Perdita erezione prima della penetrazione


Buongiorno, ho 25 anni e scrivo dalla prov. di Bergamo,

Mi é successa una cosa che non riesco a spiegarmi: ragazza nuova, bella, attratta da me e io da lei. Ci frequentiamo per un mese poi arriva il giorno di passare oltre...
Per tutto il mese avevo erezioni anche solo stando vestito e a contatto con lei, é sempre stato cosí anche con quelle precedenti.
Quel giorno peró, appena cominciato a toglierci i vestiti, sento che qualcosa non va e da lí in poi buio totale, niente erezione fino al giorno dopo (sparita anche quella mattutina), anche perché poi mi sono parecchio arrabbiato per l'accaduto e non ero proprio nello stato d'animo adatto.

Uniche giustificazioni sono che lei é un po' fredda, e non ha voluto sul momento cercare di far nulla per cambiare la situazione. Inoltre ha un'autostima fragilissima, e si butta giú veramente con poco. Per questo io non posso farla dubitare di "non essere abbastanza".

Mi é giá capitato altre volte di avere a che fare con ragazze fredde e con qualche blocco, col tempo si sono sbloccate completamente ed abbiamo passato dei gran momenti insieme. Sono sempre stato bravo a metterle a loro agio, senza obbligarle a fare nulla, ma lasciando che i blocchi sparissero da soli col tempo e l'affiatamento.
So quindi di non poter pretendere i salti mortali da lei adesso, soprattutto all'inizio. Il problema é mio e devo risolverlo io, poi possiamo ragionare sui "problemi" che puó avere lei.

Per scendere piú nel dettaglio la cosa é successa due volte, e veramente non mi spiego come sia possibile. Ovviamente non mi era mai successo prima.

Sto anche pensando di ricorrere a un noto farmaco, del tutto fuori luogo alla mia etá ma questo "scoglio" va superato ad ogni costo...
Siamo in una fase iniziale del rapporto e non possiamo cercare particolari soluzioni insieme o lasciar passare troppo tempo: adesso lei da me ha bisogno di certezze, non di dubbi.
Si capisce, credo, che non la voglio perdere, o perlomeno non di certo per un motivo come questo.

C'é qualche consiglio?! Grazie di cuore anticipatanente
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Per questo io non posso farla dubitare di "non essere abbastanza".
>>>

E chi le ha detto che è compito suo risolvere i problemi altrui? Il dottore?

>>> Mi é giá capitato altre volte di avere a che fare con ragazze fredde e con qualche blocco, col tempo si sono sbloccate completamente ed abbiamo passato dei gran momenti insieme. Sono sempre stato bravo a metterle a loro agio, senza obbligarle a fare nulla, ma lasciando che i blocchi sparissero da soli col tempo e l'affiatamento.
So quindi di non poter pretendere i salti mortali da lei adesso, soprattutto all'inizio. Il problema é mio e devo risolverlo io, poi possiamo ragionare sui "problemi" che puó avere lei.
>>>

Ecco qual è il punto: lei si sente su di sé tutto il peso del dover "far andar bene le cose".

Si fa carico dei problemi della ragazza del momento, e così li fa diventare SUOI problema.

Imparando a scaricarsi di dosso l'eccessivo senso di responsabilità, con connessa ansia di prestazione, imparerà a eliminare anche il deficit di erezione. I "noti farmaci" non le risolvono l'ansia.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazzo,
condivido quanto scritto dal Collega ed aggiungo una lettura che potrebbe tornarle utile:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#3]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente

Grazie delle gentili risposte,

mi chiedo come sia possibile che questa presunta ansia sia sorta adesso e non mi abbia mai creato problemi prima...

Non me l'ha ordinato nessuno di risolvere i problemi degli altri, voglio bene a questa ragazza e adesso sono estremamente dispiaciuto di non riuscire a creare quell'intesa che ha sempre caratterizzato le mie relazioni, non riuscendo a tirare fuori quello che sono veramente e vedendo lei che mette in discussione la nostra storia perché pensa di essere inadeguata e che questo inconveniente possa diventare una costante.
So che non sta avendo l'atteggiamento giusto, e non mi sta aiutando molto, ma fondamentalmente cosa puó fare?!
Mi avvisa ogni volta che rimane a casa da sola, ma dopo due volte sta cominciando a perdere fiducia, e bisogna anche un po' darle ragione.

Ho parlato di "noti farmaci" perché sono abbastanza sicuro che superato il problema la prima volta, poi sará tutto in discesa. Posso anche sbagliare, ma non posso far passare dei mesi in questa situazione...

