Il tradimento è avvenuto nel 2006

Buongiorno,
ritorno su un argomento già trattato un mese e mezzo fa e che, alla luce di nuovi sviluppi, oggi mi ritrovo ad aver fatto un passo indietro.
Mi spiego meglio: circa un anno fa mio marito mi ha confessato di ave avuto degli incontri intimi con una segretaria dell'ufficio dove lavora, incontri che sono andati avanti qualche mese e che lui sostiene fossero solo uno sfogo fisico visto che nel periodo in cui sono avvenuti io ero assente.Inoltre mio marito sostiene di essere stato pressato da questa persona che organizzava gli incontri e lo tartassava...di non aver mai preso l'iniziativa ma di aver solo assecondato le richieste di lei, e di aver interrotto lui lo squallore..il tradimento è avvenuto nel 2006, quando io aspettavo la mia secondogenita ma mio marito mi ha tenuto nascosto tutto fino al 2012 per non farmi soffrire e per paura di perdermi..appena saputo la rabbia, il dolore e la delusione mi ha portato a sfogarmi non solo con lui ma anche con lei che, essendo una persona infima si è negata al confronto e così ho fatto l'errore di mandarle dei messaggi ingiuriosi e lei si è tolta lo sfizio di denunciarmi. Ora ha messo in giro la voce che sarebbe terrorizzata da me tanto da andare in giro con una bomboletta urticante e racconta che io la minaccio anche di fronte a testimoni. Mio marito mi ha descritto quaesta persona, che io conoscevo e con la quale avevo un ottimo rapporto,come una persona senza scrupoli..ora io dovrei essere serena perchè dovrei rispondere solo di quello che ho fatto (alcuni sms in cui le esprimevo il mio pensiero, sebbene con toni pesanti) ma mi viene il dubbio che, visto il personaggio, si possa inventare dei testimoni compiacenti che siano disposti a dire il falso...ovviamente io non sarei stata così stupida che con una denuncia in piedi mi mettevo a minacciarla di fronte a testimoni...la mia preoccupazione però è che siamo in italia e non sempre la giustizia è dalla parte di chi dice la verità così sono un pò preoccupata delle cose che lei va dicendo in giro...inoltre tutta questa storia ha riacceso in me la sofferenza, la delusione, le umiliazioni subite e non riesco a perdonare mio marito che credevo di aver perdonato...mi sento come un uccello in gabbia che sbatte le ali contro la gabbia e che non riesce ad uscire da questa brutta situazione. Mio marito non accetterebbe mai di andarsene e io per amore dei miei figli non mi sento di rompere ma mi chiedo se riuscirò mai a superare questo momento visto che dura già da più di un anno...
Grazie
Cordiali saluti
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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
per quanto riguarda il problema legato al rapporto con l'altra, se lei vuole che la situazione si sgonfi non l'alimenti. Se non ci saranno mosse da parte sua è probabile che le maldicenze, che sono forme di aggressività indiretta, si plachino. Nel momento in cui cercherà di rispondere con la stessa moneta è indubbio che ci saranno ulteriori ripercussioni e così via. Esca da questa logica della vendetta e del risentimento. Come le scrissi la scorsa volta, dubito che suo marito abbia confessato perché la ama. I tradimenti non si confessano per amore, per amore si cerca in ogni modo di tenerli nascosti. Beh i figli non credo siano la ragione che può tenere insieme un rapporto. E' vero che un'eventuale separazione potrebbe danneggiarli, ma allo stesso tempo anche un clima di discordia familiare. Cerchi di chiarire a fondo con suo marito magari con l'aiuto di un collega.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
purtroppo la rabbia per il tradimento e il desiderio di vendetta a volte portano a commettere atti imprudenti, in effetti la questione sarebbe stata da affrontare solo con suo marito, in questo modo si è tirata la zappa sui piedi.

La questione a livello giuridico è da affrontare con l'aiuto di un bravo avvocato che saprà come far fronte nel migliore dei modi al problema.

