Punto di non ritorno

Buongiorno dottore, ho 43 anni da qualche tempo comincio ad aver paura di arrivare in un punto di non ritorno. Tutto è iniziato quando, a causa della crisi, ho dovuto chiudere le mie strutture, dirigevo delle case-famiglia per anziani. E' stata dura dover accettare di veder distruggere ciò che avevo creato da sola con le mie sole forze. Anche il lavoro di mio marito (un uomo che ho conosciuto quando già ero ben indipendente) cominciava a crollare, lavora in casa come web-master il suo reddito da circa 5000€ ad oggi è sceso a 400€...quindi non potendo più permetterci un appartamento in città, ci siamo spostati a Bagheria un paesino di provincia dove gli affitti sono più bassi, ma anche li non abbiamo retto le spese, così non c'è rimasto altro che accettare di andare a vivere in un paesino più internato, in una sorta di magazzino, che abbiamo sistemato a mo di casa (la mia stanza non ha nemmeno le finestre). Non avendo più amici, lavoro, denaro, uscendo di rado...ho cominciato a pensare di andare via così abbiamo pensato la bulgaria, volevo raccogliere del denaro ma non ci sono riuscita,inutile dire quanto abbia cercato lavoro, ma in questo paesino non c'è niente solo contadini, arrivare a palermo con quello che pagano e coi costi del viaggio non ne vale la pena. Ho perso ogni speranza, i miei figli hanno rinunciato a tutto anche alla ricarica telefonica. Tutto questo mi sta logorando, mi fa paura pensare di non poter più uscire da questa casa, da questa situazione, piango tutti i giorni, il mio mondo con l'esterno adesso è il pc, non ho neppure voglia di pulire la casa, che essendo piena di umidità riempie gli armadi di muffa, ogni giorno tolgo funghi dagli abiti, dalle scarpe. Mi sforzo di tener su i miei figli , gli dico che c'è di peggio, ma con me non funziona più, ho paura di non farcela più a sopportare tutto questo e di farla finita, il volere andar via non mi lascia un solo istante, mi tormenta la testa, pensare di rimanere in questa trappola mi fa paura, credo che ho bisogno di parlare ma non so con chi. Si può diventare pazzi, ho paura di finire in un ospedale psichiatrico, ma preferisco morire.
[#1]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Le problematiche sono oggettive e complesse, ma le risorse dovrà trovarle dentro di sè, la sensazione di impazzire e data dalla sensazione di non poter modificare nulla del suo status.

Uno psicologo, anche in convenzione, potrà aiutarla a trovare energie, forza e coraggio di trovare nuove strategie sicuramente più funzionali per superare questo brutto momento

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Per la convenzione ci sono lunghe attese, mesi. La ringrazio per avermi risposto, per giunta di domenica.
[#3]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Non è detto, provi ad andare alla ausl più vicina, se si libera un posto la chiameranno subito.

Se non tenta, tutto rimarrà immobile.
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

è comprensibile che Lei stia così male adesso e che senta di aver perso le speranze, anche perchè ha la responsabilità dei Suoi figli...

Però è il caso di lasciarsi aiutare a pianificare un metodo per la ricerca di una soluzione, che potrebbe coincidere con aiuti economici ma non solo.

A mio avviso in questa brutta situazione è mancata la pianificazione pensata con calma. Ad esempio, la scelta di andare in Bulgaria è stata meditata? Con quale progetto siete partiti? Avevate degli accordi per poter guadagnare e poi rientrare?

Quindi adesso vi trovate in Italia?
Ha pensato di segnalare il problema ai Servizi Sociali del Suo comune di residenza in maniera tale da poter ottenere degli aiuti utili per poter essere ri-orientato in questa situazione di confusione e sconforto?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#5]
dopo
Utente
Utente
No, siamo ancora in Italia. Vorremmo andare li, dove il costo della vita ci ridarebbe dignità. Vorremmo 2000€ e saremmo liberi,non abbiamo neppure un'auto da poter vendere, ne oro, ho chiesto lavoro, collette a politici ed artisti...ma niente.
Non mi piace scrivere di queste cose in questo forum, mi sembra inappropriato, non voglio apparire un'accattona. Ma è per spiegarle che avendole provate tutte, tutto ciò che potevo fare di estremo l'ho fatto, e non trovando altre soluzioni nella mia testa,nel mio stomaco è scattato un malessere che mi divora, una smania che mi distrugge...vedo che i miei pensieri non sono più sani, a volte penso ad uno psichiatra, andarci adesso che sono lucida. Poi penso, gli psicofarmaci non cambierebbero le cose mi intontirebbero e basta.
Volevo sapere in un consultorio è più semplice accedere che in un ospedale?
Grazie tante dottore, buona serata.
[#6]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Dipende dalla regione...
Ci sono consultori in cui si accede nel giro di 10 giorni per il primo colloquio...
In ogni caso, parli con il medico di base del Suo disagio, così potrà orientarLa in maniera più accurata verso i Servizi del territorio.

Cordiali saluti,