Grazie di cuore ancora!
[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> adesso sono estremamente dispiaciuto di non riuscire a creare quell'intesa che ha sempre caratterizzato le mie relazioni
>>>

A costo di sembrare uggioso e indisponente glielo ripeto: dove sta scritto che debba essere LEI a creare tale intesa?

L'intesa si crea in due. E quando uno dei due ha dei problemi, nessuno ha stabilito che debba per forza riuscirci l'altro. E alla fin dei salmi, non è nemmeno scritto che DEBBA per forza esserci intesa.

Esistono donne tanto belle quanto fredde e poco coinvolgenti, e nessuno può farci niente.

La sua è ansia da prestazione, cioè bisogno eccessivo di provare che si è capaci di fare qualcosa.

E guarda un po' che caso, l'ansia da prestazione in genere abbassa la prestazione...

>>> So che non sta avendo l'atteggiamento giusto, e non mi sta aiutando molto, ma fondamentalmente cosa puó fare?!
>>>

Lo vede? Sembra preoccuparsi di ciò che potrebbe fare lei (la ragazza), ma in realtà è ossessionato da ciò che DOVREBBE fare lei (lei che ci scrive) per riparare. Si prende sulle sue spalle un problema non suo, perché è un ansioso condizionato dal senso del dovere.

>>> sono abbastanza sicuro che superato il problema la prima volta, poi sará tutto in discesa
>>>

Sì, è vero, a volte i "noti farmaci" ottengono quest'effetto. Ma se lei è tendenzialmente soggetto a soffrire di ansia da prestazione (anche se finora non se n'era accorto) non saranno quei farmaci a levargliela. Anzi, rischia di tenersi l'ansia e diventare, in più, dipendente non dal farmaco in sé, ma dal bisogno psicologico di rassicurazione che la pillola magica in tasca le può dare.

Dove c'è ansia c'è il rischio di attaccarsi a delle stampelle.
[#5]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Ma quale indisponenza, la ringrazio della schiettezza, anzi visto che è domenica e visto l'orario avrei da offrirle un aperitivo...!

Fissato il fatto che il problema sono io, oltre alla lettura gentilmente consigliatami dalla sua Collega, avrebbe altri consigli che potrebbero risolvermi questa condizione? Se ha tempo e voglia di scriverli, e soprattutto pazienza (anche se di quella ne ha giá avuta una buona dose hehe!)

Di nuovo grazie di cuore
[#6]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
Alle indicazioni già ricevute, le allego delle letture ed un canale salute sul d.e.

In clinica. la prima tappa è porre una diagnosi, poi un protocollo terapeutico, tappe assolutamente necessarie e non invertibili dal punto di vista temporale.

Sarebbe un grave errore, amplificato da una miopia clinica, ricorrere a farmaci proerettili( noti come li chiama lei), sicuramente molto efficaci, ma sintomatici, se non si rispetta la scaletta diagnostico-terapeutica.

Una scrupolosa diagnosi clinica inoltre, può quantizzare ed investigare gli "aspetti ansiogeni" sempre presenti nel disagio sessuale, comprendendo inoltre se sono " causa o effetto" della disfunzione.

https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#7]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Purtroppo "consigli" online non possiamo darne, perché le prescrizioni terapeutiche efficaci (nome tecnico dei "consigli" psicoterapeutici) devono essere date a ragion veduta, ossia DOPO aver valutato e confermato il caso di persona. Farlo online sarebbe poco responsabile.

In generale, da un punto di vista di una terapia come la breve strategica, per l'ansia da prestazione i comportamenti appropriati sono controattitudinali, ovvero contrari a ciò che verrebbe spontaneo fare all'ansioso.

Evitare di mettersi alla prova, non forzarsi ad avere rapporti senza averne voglia. Ad esempio, se la ragazza è talmente fredda e poco coinvolgente da fargliela passare, la voglia, dire chiaramente che non si sente e astenersi dal rapporto, evitando di insistere.

Per il resto le suggerisco di rivolgersi a un terapeuta, magari a indirizzo strategico o comportamentale. Potrà uscirne anche in tempi molto brevi attraverso i suggerimenti giusti, che però devono arrivarle di persona.
[#8]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Grazie a tutti delle cortesi risposte!

Evidentemente mi sono mosso tardi, sono bastate due volte e una settimana di tempo, per far finire la "storia".

Peccato, ragazza molto bella e prospettive molto promettenti.
...Molto probabilmente prenderò in seria considerazione tutte le Vostre indicazioni, affinchè non ricapiti in futuro con qualcun'altra.

Grazie di cuore ancora
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