Ansia senza motivo

Salve, ultimamente mi capita spesso di essere in ansia. Sono sempre stata un soggetto ansioso, ma ora quest'ansia sta diventando distruttiva, quasi da impedirmi le normali attività. Penso di essere dipendente dal mio ragazzo, ad esempio se non si fa sentire per più di 2 ore comincio ad innervosirmi e ad entrare in ansia. Io non temo che mi tradisca però che si possa interessare ad altre, oltretutto ha una migliore amica ( a lui non piace la considera un maschio) che è costantemente presente tra di noi, anche quando stiamo da soli, lui la prima cosa che fa è chiamarla.. Ne ho parlato con lui e mi dice che visto che andiamo d'accordo gli dispiace non invitarla a stare con noi.. A me pesa questa situazione, senza contare che lei gli scrive in continuazione, io so che è innocua, per lui, però secondo me lei è palesemente innamorata di lui, ma non lo ammette nemmeno a se stessa. Detto questo, vado in ansia per niente, sono dipendente dal cellulare, cerco di controllare qualsiasi cosa... Sono insicura di me stessa.. Come si guarisce da questo? Non sono n'è brutta, ne stupida, ne ho qualcosa da invidiare ad altri.. E allora perché sono sempre in ansia? Vorrei capirlo.
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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile ragazza,
lei sembra attribuire gran parte della sua ansia alla relazione con il suo compagno.
Credo ci possano essere due diverse dimensioni.
La prima connessa con il rapporto con il fidanzato, che da un lato la rassicura dicendole che non deve preoccuparsi, mentre dall'altro squalifica il suo messaggio continuando a chiamare la ragazza di cui lei è gelosa. Quanto meno si può dire che lui è ambiguo.
Il secondo aspetto invece è connesso alla sua predisposizione alla preoccupazione e al controllo. Credo che questa meriti un approfondimento, magari con un collega di persona.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Cara ragazza,
dalle richieste di precedenti consulti, sembra evidenziarsi la sua preoccupazione costante che non si attenua con semplici rassicurazioni. Da quello che scrive, sembra davvero che lei soffra di un'ansia generalizzata che la porta a volere controllare tutto intorno a lei...impresa chiaramente impossibile e, soprattutto, inconcludente, nel senso che non attutisce la sua costante preoccupazione ed insicurezza. Allora, ci chiede come fare per uscire da questa spirale. Ovviamente, non sono facili suggerimenti a risolvere il suo problema di fondo. Certo, tecniche di rilassamento potrebbero momentaneamente aiutarla, ma io credo che la soluzione migliore sarebbe quella di rivolgersi a uno psicologo per una valutazione ed un eventuale trattamento. L'ansia può essere gestita e anche sfruttata a proprio vantaggio,ma solo in un ambito terapeutico,può imparare a farlo. Ci pensi, perchè anche solo un breve percorso può tracciare la strada che proseguirà poi individualmente.
Un cordiale saluto

