Ansia da prestazione e dubbi sull'orientamento sessuale

Ho scoperto il sesso all'età di 10/11 anni circa, quando tornando da scuola andavo a casa di una mia compagna di scuola e ci toccavamo, ci leccavamo e strusciavamo e iniziavo a sentire piacere sessuale, tutto questo fino all'età di 14 anni. Nello stesso tempo con mio cugino poco più grande di me, ci masturbavamo a vicenda e a volte è capitato che ci siamo spinti oltre (intorno l'età di 12 anni), dicendo che ci "stavamo esercitando" per poi avere rapporti con donne, questi rapporti occasionali sono durati fino all'età di 16-18 anni, saltuariamente!! adesso lui è fidanzato con una ragazza e lo sono anch'io da circa 2 anni.Nel corso degli anni apparte questi 2 rapporti che hanno segnato la mia infanzia ho avuto altre esperienze sia etero che a volte gay.
Adesso invece da 2 anni appunto, da quando sto con la mia attuale ragazza ho avuto rapporti solo con lei, io la amo e sono certo di questo, non riesco a stare senza di lei e quando è capitato che ci siamo lasciati sono stato parecchio male, in quanto con lei sto bene e non mi dispiacerebbe se fosse lei a stare con me per tutto il resto della nostra vita. Adesso andiamo al sodo, Prima di stare con la mia ragazza ho sempre cercato di capire se io fossi etero o gay, premetto che non ci troverei nulla di male, penso che tutti siamo esseri in percentuale Bisessuali e che la natura però sia una sola (uomo donna che genera nuova vita), poi l'attrazione sessuale la si può avere liberamente per chi si vuole!!!
Con lei ho avuto le mie risposte, voglio stare con una donna e mi sento soddisfatto al 100% , abbiamo avuto un anno di sesso stupendo, però poi è successo che lei ha cominciato ad assumere la pillola anticoncezionale dato che avevamo quasi tutti i giorni rapporti sessuali non protetti (io purtroppo odio il preservativo). Detto questo dopo un paio di mesi, da effetto collaterale della pillola ha avuto una secchezza vaginale che le ha provocato perdita di sangue durante i rapporti e calo della libido (quando prima era sempre vogliosa) e da circa 7 mesi abbiamo avuto pochissimi rapporti, 2-3 volte al mese per poi arrivare anche un rapporto al mese. In questi 7 mesi, di conseguenza, prima di capire che fosse colpa della pillola ho pensato che fosse causa mia, che non la riuscissi più a soddisfare, abbiamo litigato e poi ci siamo fortunatamente chiariti. da quel periodo vivo con la paura che non la soddisfo perché magari sono bisessuale e spesso durante il rapporto perdo l'erezione in quanto sto male e penso sempre che il mio pene non rimane duro, che a lei non piaccia e che la potrei deludere sia durante il rapporto che nella vita in quanto potrei essere bisessuale. Nella speranza che adesso che sta cambiando pillola lei ritorni come prima, io voglio la sicurezza in me stesso che avevo precedentemente, il rapporto che avevamo un anno fa e le certezze sulla mia sessualità, in quanto il mio cervello adesso decide per me.
Scusate per il disordine nella scrittura, attendo risposte!!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"da quel periodo vivo con la paura che non la soddisfo perché magari sono bisessuale e spesso durante il rapporto perdo l'erezione in quanto sto male e penso sempre che il mio pene non rimane duro, che a lei non piaccia e che la potrei deludere sia durante il rapporto che nella vita in quanto potrei essere bisessuale."

Gentile Utente,

appurato (dal medico, spero!) che il problema riscontrato sia stato causato dalla pillola, direi che il Suo sembra un problema d'ansia, più che di orientamento o di disorientamento.

