Calo della libido

gent.li dr
ho 30 anni e da 4 anni sono impegnata in una relazione con un ragazzo di 35. abbiamo sempre avuto una vita sessuale attiva e appagante. io mi sento amata e lo amo. nell'ultimo anno abbiamo vissuto momenti poco felici purtroppo non dipendenti da noi. la tristezza vissuta ci ha coinvolti e spenti, in un primo momento soprattutto me. durante un rapporto sessuale la sua erezione è venuta meno e non siamo riusciti a raggiungere l'orgasmo. questa cosa lo ha bloccato e la paura che potesse verificarsi nuovamente questo episodio ci ha ingabbiati in un circolo vizioso dove non riusciamo più a venirne fuori e sono passati 6 mesi.
ad oggi lui rifugge l'atto sessuale, lo evita per paura di non farcela ed ha avuto un vero calo della libido. non ricorre nemmeno alla masturbazione.
io non so come comportarmi e cosa fare. cosa si fa? cosa non fare?
io sbagliando ho spesso pianto e questo penso abbia aggravato ancora di più la situazione, ma rimurgino e mi vengono mille ansie. dei suo sentimenti per me sono sicura, io mi sento molto amata ma siamo impantanati. cosa si fa in questi casi? come posso aiutarlo? non siamo pronti a confrontarci e a mettere in piazza la nostra vita sessuale davanti ad un medico, non ce la facciamo.
vi ringrazio
[#1]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>non siamo pronti a confrontarci e a mettere in piazza la nostra vita sessuale davanti ad un medico..<<
la consulenza che sia medica o psicologica non è un "mettere in piazza", è esattamente l'opposto.

Sarebbe opportuno comprendere le cause che vi hanno portato a questo momento di "stallo" affettivo, prima che sessuale. Quando subentrano dei "blocchi" e la vita sessuale non è più vissuta come appagante, bisognerebbe chiedersi cosa nel vostro rapporto non sta funzionando nel modo giusto.

>>nell'ultimo anno abbiamo vissuto momenti poco felici purtroppo non dipendenti da noi. la tristezza vissuta ci ha coinvolti e spenti, in un primo momento soprattutto me.<<
Varrebbe la pena analizzare questo aspetto in un contesto di consulenza psicologica di coppia.




Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

ciò che Lei sta descrivendo è molto frequente, cioè si tratta di una banale defaillance che ha fatto in modo che s'instaurasse un circolo vizioso di paura che l'evento possa ripresentarsi e il timore di non poter evitare una nuova defaillance. Da qui la scelta migliore sembra al Suo uomo quella di non avere più rapporti. In realtà questa modalità non fa altro che amplificare l'ansia, perchè il tempo -nelle problematiche che hanno a che vedere con ansia e paura, ecc... - gioca contro.

Quindi è indispensabile spezzare questo meccanismo con l'aiuto di un professionista. In genere si tratta di problemi risolvibili in tempi brevi; ciò che complica la situazione è il vostro atteggiamento "chiuso": infatti non siete stato nè in grado di sdrammatizzare (una defaillance può accadere...), nè di risolvere da soli come vorreste.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<non siamo pronti a confrontarci e a mettere in piazza la nostra vita sessuale davanti ad un medico, non ce la facciamo.>>

Gentile Utente,
concordando con il suggerimento dei Colleghi di rivolgervi ad uno psicologo di persona, se davvero volete cercare di superare questo pesante periodo, allego una lettura per un ulteriore spunto di riflessione:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2433-ho-un-disturbo-sessuale-ma-mi-vergogno-a-parlarne.html

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
sarebbe utile intervenire in tempo, per evitare che la problematica possa cronicizzarsi.

L'ansia da prestazione, si trasforma in un catastrofico atto amoroso e di conseguenza ad un evitamento dell'intimità.