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Anche io come i colleghi richiamerei la sua attenzione sul valore che lei attribuisce a se' stessa nella relazione con il suo ragazzo.
Il temere che il ragazzo sia attrato dall'amica non come ragazza seducente ma ad un altro livello la mette in scacco.
Sarebbe il caso di comprendere la sua rapprentazione della femminilita' e della sua importanza in una relazione.
Si tratta di tematiche profonde che possono creare dei disagi come l'ansia.
Che ne pensa?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Utente
Utente
Lui considera questa ragazza, la migliore amica, come una sorella. Non ho mai pensato che mi potesse tradire con lei, n'è tanto meno che lui sia interessato a lei fisicamente. Però mi da fastidio il rapporto morboso che ha lei verso di lui, io per correttezza non ho mai detto a lei niente, perché anche se ci vado d'accordo, è pur sempre una sua amica. Io non mi sento insicura perché sono poco bella o poco femminile, ma mi piace l'esclusività nei rapporti e vorrei essere l'unica persona che da a lui attenzioni, invece c'è questa costante presenza, che a me da fastidio, ma a lui no, perché gli dispiace non invitarla ad uscire perché rimane da sola.. Si deve persino scusare con lei se vuole stare con me da solo... Questa situazione mi provoca disagio..e quindi anche ansia..
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Mi scusi, ma la sua impostazione non mi sembra corretta.
Lei non puo' pretendere di possedere il suo ragazzo per sua tranquillita' .
Sa, mi fa venire in mente un fantatstico film in cui si narrava di un innamorato (davvero un po' morboso) che per assicurarsi il possesso della sua donna la priva delle gambe e delle braccia. Si' la riduce ad un tronco che dipende solo da lui.
Si tratta di un'allegoria estrema ma che forse potrebbe farla riflettere....
[#6]
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Utente
Utente
Quello che non capisco è infatti perché sono gelosa di qualcosa ( la sua amica ) che è assolutamente innocua.. Io non vorrei mai che il mio rapporto con lui sfociasse nella possessivita', però di fatto, sono possessiva.. Perché vorrei che lui desse attenzioni più a me che a lei o ad altre persone, mi sembra che nel rapporto sia io quella più presa.. Non so se è una fase, lo spero, però anche se lui fa dei complimenti riferiti ad altre ragazze e viene a dirlo a me, io vado su tutte le furie perché penso di non interessargli più e di non essere più l'unica che guarda, anche se penso che sia normale che se vede una bella ragazza ammetta che sia bella.. Lui è molto sincero e mi dice qualsiasi cosa, però perché essere tanto insicura? Perché la gelosia sfocia nella possessivita' in questo caso, se una persona apparentemente non ha motivi ?
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
La possessivita' e' un sentimento molto cattivo che nasce dalla proporia insicurezza, dal desiderio di togliere all'altro un'alternativa, come se questo bastasse. Purtroppo non basta. E' solo quando l'altro puo' scegliere e sceglie noi che ci riconosce importanza e valore.
E' lei che non e' sicura del suo valore in pratica. E vive nella paura.
Il riconoscere il proprio valore ha origini remote, nasce da quanto siamo o meno stati amati e desiderati dalle figure importanti della vita, i genitori. E' in quella fase della vita che si struttura la nostra vera autostima.
Se davvero per lei c'e questa insicurezza forse dovrebbe chiedere un aiuto psicologico per comprenderla e fronteggiara.
Saluti
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Cara ragazza,
Desidero riprendere quello che le ha scritto la mia Collega, nel consulto precedente. Il senso di autostima si costruisce non al di fuori di noi, ma nel nostro mondo interiore. Certo, ci fa piacere avere apprezzamenti e ci dispiace quando riceviamo critiche, ma in un caso e nell'altro, sappiamo sopravvivere, forti di quello che sappiamo di valere. Se questo senso di autostima non si è' costruito nel rapporto con le sue figure di riferimento, un percorso psicocologico/psicoterapeutico potrebbe essere la chiave per acquisire un saldo senso di se'. Valuti questa possibilità, che costituirebbe una sorta di investimento per il suo futuro, soprattutto relazionale.
Quello che mi colpisce, nell'atteggiamento del suo ragazzo, e' quella che lei definisce 'sincerità'. Dire sempre tutto in un rapporto e' per lei sempre sinonimo di una relazione armoniosa ?
Cari saluti
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>Quello che non capisco è infatti perché sono gelosa di qualcosa ( la sua amica ) che è assolutamente innocua..<<
questo succede perché lei di base è una ragazza insicura e teme probabilmente il confronto con le altre. D'altra parte però se il suo partner è "troppo" attaccato a questa amica dovrebbe farglielo notare (a lui).

>>..mi sembra che nel rapporto sia io quella più presa..<<
questa è un ruolo "svantaggioso", il membro della coppia più insicuro, che teme la separazione, il confronto ecc. si trova spesso in questa posizione di minore "potere".

Di solito non si parla di "fase" perché è qualcosa di più profondo. Magari in passato ha già sperimentato relazioni simili, perché di solito tendo a ripetersi allo stesso modo.





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Utente
Utente
Io non pretendo assolutamente che loro due non si vedano più, vorrei semplicemente che lui le desse meno attenzioni, perché dandole anche a lei é come se le togliesse a me.. Ma principalmente è colpa di questa ragazza, che non ha rispetto nei miei confronti e siccome sa che a me fanno fastidio queste cose, ci prende gusto e lo fa di proposito.. Io gli ho fatto notare questo suo attaccamento verso di lei e continua a ripetermi che la vede come una sorella e che non gli interessa minimamente, interpreta la questione come gelosia, ma di fatto gelosia non é, perché non temo che mi tradisca con lei, però che possa darle più attenzioni, specie perché lei lo mette in una condizione particolare : cioè lo chiama in continuazione, sempre.. É veramente pesante da sostenere.. io sono insicura, e in passato invece ho avuto relazioni in cui mi sentivo davvero molto sicura di me stessa.. Io penso che dirsi tutto sia importante, perché sono a favore del dialogo, e penso che solo parlando apertamente con le persone si possa trovare un compromesso, quindi mi fa piacere quando mi dice le cose, anche se sono complimenti su altre... Però anche questo mi rende insicura, perché io non guardo altri, o se vedessi un bel ragazzo durante la giornata ma che per me non ha nessun significato non lo andrei a dire al mio partner perché potrebbe sentirsi insicuro inutilmente...
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

