Pensare tanto,troppo è normale?

Buonasera, sono una ragazza giovane e ho problemi quali ansia,poca autostima,emotivamente facilmente influenzabile,sbalzi d'umore dovuti molto probabilmente a questa bassa autostima,non riesco a essere me stessa,mi sento quasi sempre molto bloccata con gli altri,e questo non mi permette di lasciarmi andare,ecc. ho fatto già diverse domande su questi miei problemi e sicuramente dovrei consultare specialisti...qui vorrei però chiedere se è normale o no pensare tanto,troppo fino ad offuscarsi quasi la mente come faccio io?e perchè questo succede?
io mi rendo conto che passo ore e ore senza neanche rendermene conto a pensare a quello che vedo in palestra che mi piace e al fatto che io mi sento bloccata e non riesco a farmi notare, alle parole che ho detto a quell'altro e forse avrà pensato che sono stupida per il tono che ho usato,ecc...mi faccio un sacco di paranoie di questo tipo e mi rendo conto che più ci penso,più mi deprimo,più mi blocco...se per esempio penso alla figura che penso di aver fatto in palestra e ci ripenso per giorni come spesso mi succede,la volta successiva che vado in palestra andrà uguale,se non peggio perchè mi sento ancora più insicura...se invece riesco a non pensarci,a distaccare la mente da quel posto,da quelle persone per almeno un giorno,insomma se riesco a pensare di meno,quando torno in palestra (per seguire sempre questo esempio) mi sento più spensierata,più tranquilla,meno ansiata,più serena,più spontanea,più me stessa...
ora questo a cosa è dovuto? ha un filo logico?le persone "normali" non pensano quanto me?non è normale pensare per ore e giorni a una cosa?quasi una fissa direi...perchè succede?
il brutto è che mi offusco la emnte con tutti questi pensieri e mi rendo ancora più insicura e con la testa fra le nuvole,bloccata,quasi mi gira la testa dall'ansia che mi sono creata...e basta invece che io "non pensi" o pensi meno per risolvere il problema...possibile?
[#1]
Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

si direbbe che più che il pensare in sé la questione riguardi una certa insicurezza di base che Lei dimostra di avere, e che va adeguatamente valutata e compresa per poter essere ridimensionata e superata.

Può trovare psicologi anche nel Servizio Pubblico; Le consiglierei di consultarli per avere dei chiarimenti.


[#2]
Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
non è la quantità di tempo dedicata al pensare il "problema", quanto piuttosto il contenuto del pensiero. Nelle sue fantasie lei si vede inetta, inefficace, in sostanza si "critica". Questo non fa che amplificare le sue difficoltà di stare nel "presente".
Sarebbe importante capire quali meccanismi la inducano a pensare di essere "inadeguata", e questo come sottolinea lei lo si può comprendere attraverso un intervento specialistico.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Certamente il pensare troppo a qualcosa indica l'incessante ricerca di una soluzione a ricerca di controllo infinito che non arriva mai a un punto fermo.
cio' e' frutto dell'ansia e l'ansia delle sue insicurezze.
Un sostegno psicologico sarebbe molto utile per inquadrare e contenere questa sua tendenza che penso debba costare moltissimo in termini di lavorio mentale ed emotivo.
Come si svolge la sua vita? Studia? Lavora? La sua famiglia?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#4]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Cara ragazza,

>>ho fatto già diverse domande su questi miei problemi e sicuramente dovrei consultare specialisti..<<
il punto è proprio questo: continuare a chiedere consulti non la sta aiutando, perché sono diversi anni che presenta la stessa problematica e probabilmente ha bisogno di un percorso psicoterapico.

Come mai non si rivolge ad un Collega di persona?
Se lo ha già fatto, come mai non ha continuato il percorso?





Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#5]
dopo
Attivo dal 2011 al 2018
Ex utente
Studio all'università e vivo con la mia famiglia. In passato mi ero rivolta a una psicologa ma dopo tante sedute,credo una ventina,mi ero resa conto che ero sempre lì a raccontare le stesse cose,non si andava avanti e non mi arrivava nessun tipo di aiuto,mi sono sentita un po' presa in giro,anche per i soldi che stavo facendo spendere ai miei genitori,inutilmente.
Ma il fatto che io a volte riesca a pensare meno e vivere più serenamente non vuol dire niente?perchè questo pensare troppo mi succede quando per esempio mi piace uno ma c'è qualcosa che mi blocca dall'agire per qualche motivo esistente o semplicemente per la mia insicurezza,allora inizio a diventare gelosa se ci sono altre ragazze,e mi sento incapace di attirare l'attenzione su di me...cerco di dedicarmi alllo studio o a uscire per il momento per non pensare inutilmente...è controproducente
[#6]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Cara ragazza,

venti sedute sono probabilmente poche per far fronte al suo disagio, se aveva la sensazione di non "andare avanti" o di non "ricevere aiuto" sarebbe stato opportuno parlarne direttamente con la Collega.

Se invece non si è trovata bene con quest'ultima, e questo può accadere per diversi motivi, può scegliere di rivolgersi a un'altro professionista.






[#7]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Quella che descrive e' una situazione tipica perche' pregna di incertezza su un tema delicato.
Se questi "pensieri" riguardano solo questi casi sono piu' fisiologici di una modalita' di pensiero abituale.
Veda lei come si sente.
E' il grado di "sofferenza" cio' che segna il confine fra ilnormale e il "patologico".
I migliori saluti
[#8]
dopo
Attivo dal 2011 al 2018
Ex utente
Vi ringrazio! in questi ultimi giorni ho esposto questa mie problematiche a un'amica di famiglia psicologa, e mi ha parlato di un disturbo di personalità nel quale mi ritrovo.Si parlava di "borderline". Tendo infatti a fissarmi periodicamente su un uomo,che penso mi interessi,ma non so fino a che punto,forse voglio solo attirare la sua attenzione e diventa un chiodo fisso. Vorrei chiedere una cosa allora a tal proposito...l'uomo che diventa per me una fissa chi è? la persona su cui si fissa un "border" chi è?come viene scelta?perchè in effetti questo uomo è diventato una specie di ossessione per me,ma pechè proprio lui?quale significato ha questo fissarsi con una personain particolare?
[#9]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Le domande che lei ci rivolge sono molto personalizzate e per darvi una risposta utile dovrebbe iniziare una psicoterapia.
E' consigliabile che la sua futura psicoterapeuta sia una persona non collegata a lei o alla sua famiglia.
Saluti
[#10]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Cara ragazza,

le diagnosi in "famiglia" sono sempre errate, le suggerisco di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che utilizza (preferibilmente) un approccio psicodinamico.




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