Non mi sento bene

Salve scrivo qui perchè ho dei problemi e spero tanto che possiate aiutarmi. In pratica sono sempre stato un tipo pauroso e timido,non so se sono affetto da fobia sociale ma penso di si,ho sempre avuto gravi difficoltà relazionali sia dai primi anni di vita,sono rimasto sempre più indietro rispetto agli altri,sempre più chiuso in me stesso. Ho paura delle persone,credo che possano deridermi per il mio modo goffo di fare,poi non riesco ad aprirmi a fare conversazione. La situazione è via via peggiorata col passare degli anni,ho sempre avuto pochissimi amici,spesso mi legavo ad un solo amico ma poi quando questo mi abbandonava preferendomi ad altre persone migliori di me, io restavo da solo,questo è successo alle elementari,alle medie ed alle superiori ed anche recentemente. Gli altri facevano esperienze sia con gli amici che con le ragazze mentre io sono rimasto chiuso in casa,ad eccezione di qualche volta di quando uscivo con quei pochi amici che avevo. Con le ragazze ho sempre avuto dei blocchi maggiori,se con i maschi qualcosa riesco a dire con le donne non vado oltre al semplice ciao,non ho mai avuto una fidanzata e penso che mai l'avrò,anzi ormai sono completamente certo di questo e penso che resterò solo a vita,penso di essere un essere ripugnante che non potrà mai avere una relazione,io non posso piacere alle donne,non ho niente da dare a loro,sono inutile. A scuola andavo bene ma studiavo solo per un senso di dovere verso me stesso e la mia famiglia,così mi sono diplomato.Da questo momento in poi la mia vita ha iniziato una parabola discendente,prima avevo si i miei problemi sociali però almeno tramite lo studio riuscivo a sentirmi appagato ed utile.Dopo il diploma mi son sentito peggio,ho provato l'università ma non avevo più stimoli per studiare,così ho cercato lavoro ma purtroppo non sono riuscito a trovarlo perchè oltre a non avere esperienza lavorativa,apparte la crisi,sono solo un povero deficente che non sa stare con le persone,quando faccio un colloquio lo vedono che sono chiuso oltre che ritardato e quindi mi scartano a priori,ho provato a sforzarmi di sembrare normale ma non ci sono mai riuscito. Poi sono piuttosto brutto e questo mi penalizza ulteriormente. Un anno fa ho fatto un colloquio per un posto di lavoro di cui ci tenevo molto,speravo tanto di essere preso per poter iniziare un percorso lavorativo,ma purtroppo sono stato scartato per l'ennesima volta,ci sono rimasto molto male e piansi,un mio amico invece fu assunto e grazie quest'esperienza adesso lavora fuori,quello era l'ultimo treno purtroppo non lo presi. Ho lasciato l'italia per cercare lavoro fuori ma non sono riuscito ugualmente a trovarlo e così sono ritornato a casa. Non troverò mai lavoro ormai mi sono rassegnato. A questo punto ho capito che la mia vita è finita e che non ho speranze,purtroppo ho fallito,ho dei limiti comportamentali di fondo che mi impediscono di essere normale,sono ritardato,non c'è niente da fare,penso spesso che morire sia l'unica soluzione,penso che non merito di vivere,sono inutile,sono il male,prego affinchè muoia così posso placare ogni sofferenza,ormai vivere non ha senso,non ho voglia di vivere,non ho stimoli nè forza. Poi quei pochi amici che ho diciamo 4-5,le uniche persone di cui mi fido e con cui sono riuscito un po ad aprirmi in qualche modo entro un paio di mesi partiranno tutti,chi per motivi di lavoro ed altri per studio,così resterò solo più di quanto non lo sia adesso,a quel punto rimarrò completamente solo e non uscirò più di casa,a quel punto sarà finita davvero. Poi fra l'altro non capisco perchè questi 4-5 amici mi cerchino per stare con me visto che sono un povero stupidotto inutile che non sa niente della vita,non capisco cosa abbia da dargli,anzi spesso penso sarebbe meglio non uscirci per fargli un favore,il solo fatto che debbano vedermi per un paio di ore,per loro è pesantissimo,spesso non ci vado apposta per risparmiarli della mia presenza. Da un po di tempo mi sento sempre stanco,ho sempre sonno,spesso sento come una pesantezza alla bocca dello stomaco,poi mi sento come se vivessi in un sogno,sono lì col corpo ma non con la mente,mi sento confuso,sento il cervello fuso,mi sento assente,poi ho ancor meno voglia di prima di parlare con gli altri,non mi interessa cosa dicono,ho difficoltà ad ascoltarli,tanto non serve a niente,ho difficoltà a fare cose complesse e mi dimentico subito le cose,non ho mai fatto uso di alcool o droghe,anzi sono contrario a queste robe ed anche per questo sono un deficente e la gente mi ha scartato per questo,ormai tutti si drogano e fanno un certo stile di vita,a me non sono mai piaciute certe cose e per questo mi hanno sempre emarginato. Comunque,credo che stia impazzendo,forse sto diventanto schizofrenico o altro,ho paura di questo,certe volte mi sento come se stessi per piangere,mi sento rassegnato,sono convinto di essere stupido ed inferiore agli altri,poi non faccio altro che pensare queste cose ogni secondo della mia vita,ormai sto male,prima avevo i miei problemi,ma stavo meglio,dopo il diploma sono peggiorato,sono entrato in un vicolo cieco e mai ne uscirò,sono nel tunnel della depressione,ma tanto io già sapevo che sarebbe andata finire così,l'avevo già capito da quando avevo 13 anni,allora vedendo il mio modo di essere capì subito che non sarei andato lontano nella vita e purtroppo non mi sbagliavo.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

non so dirLe da qui se il problema relazionale è conseguenza di una bassa autostima o viceversa, oppure se Lei non ha mai imparato a relazionarsi in una maniera diversa ma più efficace.

Il punto cruciale di tutto ciò è la Sua sofferenza e la motivazione al cambiamento: Lei pensa di poter cambiare magari grazie all'aiuto di uno psicologo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la sua risposta,per quanto riguarda la risposta alla sua domanda vivo una profonda crisi d'identità che mi sta facendo stare male,non so chi sono e cosa vorrei essere,so di essere diverso dagli altri però non voglio fare quello che fanno gli altri per piacere ad essi,ad esempio fare quello che piace fare ai giovani di oggi come ad esempio andare in palestra per farmi il fisico o nei locali notturni a bere oppure cambiare eccessivamente il mio look,però dall'altra parte so che se non faccio come impone la società non avrò speranze,poi non ho molti argomenti di conversazione con i giovani d'oggi,ma dall'altra parte non voglio cambiare per piacere a loro,è un po contorto da spiegare,purtroppo oggi bisogna conformarsi altrimenti si è strani o pazzi. In sintesi al massimo potrei imparare ad accettare i miei ritardi sia fisici che caratteriali,riuscendo magari ad eliminare i pensieri negativi e vivere nella mediocrità per ciò che sono. Mi piacerebbe inoltre curare i sintomi da me descritti,cioè il senso di stanchezza fisica e mentale magari attraverso l'assunzione dei farmaci.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

lo psicologo non può prescrivere farmaci perchè non è un medico.
Tuttavia se Lei riscontra tutte le difficoltà che ha elencato sopra, una consulenza psicologica presso l'ASL o il Consultorio di zona è indicata. Saranno poi gli specialisti ad indicare l'opportunità di consultare anche uno psichiatra per eventuale impostazione di un trattamento farmacologico.

Cordiali saluti,
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