Ansia e malessere generals

Buonasera,
Da un pò di giorni ho un malessere generale che non riesco a superare. Innanzitutto vi dico che ho 24 anni e da due convivo con il mio ragazzo. Una convivenza perfetta, siamo sempre stati bene e sono sempre stata convinta della mia scelta. Forte di tutto ciò abbiamo iniziato a parlare di matrimonio, insieme abbiamo visto ciò che ci piaceva o meno. Come avremmo voluto avvenisse la nostra cerimonia. Io sono sempre stata serena e felice e non vedevo l'ora arrivasse quel giorno. Sono sempre stata convinta di me e di quello che volevo fare. Da una decina di giorni ho però iniziato a dubitare di tutto. Ho reagito con attacchi di panico che sono sconparsi solo dopo aver detto ai nostri genitori le nostre intenzioni. In tutto questo però ho ancora questa sensazione di malessere generale che mi fa dubitare delle mie decisioni. Devo aggiungere che vista l'età i miei genitori non sono tanto contenti della mia decisone, vorrebbero aspettassimo almeno un altro anno prima di farlo. Fino a questo momento ho alternato momento di angoscia e panico a momenti in cui stavo bene. In questi momenti è come se non avessi mai avito dibbi su di me e le mie scelte, ma poi passa la giornata, vado a dormire e mi risveglio la mattina con questo senso di malessere che non riesco ad affrontare e che vorrei passasse cosí come è venuto. La mia insicurezza mi ha creato un forte senso di colpa bei confronti del mio ragazzo che non riesco a superare, aver dibitato dei miei sentimenti mi ha fatto sentire in colpa e ciòmi porta a dibitare ancora di più. Ma poi ci sono quei momenti in cui sto davvero benein cui mi chiedo come mi siano potute venire in mente certe idee. Questa situazione mi mette angoscia e non so davvero come superarla. Mi piacerebbe avere un parere per cercare di capire come affrontare la situazione. Grazie mille per l'aiuto!
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Dr.ssa Silvia Rotondi Psicologo, Psicoterapeuta 117 6
Cara ragazza avere dubbi non è non sano anzi mi sembra un presupposto con cui di tanto in tantoè necessario convivere. Nessuno può dirle quale che sia l' età giusta in cui sposarsi tranne che lei stessa. Parta presupposto che come per gli sposi, anche per i genitori il matrimonio costituisce un periodo di riflessione e cambiamenti che spesso si preferisce rimandare. Certo non deve essere stato piacevole ricevere il consiglio di aspettare quando era intenzionata a sposarsi presto. Ne parli apertamente con i suoi genitori e non abbia timore a manifestare i suoi sentimenti.

Cordialmente Dr.ssa Silvia Rotondi
www.silviarotondi.it
338-26 72 692

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dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Non riesco a parlarne con i miei perchè hanno sempre avuto un atteggiamento un pó particolare. Per loro le priorità sono sempre state altre, penso non avrebbero mai e poi mai pensato che a 24 anni la loro figlia avrebbe deciso di sposarsi, cosí come sono convinta non abbiano ancora accettato a pieno la decisione della convivenza. Vengo da un paesino talmente piccolo che andare contro le credenze popolari significa essere esposti a critiche. E tutto questo penso abbia influito su di me e la mia famiglia.
Ma ora come ora non è quello che mi preoccupa, ho la mente che fa mille e mille pensieri e anche quando provo a non farli è in continua attività. Più che altro mi chiedo se sia naturale e normale mettere in discussione tutto da un momento all'altro. Dalla mattina alla sera.
Il mio ragazzo e molto convinto di volersi sposare, non ho mai visto in lui insicurezza. Io dentro di me so di volerlo fare, ma ora come ora non riesco a pensare a quel giorno. O meglio non riesco a pensarlo se non con la serenità di prima!
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazza,
sembra che con la questione matrimonio, che anche per i suoi genitori sancirebbe in modo più ufficile l'uscita dal suo nucleo di origine, si sia attivata in lei una certa ansia.

Probabilmente fatica emotivamente ad affrontare questo passo perché in qualche modo potrebbe essere difficile staccarsi (anche se l'ha già fatto con la convivenza) dai suoi, dato l'atteggiamento che hanno avuto anche verso la convivenza....ipotizzo

Sposarsi non è un tradimento verso la famiglia, è un diritto a scegliere quanto si è personalmente maturato e costruirsi il proprio futuro in modo autonomo.

E' figlia unica?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#4]
dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Grazie per le risposte. Comunque non sono figlia unica, ho un fratello piú grande di me. Sono andata via da casa a 18 anni proprio perchè non ho mai avuto voglia di vivere in un paese come quello in cui sono cresciuta. Ho deciso di studiare fuori e di farmi una vita in una città piú.
Io non so cosa abbia scattato questo meccanismo, ma ricordo solo di aver visto una foto di alcuni vecchi amici del mare, tra cui la mia ex migliore amica, con cui non ho piú rapporti e da lí ho iniziato a mettere in discussione la mia vita e a farmi un miliardo di problemi.
Voglio solo cercare di capire e risolvere per tornare ad essere serena come 10 giorni fa! Vi ringrazio per le risposte...
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile ragazza,
il matrimonio è un passo importante e perciò va ben ponderato, tanto più se con rito religioso. esso infatti condizionerà la sua vita futura.

Penso dovrebbe chiedersi cosa rappresenta per lei questa istituzione per capire meglio il suo malessere.
Se tuttavia anche questa analisi le riesce non chiara, uno psicologo può aiutarla.

cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
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