Venticinque anni: catene del passato e un futuro incerto

Salve a tutti. Mi suona molto strano, e strano è, che dopo diversi anni ritorni a scrivere qui, su questo sito. Tantissime cose sono cambiate dall'ultimo post ( che risale circa a 3 anni fa), tantissime esperienze, vicissitudini..Una sola cosa è rimasta invariata: la mia condizione da studente di laurea triennale con ancora 4 esami in debito. Ma prima voglio spiegarvi...
Dal 2011 una serie di eventi mi hanno totalmente cambiato: dalla delusione affettiva che ebbi in quel periodo, e che mi portò ad una riflessione sul mio essere, ad un percorso di psicoterapia (sistemico familiare), ad una storia di amore.
Proprio su quest'ultima vorrei concentrarmi.
Era l'ottobre 2011 quando lo conobbi. Lui più piccolo di me di 3 anni. Scoppia la scintilla. Nasce l'amore. Da quel periodo vivo una serie di momenti belli: do esami a gogo', mi sento sereno, amo e sono amato. Tuttavia, sembrava troppo bello per essere vero, nell'ottobre 2012 mio zio, figura di riferimento per me importante,si ammala e dopo 3 mesi muore. Un lutto profondo. Straziante. Ciononostante, l'amore del mio partner, mi aiuta a mitigare questo dolore e così, piano piano, riesco a riprendermi... Ma...dopo 5 mesi ( maggio 2013) è il mio partner a lasciare me. Si innamora di un altro. Mi pianta dalla sera alla mattina, senza una spiegazione ulteriore al laconico, indiscutibile: non ti amo più! CROLLA IL MONDO! Il colpo finale su un corpo già fragile e debole.
Tuttavia, anche da questa situazione riesco a riprendermi. Per tutta l'estate, tralascio lo studio, e mi concentro sulla mia attività di "artista" nel ruolo di compositore di musica e cantore presso un ensemble. Gli spettacoli, il pubblico, gli applausi mi aiutano a vivere meglio il periodo di vilipendio e malinconia che stavo attraversando.
Settembre arriva, e con esso mi rimetto a studiare, a smorzi, lentamente, ma riesco a sostenere esami che ho sempre temuto, e che non avevo mai affrontanto, anche col massimo dei voti. Ma ora...mi sento triste: ho consapevolizzato che a 25, a differenza dei mie coetanei e colleghi, non ho ancora una laurea triennale, e comincerò la magistrale soltanto a 26 anni. (se tutto va bene). Questa cosa sta diventando la mia ossessione. Soprattutto in riferimento al al fatto che nel campo della psicologia, più tardi fai e peggio è visto la difficoltà di inserirsi nel mondo del lavoro. Nel frattempo, mi sono iscritto ad un master in psicodiagnosi, giusto per avere un ruolo e titolo in più nell'attesa della magistrale. I 4 esami che devo dare conto di terminarli entro questa sessione prossima. Ma il tempo perso verso lo studio pesa. Anche se a volte mi dico che a differenza di un "curriculum didattico" eccellente ho un "curriculum esperienziale ed emotivo" molto ciccione. Ma questo è da vedere quanto conta... Mi chiedo come posso risolvere questa ossessione, il perché, anziché andare avanti, mi faccio mille paranoie, impaludandomi sempre di più e auto colpevolizzarmi. Vivendo in questo stato di fallimento non riesco a prendere decisioni o sarà proprio che voglio sentirmi un fallito per non prenderle?

Ho voluto condividere la mia situazione attuale. Giusto perché oggi mi sento così...Triste. Solo. In colpa. Con la voglia di essere ascoltato e capito.
Un saluto
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

accolgo il Suo sfogo e la tristezza che sente, ma vuole provare a riformulare la Sua gentile richiesta, in maniera da poter ottenere un aiuto più specifico?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile utente, a questo punto, in attesa che la vita faccia accadere delle cose, come si suol dire, secondo me conviene che lei si focalizzi sul suo sogno, quindi studi e dia gli esami, senza fasciarsi la testa, non sono stati anni persi, come appunto dice lei stesso, ma anni di vita di esperienze, anche di dolore che hanno certamente resa più acuta e consapevole la sua sensibilità reso più ricco il suo mondo interno...
Coraggio , è la motivazione che muove il mondo..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it