Preparazione al parto per neo papà

Salve,

sono in procinto di diventare papà, il 20 ottobre circa è previsto il termine della gravidanza della mia compagna e vorrei assistere al travaglio ed al parto.

Il mio problema riguarda dei mancamenti che, puntualmente, mi capitano ogni volta che si parla o che assisto a scene (più o meno) "forti":

- corso di sicurezza sul lavoro, parlando di arterie e vene e relative recisioni;
- prelievo per analisi del sangue;
- descrizione del travaglio da parte di un'ostetrica durante la visita alla sala parto dell'ospedale scelto.

In realtà non sono mai svenuto, ma inizio a sudar freddo ed a sentirmi debole; ad esempio recentemente durante un prelievo di sangue è stato necessario farmi sdraiare sul lettino (avevo già avvisato il personale infermieristico che mi sarebbe capitato), sono stato steso per un paio di minuti, una bustina di zucchero e poi è tornato tutto normale. Non provo paura di ciò che vedo o ascolto, però purtroppo mi fa questa brutta reazione.

Ora, la mia paura è che mi senta male durante il travaglio o, peggio ancora, durante il parto, causando problemi a chi sarà lì per assistere la mia compagna e, soprattutto, dovendo abbandonare la sala. Un medico (pur non avendomi visitato) ha ipotizzato un disturbo del nervo vago.

C'è qualcosa che posso fare in questi due mesi per "fortificarmi" e prepararmi oppure devo solo confidare nell'adrenalina del momento?
Pensavo, ingenuamente, a cose del tipo guardare immagini/filmati di altri parti, ma non so se possa giovare.

Grazie
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(...)C'è qualcosa che posso fare in questi due mesi per "fortificarmi"(..)
sicuramente nulla che riguardi il fai da te.
chieda una consulenza, dal vivo, con un terapeuta specializzato in terapia breve strategica.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Utente,
per ulteriori spunti di riflessione le suggerisco la seguente lettura:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2065-papa-in-sala-parto-si-o-no.html

Saluti e auguri.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

in genere durante i percorsi di accompagnamento alla nascita, le ostetriche mostrano uno o più video relativi al parto e descrivono molto bene il travaglio (che soprattutto per il primo figlio è molto lungo), suggerendo sia alla donna, ma anche al compagno che cosa è possibile fare. Lei dice però che ha dei mancamenti durante la visione o la discussione di tali argomenti.
Una possibilità potrebbe essere quella di esplorare con l'aiuto di uno psicologo tutto ciò e imparare a gestirlo, in maniera tale da poter essere di supporto alla Sua compagna e per poter vivere bene la nascita del Suo primo figlio.

Talvolta, soprattutto se consapevoli di non farcela, è bene stare fuori dalla sala travaglio e dalla sala parto; ha discusso di questa possibilità con la Sua compagna? Che cosa avete deciso?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Caro Signore,
mi associo alle riflessioni della Pileci. Ai miei corsi pre-parto dico sempre alle nostre mamme di tenere dentro la sala parto solo "persone delle quali non devono preoccuparsi" in quanto, in quel momento, comprenderà, le priorità sono la mamma, il bimbo che sta per nascere e la fatica di entrambi.
Non ne avete parlato con la collega che conduceva il corso e, successivamente, con sua moglie?
Perchè avete deciso che nonostante le sue difficoltà (che credo saranno risapute e che è difficile si risolvano completamente nel giro di 2 mesi) lei assisterà al parto?

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino