Liberarsi di un paranoide

Salve, purtroppo sono incappata prima nelle grazie e poi nelle ire, in entrambe i casi immediate e immotivate, di un soggetto con disturbo paranoide. Preferirei non discutere su come sia arrivata questa "diagnosi", vorrei chiedervi come si può allontanare un soggetto di questo tipo dalla propria vita, senza irritarlo. Ho concrete difficoltà visto che ogni gesto, parola e ogni minimo comportamento viene distorto, caricato di significati nascosti e ostili e visto che il soggetto è vendicativo, minaccioso, irascibile e aggressivo. So che non si può generalizzare, ma vorrei capire se ci sono strategie di base, cose da dire e non dire in questi casi, come uscire lentamente senza diventare ricettacolo delle sue proiezioni. In internet trovo solo migliaia di spiegazioni cliniche e filosofiche ma nessuna indicazione concreta su come "scampare il pericolo". Grazie
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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
non ci sono concrete spiegazioni su come scampare il pericolo.
Non c'è una formula magica che ci permette di farlo. Inoltre lei fornisce davvero poche informazioni sulla natura della vostra relazione.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile utente,
se non riesce ad allontanare da sola questo soggetto, la cosa merita un approfondimento con uno psicologo.

Solo nello studio dello psicologo probabilmente potrà trovare gli strumenti che la mettono in grado di far fronte in modo migliore alla situazione.

In particolare le tecniche "rappresentative" della Gestalt potrebbero aiutarla molto e necessitano in genere di uno o pochissimi colloqui. Anche altri approcci terapeutici tuttavia potrebbero trovare strade, stratagemmi ecc. per aiutarla.

Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
Breve Strategica-Gestalt-Seduta Singola
Disturbi psicologici e mente-corpo

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>ma vorrei capire se ci sono strategie di base, cose da dire e non dire in questi casi, come uscire lentamente senza diventare ricettacolo delle sue proiezioni.<<
se si tratta di un soggetto paranoide, non credo che le spiegazioni o le giustificazioni possano servire a qualcosa, non farebbero altro che alimentare una dinamica disfunzionale.

Deve semplicemente tutelarsi senza dare troppe spiegazioni, se viene minacciata o subisce altre forme si ricatto le suggerisco di rivolgersi alle forze dell'ordine oppure ad associazioni specifiche.

La consulenza psicologica può essere utile per comprendere, in seguito, come mai è nata questa relazione per evitare che ciò possa ripetersi in seguito.



Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
mi associo alle indicazioni dei Colleghi nella risposta.
IO sposterei l'attenzione dal presunto soggetto paranoide a lei.


Ha avuto una relazione con lui?
Cosa le ha dato o tolto?
Di cosa ha paura e perché?

C'è sempre la polizia, oltre che gli psicologi, quest'ultimi però potrebbero aiutarla a leggersi dentro....i primi a proteggerla

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"...vorrei capire se ci sono strategie di base, cose da dire e non dire in questi casi, come uscire lentamente senza diventare ricettacolo delle sue proiezioni..."

Secondo la scuola cognitivo-comportamentale ci sono modalità di gestione della relazione con chi ha un disturbo paranoide di personalità; il problema qui è che Lei non ci dice come è giunta a tale etichetta diagnostica e non so neppure se sia corretta oppure no, dal momento che il termine "paranoico" e "paranoide" vengono utilizzati nel linguaggio di tutti i giorni con altro significato, rispetto a quello clinico.

In linea di massima comunque, per rispondere alla Sua domanda, diciamo che ci sono alcune modalità che possono portare al successo nella relazione con persone affette da tale disturbo e altre che sono decisamente da evitare.

Modalità da attuare:
- esprimere chiaramente motivi e intenzioni, in modo da esplicitare che ciò che muove ad agire in un certo modo NON è (come pensa l'altro) un intento manipolativo o distruttivo;

- rispettare le formalità e le regole;

- fare riferimento esplicito a norme e regolamenti, in modo che risulti chiara l'intenzione di NON violare diritti nè occupare indebitamente spazi nella vita altrui;

- concedere qualche vittoria, scelta oculatamente.

Invece ciò che bisogna sempre evitare è:

- rinunciare a chiarire i malintesi, anzi bisogna sempre con fermezza mostrare l'intenzione di renderli espliciti per poi chiarirli;

- attaccare l'immagine che l'altro si è costruito di se stesso;

- nel caso di disguidi o imprevisit chiedere scusa e chiarire l'imprevisto;

- avallare la sua visione del mondo e delle relazioni.

Se la diagnosi è corretta, tenga ben presente che si tratta di un disturbo molto serio e invalidante e quindi la richiesta che Lei fa mi pare da una parte molto sensata ("...come si può allontanare un soggetto di questo tipo dalla propria vita, senza irritarlo..."), dall'altra se vuole aggiungere qualche dettaglio di questa situazione per farmi capire meglio, sono certa potrebbe ricevere informazioni più dettagliate.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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