Disfunzione erettile rapporti occasionali

Buongiorno gentili dottori e grazie in anticipo dell'aiuto che vorrete prestarmi.
Premetto di essere un tipo ansioso e ipocondriaco....sono diplomato in pianoforte da qualche mese e soffro sempre di un'ansia di prestazione smodata prima di un'esecuzione pubblica; ma l'oggetto del mio consulto non è questo,bensì un problema inerente la sfera sessuale.
Vi descrivo la mia situazione, cercando di sintetizzare al meglio.Ho perso la verginità a 18 anni e fino ad ora ho avuto rapporti completi con sei partner diverse...la prima volta in assoluto ho avuto qualche difficoltà erettiva che ho reputato normale,ma sono comunque riuscito a penetrare...da lì fino alla mia seconda partner( con entrambe avevo una relazione in cui ero coinvolto emotivamente) ho avuto rapporti con erezioni soddisfacenti e di buona durata, per cui non mi sono posto mai problemi. Dopo circa un anno e mezzo di stop,mi sono imbattuto da single nel mio primo rapporto occasionale,in cui vennero fuori le prime difficoltà...ottenni l' erezione durante i preliminari,erezione che però persi poco prima della penetrazione...alla fine,dopo un ora o più di preliminari e grazie anche al fatto di aver proiettato nella mia mente immagini particolarmente eccitanti, ottenni un erezione e riuscì a penetrare,senza tuttavia raggiungere l'orgasmo...situazione di anorgasmia che da lì in avanti si è sempre ripresentata all'atto sessuale,ma non nella masturbazione. In ogni caso,mi vidi con questa ragazza per 3 volte e si ripresentò sempre la stessa situazione....successivamente ebbi una storia in cui ero coinvolto e non ebbi problemi di erezione,ma solo di anorgasmia. Attualmente ho una relazione stabile con una ragazza da circa un anno...con lei ho rapporti soddisfacenti,mi sento molto preso e,anorgasmia a parte,mi sento soddisfatto della nostra sessualità.Tuttavia lei è lontana e mi è capitato in questo lasso di tempo di avere tre rapporti occasionali con la stessa persona: la prima volta sono riuscito a penetrare dopo insistente petting,come già successo in passato...la seconda volta è stata per me una negativissima esperienza in quanto pur raggiungendo l'erezione durante il petting, non sono riuscito nel rapporto vero e proprio,non mi era mai capitato. La terza ed ultima volta un vero disastro: con l'ansia da prestazione che mi assaliva ed essendomi documentato a dovere su internet per cercare vie su come domare l'ansia stessa,ho ottenuto esattamente l'effetto opposto; all' incontro non ho avuto assolutamente erezione,neppure durante i preliminari. Non penso che ciò sia dovuto all'uso del preservativo( che non mi è mai stato comunque congeniale) perchè con la mia ragazza riesco ad indossarlo senza problemi.
Non so cosa mi stia succedendo,ho paura di entrare in una spirale che mi porterà anche eventuali defaillance con la mia ragazza,non mi sento più uomo.
Ho bisogno di qualche consiglio pratico su come fronteggiare la situazione da voi gentili dottori,sono nel panico.
Un grazie infinite
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Sembra proprio che lei non sia tagliato per i rapporti occasionali "mordi e fuggi", non almeno finché manterrà codesto livello di ansia di prestazione, che a quanto pare non è limitato alla sola sfera sessuale.

Il suo problema si può risolvere in tempi anche rapidi, ma non online. Non è attraverso "consigli" generici, senza conoscere la persona, che si può fare un lavoro serio.

Ha mai pensato di rivolgersi di persona a uno psicologo?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Innanzitutto grazie per la rapidissima risposta.
Beh si avevo preso in considerazione l'ipotesi e penso di farlo al più presto,la mia vita sessuale ha troppi alti e bassi.Mi può indicare per caso il nome di qualche bravo specialista che esercita dalle mie parti? Inoltre, in attesa di un consulto di persona, quale potrebbe essere un atteggiamento positivo per fronteggiare il problema? Minimizzarlo cercando di non pensarci e magari prendermi un periodo di pausa dall'attività sessuale?
Grazie e buona giornata
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Minimizzare e cercare di non pensarci sarebbe troppo ovvio e scontato come suggerimento. Se fosse così facile, ci sarebbe già riuscito da solo.

