Cambiamenti di carattereu


Ciao, innanzitutto mi presento: sono un ragazzo 18enne e vorrei raccontarvi la lunga storia riguardante il mio complicato carattere.

Inizio dal principio: alle elementari ero un bambino normalissimo, con amici e che riusciva a stringere buoni rapporti di amicizia (vivo in una normalissima famiglia, senza chissá quali problemi).

Alle scuole medie qualcosa è cambiato: sono diventato estremamente timido e asociale, con pochissimi amici (si contano sulle punta delle dita): non ero praticamente mai uscito coi miei compagni di classe. Inoltre ho scoperto in quel periodo di essere omosessuale, provando attrazione sessuale per un mio compagno delle medie..quel periodo è stato il più terribile, ero quasi sempre depresso e triste e non riuscivo a stringere amicizie in nessun modo..

Con i primi 3 anni delle superiori le cose non sono cambiate: non sono riuscito a tirarmi fuori e la situazione rimase tale quale a quella delle medie: asociale,del tutto introverso,impacciatissimo, con pochissimi amici con cui uscivo costantemente (gli stessi, sempre quelle 3-4 persone)

Ma la scorsa estate qualcosa è cambiato: non so bene per quale motivo (frequentando l'oratorio estivo forse?) sono cambiato COMPLETAMENTE: molto aperto verso gli altri, estroverso, per nulla vergognoso, simpatico, sempre con qualche battuta pronta, ecc.
Quei miei soliti 3-4 amici (che ho tuttora fin dalla terza media-prima superiore) mi riconoscevano a stento, poichè non centravo praticamente nulla con quello che ero prima. Ero diventato una persona nuova, solare ed energica.

Tuttavia è qua che entra in gioco l'enorme problema che ho ora: i miei cambiamenti di carattere.
Col proseguire dell'estate è vero che sono cambiato profondamente, ma alcune volte mi capitava di ritornare come ero prima: introverso, ecc. Così, all' improvviso, senza alcuna ragione spiegabile.
Però pensai: "Sará solo una cosa temporanea, vedrai che con l'inizio della scuola tutto si rimetterá a posto". E invece non è stata così.

Da quest' anno scolastico: i miei compagni di classe se ne sono subito accorti del mio cambiamento totale, e anche i professori, addirittura richiamandomi più volte in classe (cosa mai accaduta prima). Ho conosciuto molto meglio i miei compagni, e mi sono fatto come delle "nuove" amiche, poichè è come se non fossero esistite prima per me..
Tuttavia (cosa che non riesco davvero a spiegarmi) circa 1 volta a settimana fin dall'inizio della scuola ho i cambiamenti di carattere di cui vi parlavo prima: non riesco davvero a spiegarmi la causa. In pratica ritorno esattamente come ero prima: quasi incapace di fare un discorso, asociale ecc. Poi mi capita sempre che, da un momento all'altro, ridivento come per magia aperto ed estroverso, per poi qualche giorno dopo ridiventare di nuovo asociale. So che tutto ciò vi sembrerá davvero strano e impossibile, ma io non so davvero più che fare. Sto per finire i caratteri disponibili...
Vi ringrazio davvero infinitamente, e scusate per il romanzo scritto...
[#1]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Quelli che lei definisce "cambiamenti caratteriali" assomigliano di più a delle oscillazioni umorali, quindi una cosa ben diversa. Il carattere non cambia e tende a rimanere stabile nel tempo soprattutto dopo l'adolescenza.

Sarebbe il caso di consultare un Collega di persona per una valutazione psicologica.







Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#2]
Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile ragazzo,
è possibile che, come sottolinea il mio collega dr Del Signore, quelli che sta vivendo siano cambiamenti dell'umore.
Il problema, a mio avviso, è che lei non riesce a darsi una spiegazione di quello che succede.
E come se non ci fosse alcun pensiero e quello che le capita sia frutto del "caso".
Forse le sarebbe utile discutere di questo con uno psicologo di persona, dato che da qui è difficile poter formulare indicazioni utili.
Che ne pensa?

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

[#3]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio molto, ma io non credo siano dei semplici cambi d'umore.
Quelli sono comuni e accadono spesso anche a me (anche quando sono nella "fase estroversa").
I miei secondo me sono più che altro cambi di carattere: divento praticamente un' altra persona ogni volta. E questo mio comportamento che cambia (da estroverso a introverso o viceversa) dura anche per 1 settimana a volte...