Provi a parlare con il suo ragazzo con dolcezza, fermezza e complicità...., magari si convince a chiedere una consulenza

Le allego qualche lettura, tra cui un canale sul d.e.

https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
dopo
Utente
Utente
Gent.li dr,
Vi ringrazio per l'attenzione prestatami.
Quando ho parlato di periodo triste mi riferivo ad un evento drammatico che ha coinvolto una persona a noi cara, evento che ci ha intristiti molto. Questa tristezza si è riversata inevitabilmente nella nostra vita di coppia perchè non c'era in quel momento la capacità di viversi un momento felice. io ho sbagliato molto in quel periodo perchè per una serie di cose ho cominciato a mettere numerosi paletti nella nostra intimità. In definitiva l'atto sessuale tra noi aveva perso quel trasporto e io credo che lui abbia risentito di questa cosa. Io non ho subitaneamente fatto una tragedia per la prima defaillance, è stato lui a pensare che da lì in avanti il problema si sarebbe ripresentato ... e così è stato.
Ci sono stati episodi in cui abbiamo avuto rapporti completi ma io sono terrorizzata, ho paura di sbagliare e quindi nulla è più come prima.
Succede che mentre siamo insieme e tutto va bene lui viene preso improvvisamente dall'ansia e quindi si interrompe.
Lui in passato ha sofferto per un breve periodo di attacchi di panico.
Penso anche io che dobbiamo rivolgerci ad un medico. Quello che vi chiedo è se dobbiamo rivolgerci come coppia.
Vi ringrazio molto
[#6]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Dopo una diagnosi andrologica si stabilirà il da farsi, se percorso individuale, di coppia, terapia combinata.....
[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

io ritengo sia opportuno rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta perchè le dinamiche che Lei descrive sono degne d'attenzione da parte di uno psicologo psicoterapeuta.

Scrive infatti: " è stato lui a pensare che da lì in avanti il problema si sarebbe ripresentato ... e così è stato."
Era chiaro, ed è piuttosto frequente che accada per un uomo che, come Lei stessa ci dice, è già predisposto all'ansia, dal momento che ha sofferto di attacchi di panico. Li ha poi trattati questi attacchi di panico?

Però, poichè la sessualità coinvolge la coppia, anche Lei che scrive collude con l'atteggiamento timoroso del Suo compagno e fa la Sua parte: "Ci sono stati episodi in cui abbiamo avuto rapporti completi ma io sono terrorizzata, ho paura di sbagliare e quindi nulla è più come prima."
La Sua paura di sbagliare collude e amplifica i timori del Suo compagno, oltre a togliere spontaneità e piacere alla vostra intimità.

Per quanto riguarda l'idea di andare insieme o no...
Potete anche andarci insieme, sarà poi lo specialista a dirvi che cosa è utile per risolvere il problema.
In genere problemi di questo tipo possono essere trattati bene sia a livello dindividuale sia in coppia, ma dipende molto dalla diagnosi e talvolta non si escludono neppure due percorsi paralleli individuali... dipende e da qui non posso dire con certezza di cosa avete bisogno.