E più che tornare come prima, dovrebbe imparare a capire e fronteggiare queste esperienze della vita... in fondo può capitare che succeda una cosa del genere, ma senza drammatizzare troppo le situazioni :-)

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Si ha ragione dovrei stare sereno e non pensare, ma come faccio a togliere tutte queste paranoie?
La ringrazio per il consulto
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,
considerato che la pillola ha causato tanti disastri (condivido la frase della collega relativa al parere medico al riguardo!) non è il caso di rivedere il tipo di pillola; o, più drasticamente, i Suoi gusti contraccettivi:"io purtroppo odio il preservativo"? La contraccezione è una rsponsabilità a due, come lo è il rapporto sessuale, e dunque anche Lei deve cercare una soluzione. Oppure, un anno di pillola e uno di profilattico, alternandovi nella responsabilità.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#4]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Si sarebbe semplice se ormai non fossi tormentato da questi pensieri, e mettendo il preservativo il terrore di perdere l'erezione o di non provare piacere sessuale è accentuato.
Non so perché devo avere quest'ansia, io credo che sia dovuta al fatto che io al contrario di tutti gli altri ragazzi amo trasgredire, quindi nella mia vita ho avuto rapporti non solo con donne, ma acconto a me voglio una donna, e di questo ne sono certo, mentre per quanto riguarda l'erezione, penso sempre che prima o poi la perdo e durante il rapporto controllo che sia ancora duro, fino a che non scompare. Che devo fare per non avere più questi pensieri raffrontare il problema?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Lei si trova tra Scilla e Cariddi: da una parte il dolore alla penetrazione della sua ragazza "in pillola" e di conseguenzo il suo scarso desiderio sessuale; dall'altra Lei e la sua paura di perdere l'erezione col preservativo e con le preoccupazioni sull'orientamento.
Una visita dallo psicologo/a del Consultorio appare essenziale, a questo punto, per chiarirsi. se poi sia necessario un percorso, lo deciderete.
Saluti cordiali.

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Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Caro ragazzo,
mi associo alle colleghe e come loro le direi di non patologizzare troppo la situazione. In fondo è un ragazzo che ha sempre avuto una vita sessuale soddisfacente e che, di fronte al problema dei sanguinamenti della sua lei si è impressionato tanto del fatto in sè quanto del timore iniziale che la sua lei non fosse più desiderosa come lo era una volta. Ciò che va attenzionato è che lei ora vive un'ansia da prestazione che la porta ad avere timore di perdere l'erezione tanto da farla verificare davvero. Un circolo poco virtuoso che andrebbe analizzato e spezzato sul nascere.
Io direi che, se la situazione continua, una consulenza da un collega psicoterapeuta non le farebbe che bene. Si rivolga al consultorio di zona. Data la sua età dovrebbe rientrare nel servizio gratuito dello "spazio giovani"

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino

[#7]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Grazie mille a tutti i medici che hanno risposto, nel caso in cui continuerò ad avere questi sintomi seguirò il consiglio di andare al consultorio di zona.
Se posso vorrei porvi un ultima situazione solo per essere sicuro che il mio modo di pensare e vedere le cose è approvato anche dai medici. Mettendo da parte il fattore principale che sarebbe l'ansia da prestazione con conseguente perdita di erezione, tra le conseguenti paranoie che già ho citato sopra c'è la paura di non essere all'altezza, di non poter amare la mia donna al 100% in quanto potrei essere bisessuale e quindi no riuscire a soddisfarla o deluderla, Io penso che queste siano solo etichette imposte dalla società, perché io se vedo una donna nuda mi eccito, amo la mia ragazza, ma ho avuto anche rapporti gay (solo preliminari ) e non nego che trasgredire mi è piaciuto, tutt'ora se vedo un bel ragazzo mi stuzzica, solo che questo non dovrebbe creare problemi nel rapporto con la mia lei, o sbaglio? se la amo e sto bene con lei non ho motivo di stare male solo per dare un nome alla mia sessualità? una cosa è sicura non sono del tutto gay, perché sennò non avrei potuto avere rapporti soddisfacenti con le donne ed eccitarmi :)
Grazie per il tempo dedicato.
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