condivido le sue affermazioni, ma non sul fatto di dare la "colpa" all'altra ragazza. Dovrebbe essere lei (lei che scrive) in prima persona a pretendere dal suo partner delle ragionevoli distanze tra i due. Senza controllo, senza possessività, ci vuole un po' di buon senso (anche dall'altra parte).

>>Però anche questo mi rende insicura, perché io non guardo altri, o se vedessi un bel ragazzo durante la giornata ma che per me non ha nessun significato non lo andrei a dire al mio partner perché potrebbe sentirsi insicuro inutilmente..<<
su questo ha ragione perché non fa altro che incrementare la sua insicurezza. Avere un buon dialogo è importante e salutare, ma dirsi tutto è un'altro discorso, non crede?




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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Cara ragazza,
Riprendo la domanda che le ho posto sulla sincerità di coppia e quello che lei scrive: 'non lo andrei a dire al mio partner perché potrebbe sentirsi insicuro inutilmente'. Esattamente! Come dice anche il mio Collega, dott. Del Signore, 'avere un buon dialogo e' importante e salutare, ma dirsi tutto e' tutt'altro discorso'. Quello che penso, quindi, e' che il suo ragazzo, sotto un'apparente 'sincerità', voglia mostrarle quanto e' desiderabile agli occhi delle altre in modo un po' vanesio e provocatorio e con il risultato, appunto, di 'farla sentire insicura'. E' come se avesse messo in atto una sorta di 'gioco' Transizionale che non ha niente di divertente ma fa sentire entrambi, alla lunga, a disagio e insicuri della vostra relazione. Qui, il dialogo sarebbe importante e potrebbe, più o meno, essere del tipo: guarda, questo tuo atteggiamento di riportarmi ....non mi piace. Mi sento insicura, o arrabbiata o triste ( o quello che vuole e sente lei) e desidero che tu lo interrompa, se ci tieni a me. In caso contrario, farò in modo di proteggere me stessa. Ovviamente, libero tu di continuare cosii, se lo ritieni opportuno, come libera io di non accettare il tuo comportamento!' Per lei, un dialogo così chiaro, ma non aggressivo, può 'pensarlo' possibile? La invito a riflettere e le auguro una buona giornata.
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dopo
Utente
Utente
Io me la prendo con lei, la sua migliore amica, perché lei è diventata anche " mia amica " col tempo, però credo che nei miei confronti lei sia falsa e che non mi voglia bene veramente, mentre io ho sempre cercato di essere disponibile nei suoi confronti perché non la trovo antipatica, però da parte di lei, specie ultimamente ho notato invidia nei miei confronti, come se lei fosse interessata a lui, e siccome sa che non avrebbe speranze se si dichiarasse continua a restargli amica. Lei con me ha un atteggiamento, in presenza del mio ragazzo gentile, quando non c'è lui invece,( perché studia fuori) mentre io e lei siamo nella stessa città, lei non mi cerca mai.. Ecco perché do in parte la colpa a lei, perché se una persona è davvero amica dovrebbe capire lei stessa quando è troppo, ma visto che lei non lo capisce da sola, quando mi renderò conto che le cose per me sono insopportabili parlerò a lui e dirò a lui che a me questo atteggiamento da fastidio ( anche riferito al fatto che lei stia sempre tra noi due ). Per quanto riguarda i complimenti che lui fa alle altre e che mi fanno sentire insicura, credo anch'io che lo faccia per farmi ingelosire, perché così facendo lo riempio di orgoglio.. E in questo caso ho notato che è meglio se faccio l'indifferente ( anche se forse può sembrare immaturo) in modo tale che lui capisca che non ha presa su di me è non lo fa più. Vi ringrazio.
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