Ansia e panico!!

salve,
c'è già una "storia" lunghissima riguardo ansia e attacchi di panico che fino a un annetto e mezzo fa mi martoriavano e oggigiorno si sono ridotti, o più precisamente li controllo relativamente, anche se purtroppo nelle situazioni nuove mi "intrappolano" sempre..
mercoledi, sia per voglia di vacanze, sia per sfidare questa situazione, partirò con alcuni miei amici per una vacanza a circa 400 km da qui. 5 giorni. ho deciso di andare, dopo varie titubanze, ma la paura degli attacchi di panico forti che se dovessero presentarsi mi rovinerebbero la vacanza, mi terrorizza. porterò con me il rimedio omeopatico gelsemium che pure mi ha aiutato tanto fino ad oggi in questo. per quanto riguarda l'approccio psicologico l'ho sperimentato, mi ha aiutato a ricominciare a vivere ma dopo un annetto un senso di disagio si è rimpossessato di me: io sostengo che tale situazione è ri-peggiorata nel momento in cui io non mi sia mai liberato di un senso di "inferiorità" e inadeguatezza che sento verso me stesso verso gli altri, la convinzione, ad esempio, di non essere accettato dalle ragazze.. nello stesso tempo ho smesso, anche bruscamente la psicoterapia perchè mi aveva letteralmente scocciato! anche perchè quello era un periodo (giugno 2013) dove sembrava stessi riprendendomi da derealizzazione, panico e cose varie. dopo un episodio fortissimo di derealizzazione a natale 2013, sono caduto di nuovo in uno stato di "tristezza" se vogliamo che si è affiancato poi a una specie di rabbia verso gli altri, una convinzione del tipo "non me ne frega un cavolo di te. mi sento inadatto. bene. vorrà dire che finchè non trovo qualcuno con cui stare sto da solo, non mi servi tu": alla minima discussione, se cosi vogliamo dire, infatti, comincio quasi ad "odiare" quella persona.
Ho scritto tutto questo per informare del fatto che la psicoterapia l'ho praticata ma poi l'ho lasciata e poi perchè sono convinto che se sono di nuovo un pò giù di morale dopo che diciamo nell'anno 2012-2013 io abbia cominciato a stare meglio, lo devo a tutta questa insoddisfazione verso me stesso..
infine ci tengo a sottolineare, ritornando al discorso degli attacchi di panico, che è il motivo del consulto, che mai ho assunto e mai assumerò psicofarmaci per l'ansia! in passato ero disposto ad ascoltare i pareri e i suggerimenti, ora da un pò sento che, se dovessi ritornare alla psicoterapia e approcciassi ai farmaci, farei dei passi indietro visto che (ne sono convinto) io ero "quasi" guarito e rivivere quei tempi non mi va!
chiedo un parere soprattutto riguardo gli attacchi di panico
Grazie
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2012 al 2014
Psicologo, Psicoterapeuta
Condivido con te che il percorso da fare per sconfiggere i Disturbi psicologici non deve essere costellato dall'esclusivo consumo di psicofarmaci ma deve prevedere un percorso di Psicoterapia del " Profondo " , effettuato preferibilmente per mezzo della Ipnosi Terapia atta a " consumare " i " significanti emotivi " ( rabbia trattenuta, sensi di colpa, dispiaceri, timori e paure ) degli eventi frustranti subiti disseminati lungo tutto il percorso della nostra vita ( dall'embrione che percepisce i significanti emotivi subiti dalla madre per mezzo degli organi di senso della madre stessa fino ad oggi ). La Regressione ipnotica consente di " resettare " tutto il nostro vissuto. Per meglio chiarire quanto sopra puoi consultare gli altri miei interventi ed in modo particolare il mio intervento a " Ansia e Paura - utente 347189 - catalogato come 73 Problemi d'Ansia " . Il " timore di non accettazione " che tu accusi, secondo la mia esperienza, si genera prevalentemente a causa di eventi frustranti accaduti nel periodo che va da 0 anni a 5 anni, mentre il " senso di inferiorità e di inadeguatezza per comparazione con gli altri ed eventuale senso di vergogna dipende da eventi accaduti dai 5 anni ai 10 anni all'incirca. la " non realizzazione " dagli eventi accaduti dai 10anni ad oggi a causa di " conflitti di scelta ". La " tristezza e la rabbia " sono i due significanti emotivi " dominanti ". Ti consiglio di riprendere la Psicoterapia possibilmente da effettuarsi come ti ho sopra illustrato. Ciao, resto a tua disposizione.
[#2]
Dr. Massimiliano Iacucci Psicologo, Psicoterapeuta 146 4 20
Salve,

la tecnica dell'esposizione è una delle migliori nel trattamento dell'ansia e della agorafobia. Se lei intende fare questa vacanza corra il rischio di avere un attacco di panico. Vede uno dei problemi di questo disturbo è la non accettazione dell'attacco di panico. Non si accetta di poterlo avere, di poter star male. Anche se è sicuramente una situazione spiacevole e dolorosa come lei sa bene, sappiamo che poi passa. Non dura per sempre e non c'è per lei nessun pericolo di morire o di impazzire.
Quindi provi a rischiare e se anche avesse un attacco di panico non succede nulla.
Lei dice di aver fatto psicoterapia però ancora si giudica negativamente e si rimprovera molto.La sua sofferenza l'ha poi portata ad una chiusura verso gli altri. A un atteggiamento di tipo evitante (si legga qualche testo di Bowlby a riguardo sull'attaccamento). La sua rabbia è un problema secondario che nasce dal suo stato di malessere relativo agli attacchi di panico. Le chiedo: secondo lei gli altri si avvicinerebbero di più ad una persona arrabbiata e giudicante o ad una persona serena e tollerante? Se non vuole stare solo, si impegni a modificare questo comportamento.
Ha mai praticato la Mindfullness? E conosce degli esercizi di rilassamento per prevenire gli attacchi di panico? Ha lavorato in terapia sulle sue convinzioni e sul suo modo di pensare?
Attendo suo feedback, buona giornata

Dr. Massimiliano Iacucci - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
https://www.ordinepsicologilazio.it/albo/massimilianoiacucci/

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