La mia ragazza mi ha lasciato e non riesco ad andare avanti

Siamo stati insieme 6 anni, lei il mio primo amore ed io il suo. Per 6 anni ci vedevamo ogni giorno, stavamo sempre insieme e ci amavamo tantissimo.
Non ho nè genitori nè famiglia, sono orfano e figlio unico. Non ho nemmeno amici. A 18 anni ho conosciuto lei, ci siamo innamorati e stavamo sempre insieme solo noi due ed eravamo felici, avevamo tutto.
4 mesi fa all'improvviso mi telefona dicendomi che non mi ama più, non vuole nè vedermi nè sentirmi. Mi lascia in questo modo per telefono. Io non le ho fatto nulla, nessun litigio e nessun segnale, all'improvviso mi arriva questa chiamata.
Io fatico a crederci, penso che è un attimo di smarrimento ma le passerà, e invece non passa, passa solo il tempo e io penso solo a le 24 ore al giorno, e invece lei riesce benissimo a non pensare a me e vivere tranquillamente senza di me. Non riesco a spiegarmi come ci riesca, e come dopo 6 anni può essere finita così e lei può essere così indifferente a tutto il dolore che mi sta causando.
Mi ha detto che la mia presenza, incontrarmi per sbaglio la infastidisce e che io faccio parte del passato.
Vi prego rispondetemi come è possibile che dopo 6 anni in cui abbiamo vissuto sempre insieme, essendoci sempre l'uno per l'altro, adesso ha deciso che non mi ama più? E soprattutto perchè si è comportata in questo modo che mi sta distruggendo? Poteva farlo diversamente, perchè all'improvviso le da fastidio anche vedermi e prova questa sorta d'odio verso di me?
Ho provato più volte a parlarle ma lei è totalmente indifferente, si vede lontano un miglio che parlare con me le noia e basta, non prova nulla, non gli interessa niente di qualunque penso. Ho bisogno di sapere perchè si sta comportando così, che senso può avere?
Il tempo non passa mai, io penso solo a lei ogni minuto, non riesco a rassegnarmi all'idea di dover vivere una vita senza di lei, eravamo tutto e adesso mi ha trattato come se fossi niente. Io faccio un lavoro che non mi stimola, sono magazziniere in una fabbrica, anche a lavoro nel mio scomparto ci sono solo io e non ho modo di farmi amici. Ma il problema non è questo. La domanda che mi sta affliggendo e sapere il perchè dei suoi comportamenti, perchè l'ha affrontata in questo modo e come posso adesso per lei essere diventato nessuno. Ho perso la voglia di vivere. Vivo in attesa di un suo ritorno, sperando che all'improvviso si ricordi di me, ma in fondo so che non avverrà mai.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

Lei dice che il problema non è il fatto di essere solo e senza relazioni sociali e amicali.
Io invece credo di sì, perchè la relazione con questa donna potrebbe essere ANCHE una forma di dipendenza.
Una relazione può cambiare, può terminare, ecc... e per quanto doloroso, siamo equipaggiati per andare avanti.
Lei invece è ancora molto preso a farsi domande sul perchè e a capire se vi erano avvisaglie: probabilmente ce ne sono state ma a Lei sono sfuggite o non ha voluto vederle.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
concordo con quanto scrive la mia collega, dr.ssa Pileci.
E' probabile che il non essere inserito all'interno di una rete di relazioni abbia accentuato il suo malessere. Non si può vivere di solo lavoro.
Allo stesso tempo c'è da chiedersi come mai lei non abbia sviluppato altre relazioni oltre quella con la sua compagna. Forse questo è uno dei motivi della rottura. Non si può vivere neanche di solo "amore".
E' difficile dare un senso al comportamento di lei.
Quello che è comune nelle relazioni che finiscono, specie in prossimità della rottura, è proprio un atteggiamento di "rifiuto" dell'altro. Infatti chi lascia ha spesso desiderio di buttarsi la relazione dietro le spalle....
Essere lasciati è un po' come un lutto; l'individuo non solo deve ricostruire il presente senza il sostegno della persona amata ma anche le aspettative future.
Quindi si dia tempo, senza però rimanere "seduto".
Se i suoi problemi continuano forse potrebbe scegliere di rivolgersi ad uno psicologo di persona.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/