nulla, anzi ho cercato da subito di tenere un equilibrio, un minimo di dialogo anche se lui è ''chiusura totale'' proprio perché è indubbio che dentro di lui-si è rotto qualcosa e quindi non l ho stressato anche perchè sono cresciuta in una famiglia che ha insegnato a me e ai miei fratelli la solitudine e lui lo sa, sa bene come sono, sono io che vivo in casa mentre Lui vive dai genitori e viene solo a docciarsi e a dormire rientrando ad orari impossibili e io non ho mai detto nulla, esce con gli amici ed amiche, io ho mantenuto i miei ritmi contando che questo periodo coincide con un altro dolore che mi colpirà a breve, perché mia nonna, io dico mia ''mamma'' perché i primi 10 anni mi ha cresciuta lei, e nonostante la freddezza che la contraddistingueva, io ci sto soffrendo e ci soffro tantissimo, eppure lui lo ignora . Probabilmente ora mi sto comportando cosi perché in teoria sto perdendo due persone per me importanti nello stesso istante e non so cosa o quale faccia più male, sono dolori diversi ma viaggiano paralleli verso me. Non ignoro mio marito ma sono indifferente a ciò che fa e non gli ho chiesto più nulla, anche perchè devo sopravvivere per non impazzire. Per il resto come dice lui, non se ne va x paura dell addebbito dell abbandono coniugale.
Comunque ancora grazie per le risposte, siete gentilissimi.