La pausa dall'attività sessuale a volte è indicata, ma bisogna vedere se nel suo caso specifico non sia controproducente, dato che per alcune persone ansiose la spinta a mettersi alla prova è troppo forte. Del tipo: se non si riesce a provare a se stessi che si funziona bene, l'ansia aumenta ancora.

Inoltre l'astinenza temporanea è difficile che risolva, di per sé, perché alla prossima occasione di avere un rapporto... cosa farà? Cosa sarà cambiato nel frattempo? Si tirerà indietro, confermando così a se stesso di essere un ansioso, oppure affronterà la prova, con il rischio dell'ennesimo flop?

Insomma, come vede le variabili sono tante e tali per cui non sarebbe appropriato fornire indicazioni generiche, e questo è il motivo per cui non possiamo farlo.

Personalmente non conosco colleghi da poterle indicare nella sua zona, ma può contattare privatamente qualche altro collega per email, per chiedere a loro. Può anche consultare la lista di iscritti a questo sito:

https://www.medicitalia.it/specialisti/psicologia/

Gli approcci psicoterapeutici più indicati al suo caso sono quelli attivi e focalizzati, come lo strategico breve o il comportamentale:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
Come giustamente ha suggerito il Collega, sembra proprio che i rapporti occasionali in lei evochino solo ansia e disagio...

Sarebbe utile però, affrontare questa difficoltà, mediante le indicazioni già ricevute, no online e mediante un fai da te....

Consideri che l' aspetto diagnostico è determinante, soprattutto per comprendere la correlazione, spesso presente, tra deficit erettivo ed anorgasmia, anorgasmia e deficit erettivo.

Le allego qualche lettura sia sul d.e che sull' anorgasmia

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1600-eiaculazione-ritardata-quando-il-piacere-tarda-ad-arrivare.html


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie degli interessanti articoli....mi rivolgerò ad uno specialista...devo ammettere che in parte mi rincuora il fatto che questi problemi insorti siano relativi solo ad i rapporti occasionali...probabilmente non sono tagliato per questo genere di relazioni,se non riuscirò a risolvere me ne farò una ragione. Un' ultima cosa...essendo problemi secondari,non presenti sin dall'inizio della mia attività sessuale, si prestano ad una prognosi migliore?
Grazie ancora
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
In linea di massima si, ma le rassicurazioni non le servono a molto.

In clinica la prima tappa è effettuare una "diagnosi", poi una "prognosi" ed infine un "protocollo terapeutico", tappe assolutamente necessarie e non invertibili dal punto di vista temporale.

Sarebbe un grave errore o una grave leggerezza da parte nostra, dirle di si e di stare tranquillo, se non si rispetta la scaletta diagnostico-terapeutica.

Una scrupolosa diagnosi clinica inoltre, può quantizzare ed investigare gli "aspetti ansiogeni" sempre presenti nel disagio sessuale, comprendendo inoltre se sono " causa o effetto" della disfunzione
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dopo
Utente
Utente
Grazie della disponibilità dottoressa.Tuttavia in questa sede non ho preso in esame le mie altre 2 forme di ansia, ovvero l'ipocondria e l'ansia da prestazione prima suonare in pubblico(che incide negativamente sulla prestazione stessa). A tal proposito, lei pensa che le 3 forme di ansia siano interconnesse? Che tramite il piano terapeutico che mi verrà assegnato potrò trarne giovamento anche per le altre o che necessito di 3 approcci tra di loro indipendenti?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Vada dal professionista e dopo una diagnosi le sarà risposto con cognizione di causa, non dimentichi che siamo online
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