A livello relazionale, la vicenda sembrerebbe complicata dalla commistione di rapporti (il suo pregresso ottimo rapporto con la segretaria, sua sorella ecc) dalle implicazioni a cui questo ha condotto nel dipanarsi degli eventi, dal peso e dalla sofferenza , oltre che del tradimento, per le sue modalità vale a dire per aver minato la sua dignità e la sua immagine davanti a terzi con i quali era in rapporto, appunto la segretaria e sua sorella.

Dunque il problema non è rimasto confinato tra lei e suo marito, la "doppia" umiliazione e il desiderio di riscatto sembrano averla condotta poi a quanto accaduto.

Lasci perdere ora le terze persone, eviterei di versare benzina sul fuoco, ma si concentri sulla risoluzione dei problemi con suo marito.

<inoltre tutta questa storia ha riacceso in me la sofferenza, perdonare mio marito che credevo di aver perdonato>

La comprendo, ma se vuole continuare con suo marito dovreste cercare una volta per tutte di comprendere i motivi che hanno condotto al tradimento, le problematiche che il vostro rapporto ha attraversato e che probabilmente non sono state efficacemente affrontate a tempo debito.

Occorrerebbe elaborare e digerire l'accaduto e ricostruire la fiducia nell'altro e nel rapprto, il perdono di per sé non è sufficiente se restano dolore e questioni sospese, per ricominciare su buone basi.

Per quanto detto, l'aiuto di una mano esperta come quella di un terapeuta di coppia, sarebbe davvero opportuna.

Se crede ci può riaggiornare in futuro.

Cari auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
gent.mo dott. Mori, intanto la ringrazio per la sua risposta.Avevo omesso un dettaglio...i miei sms inviati risalgono ormai a 10-11 mesi fa...io, dietro consiglio della mia famiglia e con il benestare del mio avvocato, qualche settimana fa ho fatto arrivare una lettera di scuse per i termini offensivi utilizzati ed è per questo che sono venuta a sapere delle "presunte paure" di questa persona...non ho contatti con lei da mesi ma mi ferisce sapere che lei abbia messo in giro che sarei addirittura pericolosa...chi non mi conosce infatti non avrebbe alcun problema a crederle visto che questa persone è una commediante...
per quanto attiene a mio marito lui sostiene di non essersi sottratto alle avance di questa persona per "vendicarsi" del fatto che io lo trascurassi e che, quattro anni prima, mi ero scambiata un paio di mail con un tipo mai visto nè conosciuto che mi aveva contattato per sbaglio...
onestamente mi sembra un pò esagerato...quello che mi stupisce è che mio marito mi ha sempre detto che lui non ha mai concepito nella sua vita una storia in cui non ci fosse un sentimento (questo è il motivo per cui io ho deciso di condividere con lui un progetto di vita) perciò non riesco a capire come abbia potuto portare avanti una squallida tresca proprio con una persona fisicamente e caratterialmente il mio opposto...
Premetto che mio marito non mi ha confessato l'accaduto spontaneamente ma perchè io ho insistito per sapere la verità visto che due anni prima ero venuta a conoscenza che tra loro ci fosse stato solo un bacio...in quell'occasione infatti mio marito ha negato ci fosse una relazione ma questa volta io gli avevo rassicurato che non mi sarei arrabbiata ma che volevo sapere tutto...ovviamente non mi aspettavo poi la reazione che ho avuto...
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Utente
Gent.ma dott.ssa Rinella,
la ringrazio molto e cercherò di seguire il suo consiglio anche se mio marito è molto testardo e non ritiene necessario l'intervento di una psicoterapeuta di coppia...è convinto che nessuno può cancellare quello che è successo e la risoluzione dei problemi tra di noi dipenda solo dalla nostra volontà...
Naturalmente non sono d'accordo con lui.
Cordiali saluti
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Cerchi di sensibilizzare suo marito in merito, altrimenti potreste rischiare di continuare nella condizione attuale o addirittura peggiorarla.

A volte la buona volontà, anche se fondamentale, potrebbe essere di per sé non sufficiente per affrontare e risolvere questioni dolorose.

Qualora suo marito non fosse convinto, eviterei di insistere oltremodo, ma mi rivolgerei in prima persona ad un terapeuta di coppia (elettivo l'orientamento sistemico-relazionale) che potrebbe darle anche indicazioni su come coinvolgere suo marito in un consulto.

Cordialità