Buona giornata,
[#8]
dopo
Utente
Utente
Gli attacchi di panico risalgono al periodo universitario. successe che si trovava alla scrivania quando gli parve che lo spazio tra lui e la finestra di fronte era diventato inesistente, poi la sudorazione e la lingua felpata, tachicardia. questa cosa si è verificata un paio di volte. all'epoca la famiglia lo fece visitare da uno psicologo, ci sono state un paio di seduta e nulla più. gli attacchi non si sono verificati più ma lui resta un tipo molto frenetico e ansioso. io conoscendolo ho subito pensato che se la defaillance si fosse ripresentata sarebbe stato per lui un problema uscirne.
Per il resto concordo con voi su tutto, oggi gli ho accennato la mia convinzione che dobbiamo chiedere aiuto. paradossalmente questo problema ci ha uniti, perchè ci stiamo rassicurando a vicenda. a parte questo problema fra di noi le cose vanno bene e molto meglio rispetto all'inverno scorso. pensavo che con l'amore avremmo superato.
Vi ringrazio molto
[#9]
dopo
Utente
Utente
Gent.li dottori,
ho bisogno di un confronto e di aiuto.
Premesso che la situazione non è migliorata, anzi è da agosto che io e il mio ragazzo non abbiamo più avuto rapporti sessuali. Lui dice di non avere più nessun impulso e stimolo.
Cmq con grande sforzo si è recato da un medico per affrontare il problema, medico a cui eravamo stati indirizzati dal mio ginecologo di cui ho gran fiducia,
Gli ha prescritto una serie di analisi del sangue, e successivamente il viagra.
Non ha fatto molte domande durante la seduta, ha chiesto solo dell'esordio della problematica e ha consigliato di non parlare cn me di cosa si erano detti nè della terapia che gli aveva prescritto,
Oggi però il mio ragazzo è scoppiato dopo grandi nervosismi perchè non accetta a 34 anni di dover prendere il viagra e me lo ha confessato.
E' un momento molto difficile, io non so più come comportarmi e tante paure si insinuano al punto che ho pensato di lasciarci.
Ho dubbi anche sull'approccio di questo dottore al problema.
Il mio ragazzo per adesso deve solo fare queste analisi, sottoporre a lui il risultato e prendere questo viagra. Poi stabilire come procedere.
Non so che pensare
[#10]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Il calo del desiderio va accuratamente diagnosticato, mediante valutazione andrologica ed esami ematochimici, oltre che una disamina competente della poliedrica sfera della sessualità .

Legga queste letture, riguardano la disfunzione.

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1240-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-prima.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1268-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3767-calo-del-desiderio-sessuale-monogamia-o-tradimento-pornografia-o-erotismo.html


Il viagra, come tutti i farmaci protettivi, non agiscono sul desiderio, ma sulla seconda fase della risposta sessuale, quella dell' eccitazione.

Guardi questo canale salute tutto sul d.e.

https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html

[#11]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa,
gli esami ematochimici sono stati prescritti, ancora non deve eseguirli.
ricevute le risposte il medico dovrebbe prescrivergli il viagra. il dr ha sminuito molto la problematica, rassicurando il mio ragazzo. aveva consigliato di non dirmi del viagra ma poi durante un litigio il mio ragazzo ha tirato fuori la questione.
le confesso che ho dei dubbi sul medico che ci sta seguendo.
ho dei dubbi sulla strada scelta.
e io in tutto questo? nessuno pensa a come mi sento io, non so come comportarmi.
in analisi ci vado io !!!
la ringrazio
[#12]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

accanto alle indicazioni del medico (che non possiamo in alcun modo valutare, anche perchè quel medico ha potuto visitare il pz. e noi invece ci stiamo riferendo ad informazioni on line), io continuo a ritenere opportuna una valutazione anche di tipo psicologico.

Come Lei stessa afferma, il disagio riguarda la coppia e comunque se il Suo compagno è già ansioso, è chiaro che l'ansia è incompatibile con il desiderio e l'eccitazione sessuale ("...gli attacchi non si sono verificati più ma lui resta un tipo molto frenetico e ansioso...").

Non è importante se gli attacchi di panico (sempre se non si tratta di un termine improprio e se sono stati davvero diagnosticati nel passato) ora non sono presenti, quanto il fatto che il Suo compagno affronta la vita con ansia, anche il fare l'amore. Questo disagio può essere trattato bene dallo psicologo psicoterapeuta, anche insieme, se volete.

Può provare a guardare qui: www.aiamc.it
In fondo il Suo compagno ha ragione nel ribellarsi a voler assumere il viagra a 34 anni, in quanto si tratta di un farmaco i cui risvolti psicologici sulla coppia non andrebbero trascurati.

Cordiali saluti,
[#13]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signorina,
lei continua a scrivere a noi da settembre ed il suo ragazzo latita diagnosi e cure….

E' veramente impossibile aiutarla.

Il viagra, così come tutte le altre pillole dell'amore, andrebbero inserite all'interno di un progetto più ampio, come avrà trovato negli articoli che le ho linkato, includendo la partner…per evitare sentimenti di esclusione ed efferate gelosie...
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