Pochi giorni fa,ad esempio, dopo una gita scolastica, una mia compagna di classe (con la quale quando sono estroverso vado molto d'accordo) mi ha chiesto: " Perchè oggi sei così silenzioso? Strano!".
Io non sapevo davvero cosa rispondergli.... Gli ho detto solo molto impacciatamente" Ma non è vero!". Quella gita per me è stato un incubo: ho quasi taciuto per tutto il giorno, ero del tutto asociale e non avevo alcuna voglia di stare con nessuno...
Tutto questo sono sicurissimo che non sarebbe mai accaduto se fossi stato estroverso...

Fatto sta che io non riesco a capire la causa di questo mio carattere così ambiguo, e spero sempre che col proseguire del tempo riesca ad assumere un carattere stabile...
Riguardo allo psicologo non sono dell' idea... I miei genitori non ne sanno assolutamente nulla, ne tantomeno della mia omosessualitá...
[#4]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazzo,
la ricerca della causa può essere una trappola che alimenta un'attività di continua rimuginazione, scrivendoci ti sei già rivolto ad uno Psicologo, solo che parlandoci di persona, potrai metterti nelle condizioni di fare chiarezza dentro di te e affrontare le tue paure, questo ti permetterà di entrare in relazione con gli altri in modo diverso e sopratutto di vivere serenamente la tua omosessualità. Se sei maggiorenne puoi rivolgerti autonomamente al Consultorio Familiare della tua ASL e chiedere un appuntamento con lo Psicologo.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Lei forse non ha ben chiaro cosa si intende con i termini "carattere", "introversione" ed "estroversione". Le sue insicurezze fanno comunque pensare ad uno stato ansioso forse di natura ossessiva (rimuginare ecc.).

>>I miei genitori non ne sanno assolutamente nulla..<<
se lei è maggiorenne non è tenuto ad infirmarli.

>>Riguardo allo psicologo non sono dell' idea..<<
come mai allora ha deciso di chiedere un consulto?






[#6]
dopo
Utente
Utente
Divento maggiorenne tra pochi mesi... Un consulto online é ben diverso da uno reale, é per questo che ho deciso di iscrivermi a questo sito...quindi secondo lei una possibile causa sarebbe il continuo rimuginare? Il punto é che io sto vivendo un periodo della mia vita davvero complicato e difficile, quindi rifletto continuamente su queste cose...
La ringrazio infinitamente per l'aiuto che mi sta dando
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Divento maggiorenne tra pochi mesi..<<
purtroppo non possiamo rispondere alle richieste di utenti non ancora maggiorenni, la invito quindi a parlarne con i suoi genitori oppure a rivolgersi presso un consultori per un colloquio psicologico.

Questa è la maniera più semplice per approcciare al suo disagio in maniera funzionale.






[#8]
dopo
Utente
Utente
Salve, ora che sono diventato maggiorenne é possibile proseguire la questione? Purtroppo il problema rimane ancora irrisolto ed io sono davvero stufo, stressato e profondamente segnato: continuo ancora ad avere questi continui "cambi di carattere".
E se si trattasse di agorafobia? In fin dei conti nell'arco di tempo (diversi giorni quindi) in cu divento introverso e asociale penso di avere degli attacchi di panico e paura: provo paura e timore a stare con altre persone (specialmente della mia età) e in un certo senso non vedo l'ora di ritornare a casa, dove stare da solo e isolato.
Naturalmente ribadisco che tutto ciò non avviene quando sono invece del tutto aperto e estroverso con gli altri, ossia quando non vedo l'ora di conoscere nuova gente, socializzare e fare battute: cose impensabili quando sono invece nell'altra "fase".
Mi scuso di nuovo con tutti voi per la stranezza e l'incomprensione di questo mio enorme problema, ma non immaginate il mio estremo dispiacere per ciò...
Non ho il coraggio di raccontarlo ai miei genitori, di far pesare a loro questa storia cosi bizzarra e complicata, d'altronde sono cresciuto in una famiglia del tutto normale: seria, per nulla problematica e sempre affettuosa. C'è poi anche il discorso della mia omosessualità, che non capisco sia collegata in qualche maniera...
Spero che qualcuno di voi possa darmi un consiglio riguardo tutto questo...Grazie