Attacchi di panico e forte ansia

Gent.mo dottore/ Gent.ma dottoressa
sono una ragazza di 26 anni, nel 2013 ho passato un anno difficile, ho perso una persona a me molto cara, il mio ragazzo è partito per tre mesi per gli stati uniti e ho dovuto affrontare un esame difficile e fare anche la tesi di laurea. Durante questo periodo ho avuto dei leggeri attacchi di panico e di ansia ma pensavo fossero dovuti al forte stress, e siccome non riuscivo a dormire alcune notte prendevo delle gocce di tranquillante per addormentarmi. Questo è andato avanti per circa 2 mesi. Poi è arrivato il mio ragazzo, mi sono laureata e sono partita anche io per gli stati uniti, lì non ho avuto nessun attacco di panico o di ansia, ma purtroppo dopo 2 mesi sono dovuta rientrare in Italia, e da quando sono rientrata gli attacchi di panico sono aumentati e sono sempre più forti e incontrollabili, cerco di sfogarli nel pianto. Il primo attacco di panico mi è venuto proprio prima di prendere l'aereo per il ritorno perchè siccome soffro di claustrofobia ed era la prima volta che prendevo l'aereo da sola ero terrorizzata. Da allora vivo le giornate con un peso al cuore, con continui momenti di ansia. Adesso non vedo l'ora di fare i documenti per il visto e di ritornare negli stati uniti, ma ancora dovrò aspettare almeno un mese. In più a casa non ho trovato una bella situazione perchè i miei non si rivolgono la parola, quindi non c'è un clima sereno che mi aiuta a stare meglio.

la ringrazio in anticipo e le premetto che non voglio prendere nessun farmaco per curare l'ansia e il panico, ma voglio capire come fare a sconfiggerli.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

premetto che noi psicologi non siamo medici e che quindi non le daremo mai indicazioni sull'assunzione di eventuali farmaci.
Per sua fortuna non resterà qui molto, quindi ci possono essere altri modi per aiutare sè stessa a superare questo periodo.

Quando ha dovuto ritornare in Italia si aspettava che la situazione fosse questa?

"a casa non ho trovato una bella situazione perchè i miei non si rivolgono la parola, quindi non c'è un clima sereno che mi aiuta a stare meglio"

Se la situaiozne familiare è tesa e lei lo sapeva penso che l'attacco d'ansia che ha avuto ritornando a casa sia motivato proprio da questo.

Come mai i suoi hanno questo atteggiamento?

Le era già successo in passato, intendo prima del 2013, di reagire con ansia/panico ai momenti di stress?
Qualcuno in famiglia ne soffre?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

dal punto di vista del modello della terapia cognitivo-comportamentale non è necessario cercare delle cause che abbiano scatenato l'attacco di panico, se di questo parliamo, perchè il primo step è l'inquadramento diagnostico.

L'attacco di panico infatti ha precise caratteristiche che devono essere diagnosticate dallo psicologo psicoterapeuta o dal medico psichiatra.

Detto questo, è importante imparare a gestire e padroneggiare le crisi d'ansia o di panico, in modo tale che Lei possa lavorare sulle credenze disfunzionali che, in genere, genera e mantiene il problema.

Non sarà però attraverso una semplice mail che potrà risolvere il problema degli attacchi d'ansia: per farlo deve rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta di persona, meglio se di formazione cognitivo-comportamentale perchè si tratta di una forma di intervento attiva e focalizzata.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gent.ma dottoressa Massaro
effettivamente mentro ero in Canada il giorno prima della mia partenza ho scoperto tramite mio fratello che i miei genitori non si parlavano, e ricordo di avere avuto in quel momento un crollo emotivo. I miei non si parlano da molti giorni perchè mio padre ha il vizio del gioco e sperpera i soldi della famiglia. Mio padre purtroppo non è un tipo molto presente e nella mia famiglia a causa sua ci sono state svariate liti da quando ero piccolissima. sicuramente da quando ho saputo che a casa mia la situazione era così mi è passata ancora di più la voglia di ritornare in Italia. E poi considerando il fatto che sono claustrofobica, il viaggio in aereo è stato molto stressante per me.
Purtroppo già da molto prima del 2013 reagisco con ansia e attacchi di panico non solo ai momenti di stress ma anche alle situazioni difficili da risolvere o a quelle che non posso cambiare in nessun modo, però questi attacchi di panico erano rari, tanto che la situazione non mi ha fatto mai preoccupare, fino ad ora dove almeno una volta al giorno ho attacchi di panico e di ansia in mi sento anche mancare l'aria.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"voglio capire come fare a sconfiggerli. "

Gentile Utente,

per capire come fare a sconfiggere l'attacco di panico o d'ansia, è necessario rivolgersi allo psicoterapeuta.

E' chiara la situazione a casa e credo sia una situazione dolorosa e difficile nella gestione, dal momento che il papà sembra avere una dipendenza patologica e immagino che anche la mamma faccia fatica a gestirla...

Però gli attacchi d'ansia e di panico potrebbero non avere una causalità lineare. E' molto meglio, e fa meno fatica anche Lei se impara a gestirli in maniera più funzionale.

Inoltre deve imparare a leggere questi sintomi: spesso chi soffre d'ansia è poco capace di leggere i propri stati mentali e associarli alle reazioni fisiche (es fiato corto) e si spaventa di più...

Legga qui: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1633-asportazione-chirurgica-dello-stato-ansioso.html

Per questa ragione ha bisogno di rivolgersi allo psicologo psicoterapeuta di persona.

Cordiali saluti,
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"il giorno prima della mia partenza ho scoperto tramite mio fratello che i miei genitori non si parlavano, e ricordo di avere avuto in quel momento un crollo emotivo. I miei non si parlano da molti giorni perchè mio padre ha il vizio del gioco e sperpera i soldi della famiglia"

Questo è un ottimo motivo per stare male nel ritornare a casa, unito al fatto che forse si sente in qualche misura in colpa per il fatto di essersi allontanata mentre a casa succedono tutte queste cose.
Non c'è da meravigliarsi che in una situazione simile le manchi l'aria, perchè l'atmosfera è effettivamente molto pesante.

Ha in programma di stabilirsi all'estero definitivamente o è solo una parentesi?
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gent.ma dottoressa
Il trasferimento è una prova se io e il mio ragazzo ci troviamo bene restiamo definitivamente altrimenti rientriamo in Italia. comunque lui ha deciso di fare un anno in Canada e io ho deciso di seguirlo.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Come si sente al pensiero di stabilirsi definitivamente lì?

La su famiglia (fratello compreso) cosa dice/pensa al riguardo?
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