Ossessione seno piccolo

Gentili dottori,
Mi chiamo Amanda e da qualche anno c'è un particolare del mio corpo che mi ossessiona: il mio seno piccolo. Non riesco a convivere con questa parte del mio corpo e ciò influenza pesantemente la mia vita. La situazione peggiora sempre di più e mi rendo conto che è diventata ormai insostenibile in quanto maturo pensieri assurdi. Odio tutte le donne con un seno prosperoso, le invidio da morire e me ne vergogno. Provo forti sentimenti negativi anche nei confronti delle amiche con cui madre natura è stata più generosa, al punto che evito di uscire con loro, sopratutto se si tratta di andare in determinati luoghi, tipo il mare. Sono fidanzata con un ragazzo che mi accetta per quello che sono ma che non ha mai nascosto la sua preferenza per i seni grossi, basta talvolta anche una sua battuta affettuosa per farmi scoppiare in lacrime. Quando sono in sua presenza tra la gente e passa una donna ben messa vado completamente in crisi e vorrei solo fuggire via. Non mi sento donna con il mio seno piatto, mi sento fortemente a disaggio.. È come se mi mancasse un pezzo, mi sento in un corpo che non è il mio e questa mia "mancanza" mi fa sentire umiliata. So che magari può sembrare una cosa di poco conto e superficiale, magari anche assurda vista dall'esterno, ma questo "problema" sta letteralmente sconvolgendo la mia vita.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<So che magari può sembrare una cosa di poco conto e superficiale, magari anche assurda vista dall'esterno, ma questo "problema" sta letteralmente sconvolgendo la mia vita.>

Gentile Ragazza,
assolutamente no se la cosa è talmente sentita da lei tanto da sconvolgere la sua vita.

La sua ossessione per il suo seno piccolo, così come lei la definisce, potrebbe magari essere in relazione a un'insufficiente stima e accettazione di sé in senso più generale, non solo riferita al seno, una parte su cui lei focalizza la sua attenzione e convoglia inconsapevolmente magari altro..solo un'ipotesi da qui che non la conosciamo.

A che punto sta la fiducia in sé? Si definirebbe una persona ansiosa? Ci vuole dire qualcosa in più su sè?. Sulla sua vita in altri ambiti, familiare, sociale/amicale, lavorativa/studio?

<mi rendo conto che è diventata ormai insostenibile in quanto maturo pensieri assurdi.>
Se questa è la sua condizione e se lei si avvita in pensieri assurdi che la assillano e tormentano le sarebbe d aiuto magari incontrari un nostro collega per sentire un parere diretto.

Può anche rivolgersi al servizio pubblico presso ilo Consultorio Familiare ASl del suo territorio. Che ne pensa?

Restiamo in ascolto


Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
Alle riflessioni della collega, la invito a leggere questo articolo, potrebbe aiutarla a riflettere


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4865-il-seno-per-la-donna-simbolismi-sessualita-e-fragilita.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Innanzitutto grazie per la risposta e la disponibilità. Non ho sofferto di problemi di autostima in passato, sono stata sempre bene con me stessa, forse fin troppo. Il mio complesso è sorto in seguito alla fine del liceo. Attualmente frequento il secondo anno universitario e questo cambiamento credo abbia influito molto anche sulla percezione del mio corpo. Mi sento una donna rinchiusa nel corpo di una bambina dato il mio seno, non mi sento femminile. Credo che il mio complesso si sia accentuato anche in seguito al rapporto con il mio ragazzo, questa situazione influenza molto anche la mia vita sessuale. Provo vergogna nel mostrare il mio seno, cerco sempre di tenerlo nascosto.
Tendenzialmente si, sono una persona abbastanza ansiosa ed apprensiva, molto sensibile. Per il resto credo di condurre una vita normale, come tutte le ragazze della mia età. Ho pensato più volte di chiedere aiuto magari presso un consultorio, essendo una studentessa non ho la possibilità di recarmi presso uno specialista privato. Resto comunque del pensiero che l'unica soluzione al mio problema insormontabile sia la chirurgia estetica, passo giornate intere a guardare foto di mastoplastica additiva e ciò mi fa cadere ancor più nello sconforto in quanto al momento non posso permettermi una spesa del genere, la mia carriera universitaria è ancora molto lunga. Ho paura di dover vivere tutti questi anni nelll'angoscia e nella disperazione in attesa dell'intervento, ho iniziato ad odiare il mio corpo, a sentirlo come qualcosa di estraneo, mi ci sento intrappolata dentro.

Ho trovato interessante l'articolo citato, credo che anche per me un seno prosperoso abbia più una valenza "simbolica" che estetica.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Mi sento una donna rinchiusa nel corpo di una bambina dato il mio seno, non mi sento femminile.<<
la femminilità non è data dalla grandezza del seno, ma da qualcos'altro, come ad es. l'accettazione del proprio corpo sessuato.
Lei è una ragazza minuta, esile?
Perché pensa che un seno più grande possa risolvere il suo disagio?

Bisognerebbe comprendere cosa significa per lei avere un seno diverso, perché se si tratta di "dismorfofobia" è probabile che l'operazione possa non essere risolutiva per la sua inadeguatezza.

Sarebbe utile fare una consulenza psicologica, per valutare ansia, insicurezze, bassa stima di sé, immagine corporea, tutto questo prima di pensare alla chirurgia estetica.






Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Gentile Dr. Del Signore, sono consapevole che per essere femminile non basti un seno prosperoso. La femminilità è data soprattutto da caratteristiche comportamentali e mentali, io ne faccio un problema esclusivamente fisico. Si cresce con l'idea che l'uomo e la donna abbiano caratteristiche fisiche diverse, l'essere privo di seno è una caratteristica maschile. È questo il fulcro del mio problema, sento che mi manca qualcosa che mi dovrebbe appartenere in quanto donna.
A parte il seno accetto tutto del resto del mio corpo, compresi i difetti.